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Cosa vedere a HARRIS,”l’Isola Splendente”

EBRIDI ESTERNE… ancora loro… la mia dolce, martellante, spettacolosa ossessione!!!
Così, dopo la presentazione generale di quel gioiello d’arcipelago, dopo avervi parlato della piccola BARRA e della grande LEWIS, avervi trascinato nella BAIA DI UIG dove il mio cuore ha messo su casa e infine condotto lungo l’HUISINISH DRIVE nella parte più recondita di HARRIS, ecco giunto il momento di raccontarvi per filo e per segno proprio di lei… HARRIS “l’isola SPLENDENTE”!!! Che, quando il meteo ci si mette, ti stordisce di blu e di turchese; di luce cristallina; del bianco e dell’oro delle sue distese di sabbia, luccicanti per chilometri lungo la costa ovest come deserti infiniti dove perdere la bussola.
Un’isola che, pur considerata “a sé”, forma in realtà un tutt’uno con la più estesa LEWIS, insieme alla quale si colloca, per grandezza, in cima alla classifica delle isole scozzesi: HARRIS e LEWIS, come sorelle siamesi… ognuna con il suo nome, le sue fattezze e la sua personalità, ma unite per sempre in un unico corpo, scolpito dagli elementi con mano gagliarda!!!

Nel loro insieme, HARRIS e LEWIS formano la più grande isola scozzese!

 

I visitatori arrivano a HARRIS attratti soprattutto dalle SPIAGGE
Immense, come se non fosse prevista una fine; a volte anche più piccole e appartate, ma sempre profilate dal verde brillante di quel tappeto erboso che in Scozia chiamano “MACHAIR”, punteggiato nei mesi estivi di corolle variopinte, scosse dal vento come spruzzi fluidi di colore!
Persino nel giorno più uggioso, quando il cielo e la terra giocano a confondersi in un grigio indefinito, l’acqua del mare continua a brillare di luce propria, come se un raggio celestiale affiorasse da chissà quale profondità degli abissi!
Ma a rendere HARRIS così speciale sono i suoi sbalorditivi contrasti. Perché HARRIS è anche montagne. Concentrate nel nord dell’isola… scoscese, imponenti e quasi sempre avvolte da nuvole pronte a sparare pioggia, anche quando sulle spiagge del sud il sole splende come una grande palla infuocata!!! La chiamano “NORTH HARRIS” ed è il paradiso degli escursionisti, attratti qui dalla mole spoglia del CLISHAM che, con i suoi 800 metri scarsi d’impervia desolazione, è la vetta più alta e scenografica dell’intero arcipelago!

Difficile eguagliare la strepitosa bellezza delle spiagge di HARRIS!

 

I paesaggi montuosi di NORTH HARRIS

 

MA COME ARRIVARE A HARRIS?
Due le possibilità:
1) in volo, come uccelli migratori, grazie ai collegamenti operati ogni giorno (vento permettendo) da FLYBE, con partenze regolari da Glasgow, Edimburgo o Inverness. L’aeroporto d’arrivo si trova a STORNOWAY – la “capitale” di LEWIS nonché centro amministrativo dell’intero arcipelago… da lì è un attimo scendere verso HARRIS con un’auto a noleggio; qualche attimo in più se ci si affida ai mezzi pubblici… non troppo frequenti sulle isole!
2) scivolando sull’Atlantico su uno dei grandi traghetti della mitica CALEDONIAN MACBRAYNE, possibilmente portandosi appresso il proprio mezzo, per schizzare come anguille alla scoperta dell’isola non appena sbarcati!
I porti d’ingresso sono tre: da UIG (isola di SKYE) a TARBERT (il principale centro abitato di HARRIS); da ULLAPOOL (costa di nord ovest) a STORNOWAY (isola di Lewis); dall’isola di BERNERAY (collegata alle UISTS da un ponte) a LEVERBURGH attraverso il SOUND OF HARRIS, nell’estremo sud dell’isola.

Il traghetto della CALEDONIAN MACBRAYNE a Berneray, in attesa di partire per LEVERBURGH

 

In qualunque modo decidiate di affrontare il viaggio, una raccomandazione… PRENOTATE!!! Giocare d’anticipo è fondamentale, soprattutto nei mesi estivi e/o nel caso in cui vogliate assicurarvi un posto in stiva per il vostro automezzo! Lo si fa in modo rapido e semplice, direttamente dal SITO; poi è sufficiente ritirare i biglietti presso gli uffici della CALEDONIAN MACBRAYNE nel primo porto d’imbarco.

QUANTI GIORNI DEDICARE ALL’ISOLA DI HARRIS?
Premesso che per me, in Scozia, il tempo non è mai abbastanza, diciamo DUE GIORNI PIENI per un buon assaggio, sufficiente a percepire il sapore complesso e i profumi puri di quel selvaggio lembo di terra; TRE GIORNI per entrare in sintonia con i suoi ritmi lenti, darsi il tempo di gustare l’ipnotica magia dei luoghi, concedendosi qualche chance in più di beccare un radioso intermezzo di sole… e assistere così alla prodigiosa trasformazione dell’isola: da capriccioso avamposto Atlantico ad abbagliante paradiso caraibico (temperatura a parte, of course… il bikini dimenticatelo pure a casa!!!)

COSA VEDERE A HARRIS?
1 – LE SPIAGGE
“Incapace di intendere e di volere” ecco cosa mi accade ogni volta che la sabbia di HARRIS scricchiola sotto i miei piedi e mi si infila nelle scarpe, mentre i panorami intorno risucchiano i miei pensieri e mi rimbombano dentro come un rullo di tamburi!
Se è vero che la Scozia ha su di me un effetto dopante, è sulle spiagge di HARRIS che rischio ogni volta un’overdose!
Scopriamole dunque una ad una…

LUSKENTYRE
Non può esserci viaggio a HARRIS senza un pellegrinaggio a LUSKENTYRE…
Votata quale “spiaggia più bella del Regno Unito”, non mi stupisce affatto che in molti la includano nella “TOP TEN BEACHES” del mondo intero!!!
Vi si accede avventurandosi lungo una piccola SINGLE TRACK che devia sulla destra dalla A859, qualche chilometro a sud di TARBERT, procedendo per 3 miglia fra panorami stupefacenti. Poi, dopo aver oltrepassato qualche fattoria isolata, alcune case di vacanza e un piccolo cimitero, si giunge ad un parcheggio, proprio a ridosso della principale via d’accesso alla spiaggia.
Arrivateci in un giorno di sole, durante la bassa marea, quando il cielo e il mare fanno a gara a chi splende di più e la sabbia è un tappeto argenteo che riempie di luce la baia… sarà facile capire come la fredda e ventosa LUSKENTYRE possa riuscire a battere, nelle classifiche di gradimento, il fior fiore dei paradisi caraibici!
Proprio lì di fronte, dalle acque trasparenti del SOUND OF TARANSAY spunta misteriosa l’isola omonima, TARANSAY, completamente selvaggia e disabitata, portata sugli schermi dal “reality show” CASTAWAY, girato qui nel 2000 dalla BBC.
E per un finale ad effetto, dopo l’immancabile passeggiata su quel sogno di battigia sconfinata, arrampicatevi sulle dune che si innalzano come pareti lungo il lato nord… da lì il colpo d’occhio è così straordinario che vorrete darvi un pizzicotto… no, non si tratta di un miraggio… ciò che parrebbe impossibile, a LUSKENTYRE è pura e semplice realtà!!!

 

SEILEBOST
Avviso ai guidatori: procedendo lungo la A859 in direzione sud, mantenete i nervi saldi e il piede pronto a pigiare sul freno! La più fotogenica fra le spiagge di HARRIS si trova lì, una manciata di miglia più avanti, e vi apparirà presto dalla strada, in una visione da infarto!!!
SEILEBOST concentra su di sé l’essenza stessa di HARRIS e la restituisce per intero anche al turista più frettoloso… una sosta di pochi minuti a lato carreggiata è sufficiente per lasciare chiunque lì impalato, di fronte a tanta indescrivibile bellezza… insensibile persino ai voraci assalti dei “midges”, le care bestioline scozzesi che, nei mesi estivi e in assenza di vento, si scatenano come furie sui malcapitati!
Ahhh quelle acque limpidissime, di un turchese che nessuno assocerebbe mai alla Scozia, ma piuttosto a un paradiso del Sud!!! E quella sabbia bianca… finissima… che un grande sperone roccioso plasma e separa in una doppia mezzaluna!!!
Lo sfondo è quello magico dei bagliori lontani di LUSKENTYRE, con l’intero corteo delle HARRIS HILLS sul lato opposto della baia!
Se c’è bassa marea e la tabella di marcia lo consente, raggiungete il piccolo campeggio (presso la vecchia scuola) che si trova in fondo a una minuscola strada secondaria e, da lì, lanciatevi senza freni su quella abbagliante distesa di sabbia!

SEILEBOST si mostra dalla strada in tutto il suo splendore!

 

SCARISTA
Nei rari momenti di bonaccia, sembra un immenso paradiso tropicale… eppure, proprio SCARISTA, è la spiaggia preferita dai surfisti, quella dove il vento colpisce più duro, gonfiando l’Atlantico in un reggimento imbizzarrito di cavalloni spumosi!
Venire a HARRIS senza camminare per ore a SCARISTA è come andare a Parigi e rinunciare a una “promenade” sul lungo Senna… quella spiaggia è uno spazio infinito da vivere un passo per volta, mentre la luce ed il vento cambiano di continuo… un attimo paradiso e un attimo dopo inferno!!!
Arrivando da nord la scorgerete dalla strada appena oltre il magnifico HARRIS GOLF CLUB, un prestigioso GREEN a 9 buche fondato nel 1930 e considerato fra i più belli al mondo. Alla spiaggia si accede dalla località omonima, tre case in tutto, che potrebbero tranquillamente sfuggire all’attenzione, se non fosse per il grande cartello stradale con la scritta in gaelico “Sgarasta Bheag”. L’altra porta d’accesso è il minuscolo villaggio di Northon, che si affaccia invece sul margine meridionale di questa immensa, mutevole e strepitosa spiaggia, su cui veglia enigmatica la cima spoglia del CEAPABHAL.

Le tante facce di SCARISTA e il suo magnifico campo da GOLF

 

HORGABOST, TRAIGH IAR, BORVE
Anche l’isola di HARRIS ha il suo MONOLITE, collocato lungo Il tratto di costa fra SEILEBOST e SCARISTA, dove ad alternarsi sono spiagge di dimensioni più contenute, ma circondate dagli stessi meravigliosi scenari e bagnate dalle medesime acque cristalline.
Distinguere l’una dall’altra non è sempre facilissimo…
HORGABOST sta sul lato nord di un piccolo promontorio proiettato nel SOUND OF TARANSAY ed è dotata di un campeggio spartanissimo, che offre panorami da urlo a compensare i suoi servizi alquanto essenziali (docce e servizi igienici);
È invece dalla spiaggia di TRAIGH IAR, sul lato opposto del medesimo promontorio, che parte la breve arrampicata sul pendio della collina, fino al suggestivo MACLEOD’S STONE (CLACH MHICLEOID), un grande monolite solitario alto oltre 3 metri, eretto più di 4,500 anni fa! La sua funzione originaria resta un mistero… forse calendario astronomico oppure guida alla navigazione all’interno della baia; in tempi più recenti venne poi intitolato al capo del CLAN locale e venne utilizzato per molto tempo come luogo di raduno dei MacLeods. Provare per credere: da lì il panorama è semplicemente esageratoooo!

Il misterioso MacLeod’s Stone in cima al promontorio fra TRAIGH IAR e HORGABOST

 

HUISINISH
Fra tutte le spiagge di Harris, HUISINISH è davvero un capitolo a sé…
Decisamente più piccola di Luskentyre e Scarista, non solo è una fantastica chicca di spiaggia, ma è anche il remoto capolinea di una strada panoramica fra le più sensazionali di tutta la Scozia!!!
A questo SCENIC DRIVE, assolutamente imperdibile per chiunque visiti l’isola di HARRIS, ho dedicato un articolo intero che potete leggere QUI.

Panorami a HUISINISH

 

TRAIGH MHEILEIN
La spiaggia di TRAIGH MHEILEIN è la prova tangibile che non c’è davvero limite allo spettacolo grandioso allestito dalla natura scozzese su questo pianeta!!!!
Un luogo per il quale non esistono aggettivi… inimmaginabile, ineguagliabile, indescrivibile… insomma, impossibile da spiegare!!!
Uno di quei luoghi pazzeschi che ti perforano l’anima con la violenza di un caterpillar e di fronte ai quali tutto sfuma, si annienta e sparisce, in un attimo di totale, gioiosa, perfetta e commovente comunione con l’universo!
Una volta arrivati a HUISINISH e lasciata l’auto nel piccolo parcheggio, portatevi sul lato nord della baia, dove ad attendervi è un pittoresco molo affacciato sull’oceano e sulll’isola disabitata di SCARP. Il sentiero per TRAIGH MHEILEIN parte sul fianco della collina, dal margine orientale della spiaggia di sassi che occupa la baia, e s’inerpica rapidamente su scogliere a precipizio, continuando fra scenari meravigliosi, fino a planare, dopo circa un’ora di cammino, su una lingua di sabbia bianca e finissima.
Mi raccomando: a TRAIGH MHEILEIN non commettete l’errore madornale di fermarvi sul primo tratto di spiaggia per poi fare dietrofront! Camminate invece sulla battigia più a lungo che potete, raccogliendo su di voi tutta l’energia dirompente di quel luogo… sarete presto circondati da colori e panorami di un’intensità inaudita… Il bianco più bianco, il turchese più turchese… il cielo più immenso, la terra più inviolata… una straziante, sublime, devastante sensazione di solitudine, di lontananza da tutti e da tutto!!!!
Voltandosi indietro, la stessa HUISINISH non è altro che un puntino lontano… figuriamoci TARBERT, STORNOWAY o la “MAINLAND” scozzese… e il resto del mondo chi se lo ricorda più??????

L’abbagliante distesa di sabbia di TRAIGH MHEILEIN

 

NORTHON BEACHES
Vi sono rimaste un paio d’ore libere e occhi da perdere su ulteriori meraviglie? Ebbene, le chiamano genericamente “NORTHON BEACHES” perché hanno nomi impossibili da ricordare… e meritano eccome di essere visitate! Spiagge poco note e ancor meno frequentate,  le incontri una dopo l’altra, camminando piacevolmente fra distese di MACHAIR (le più belle ed estese di HARRIS), sempre immersi fra panorami stratosferici, come solo HARRIS sa regalare!!!
Punto di partenza: il villaggio di NORTHON; si accede al sentiero costiero da un cancello collocato in fondo alla NORTHON ROAD (dove si può eventualmente parcheggiare) per poi procedere praticamente in piano, per 3 miglia e mezza, facendo attenzione a tenere la sinistra una volta giunti a una biforcazione. Le spiagge, deserte e bellissime, si susseguono lungo il cammino, fino alla ghiotta ciliegina finale… la chiesetta medievale di RHUB’ AN TEAMPAILL, o meglio, le sue pittoresche rovine, che saltano all’occhio all’orizzonte appollaiate su un piccolo promontorio erboso! Costruita nel XV secolo sul sito di edifici preesistenti, la chiesetta occupa il posto di una precedente cappella vichinga e di un ancor più antico BROCH (torre fortificata) risalente all’Età del Ferro.
A meno che non vogliate mettere alla prova gambe, fiato e cuore e arrivare a dominare il paradiso dall’alto, scalando la cima brulla del CEAPABHAL, dovrete a questo punto tornare alla base, ripercorrendo lo stesso sentiero a ritroso…

Le suggestive rovine della chiesetta di RHUB’ AN TEAMPAILL

 

2 – LA COSTA EST e la “GOLDEN ROAD”
Si direbbe quasi un’altra isola, invece è soltanto il “LATO B” di HARRIS… un altro mondo rispetto all’ovest, ma di certo non meno strabiliante!!!
Lasciatevi alle spalle le abbacinanti distese di sabbia e i morbidi tappeti erbosi… dimenticate tutti i toni del bianco, del verde e del turchese e avventuratevi nel grigio dominante dell’est… quello spoglio e variegato del LEWISIAN GNEISS, la roccia più antica del mondo, forgiata dai ghiacci almeno 3 miliardi d’anni fa e rimasta lì a ricordarci quanto primordiali siano queste isole! A interrompere il grigio, è il blu scintillante di numerosi LOCHANS, laghetti sparsi qua e là, come piccoli crateri scavati nella roccia bitorzoluta e pronti a ricoprirsi di ninfee quando arriva la stagione!
Gli appassionati di cinema sapranno forse che Stanley Kubrick scelse proprio il paesaggio lunare di EAST HARRIS per rappresentare il suolo desolato di Giove nel suo film-cult “2001 Odissea nello Spazio”… ottenendo, aggiungo io, risultati moooolto verosimili!!!
Lungo la costa, una serie di piccoli fiordi racchiude altrettante minuscole comunità: qualche casa, piccoli atelier e gallerie d’arte, un laboratorio per la lavorazione tradizionale del tweed, un ostello, qualche piccola “fish farm”… tutti a vivere qui – al margine – con quei pazzi scatenati degli elementi come unici vicini di casa!
“THE BAYS”, così vengono chiamate quelle piccole insenature sperdute, ed è per collegare le une alle altre che, sul finire dell’Ottocento, venne chiesta a gran voce la costruzione di una strada, realizzata negli anni successivi con gran dispendio di mezzi ed energie e passata alla storia come “GOLDEN ROAD”. Per niente semplice piazzare quella striscia d’asfalto su un terreno tanto ostico… il nome, secondo molti, allude proprio al costo esorbitante dell’operazione, come se quella carreggiata fosse fatta interamente d’oro!!! Stretta e tortuosa oltre ogni ragionevole aspettativa, la “GOLDEN ROAD” corre (si fa per dire) fra il capoluogo TARBERT e il centro abitato di RODEL (il più a sud di Harris), toccando piccoli insediamenti che alternano nomi d’origine gaelica o vichinga… GEOCRAB, MANISH, FLODABAY, FINSBAY… (l’impronunciabile versione in gaelico e/o scandinavo ve la risparmio!!!)
Percorrerla è un’esperienza unica che, una volta a HARRIS, bisogna proprio regalarsi!E per una pausa di puro piacere, fra panorami meravigliosi e originali creazioni artistiche piene di colore, fate una sosta allo SKOON ART CAFÉ, dove ad aspettarvi ci sarà sempre una deliziosa scodella di zuppa fumante e una squisita fetta di torta allo zenzero!

I paesaggi lunari di EAST HARRIS

 

3 – RODEL e la ST CLEMENT’S CHURCH
La A859 proveniente dalla costa ovest, e la GOLDEN ROAD in lenta processione fra le mille insenature dell’est, si danno appuntamento a RODEL, l’isolatissimo villaggio collocato nel punto più a sud di HARRIS…
A vederlo oggi non si direbbe, ma un tempo RODEL era un centro di primaria importanza per l’isola, dato che il ferry da/per SKYE approdava e salpava dal suo porticciolo! Soppiantato da TARBERT in questa funzione, e dal porto di LEVERBURGH per i collegamenti con BERNERAY e le UISTS, oggi è soltanto un piccolo agglomerato di case, sonnolento e solitario, perfetto per un tuffo nella quiete più profonda, che mentre ti avvicini, ti arriva come l’onda lunga di un dolce torpore.
Ma perché prendersi la briga di arrivare fino a RODEL?
Facciamo un salto indietro nel tempo: è nel 1772 che Norman MacLeod di Dunvegan, signore di HARRIS, fu costretto a cedere la proprietà dell’isola ad Alexander MacLeod, il quale diede subito inizio alla costruzione della sua nuova casa, un edificio grigio completato nel 1781, con affaccio diretto sul porticciolo di RODEL.
In tempi più recenti, gli ambienti di quella grande casa signorile vennero modernizzati e trasformati nelle accoglienti stanze del RODEL HOTEL, rimasto intatto nella sua struttura esterna, con tanto di muri originali. Che fortuna aver avuto la chance di cenare lì, in quel rifugio defilato e silenzioso, in una sera d’estate piena di nuvole e di vento! Peccato che quella magica esperienza non sarà ripetibile – almeno non a breve – visto che l’hotel ha tristemente chiuso i battenti!!!
Ma a RODEL, si continua comunque a venirci per lei, la piccola e meravigliosa ST CLEMENT’S CHURCH, definita come “il più straordinario edificio medievale delle WESTERN ISLES”, un fine gioiello dedicato a papa Clemente I, costruito all’inizio del XVI secolo come luogo di sepoltura dei MacLeods e abbandonato nel 1560 dopo la Riforma protestante. A volerla fortemente fu Alasdair ‘Crotach’ MacLeod di Dunvegan e Harris, ottavo capo del Clan, il quale predispose subito quella che nel 1547 sarebbe diventata la sua tomba, ancora oggi visibile in tutto il suo splendore nel lato sud del coro. Nel 1552 suo figlio William, nono capo dei MacLeods, venne a sua volta seppellito lì, in un’altra tomba collocata all’interno della navata, dove attualmente se ne trova pure una terza (che originariamente stava nel transetto) attribuita a John MacLeod of Minginish, decimo capo dei MacLeods.
La chiesetta ha una pianta cruciforme con transetti orientati a nord e a sud ed è dotata di una magnifica torre, caratteristiche alquanto inusuali nelle Ebridi Esterne a quell’epoca! Rimane aperta tutto l’anno e l’ingresso è sempre libero; una volta all’interno, non mancate di ammirare le pregevoli sculture che adornano la tomba di Alasdair MacLeod e di salire in cima alla torre!

La deliziosa chiesetta di RODEL, incastonata fra splendidi paesaggi solitari

 

UN APPUNTO MOLTO IMPORTANTE: ricordate sempre che a HARRIS e LEWIS vige ancora la stretta osservanza del riposo domenicale! Provvedete sempre per tempo a rifornirvi di carburante e organizzatevi per i pasti facendo provviste al sabato!
In alternativa, potete sempre optare per uno dei ristoranti annessi ai due hotels di TARBERT, probabilmente i soli a rimanere aperti la domenica!

DOVE DORMIRE A HARRIS?
Per chi non può fare a meno di un minimo di servizi sempre a portata di mano, TARBERT è la scelta più logica e resta comunque l’opzione più sensata anche per coloro che intendono fare base in un punto relativamente centrale, che permetta di spaziare giornalmente fra HARRIS e LEWIS. Ricordate però che l’isola è molto grandeeee!!! Per esplorarla a dovere, senza troppo sbattimento in termini di chilometri, sono sempre consigliabili 2 basi distinte… una per HARRIS e un’altra per LEWIS!

Chi non bada a spese e non rinuncia al lusso nemmeno sotto tortura, troverà perfetto l’HOTEL HEBRIDES, un 4 stelle molto “stylish” a due passi dal molo, dove si mangia pure molto bene, la domenica inclusa (il ristorante dell’hotel è aperto anche agli esterni). Decisamente più tradizionale lo storico HARRIS HOTEL, collocato a lato strada, all’ingresso del villaggio, a sua volta dotato di un buon ristorante.

Per chi invece, come me, preferisce i prezzi più “easy” e l’atmosfera più familiare dei bed&breakfast, ecco due indirizzi da tenere a mente:

TETHERSTONE B&B
Ubicato nel minuscolo villaggio di NORTHON, lungo la costa ovest di SOUTH HARRIS, è un b&b che si fa ricordare per mille motivi… dotato di due sole camere doppie con bagno privato, è un posto caldo e davvero accogliente, in cui ritrovare i rassicuranti confini che, in quella remota parte di mondo, svaniscono non appena esci dalla porta di casa! Gli ambienti, se non spaziosissimi, sono curati nei minimi dettagli… incluso il sapone liquido nel bagno, di un color verde menta perfettamente abbinato ad asciugamani e tappetini!!! Ma il vero valore aggiunto è la squisita ospitalità dei padroni di casa… e poi la stretta vicinanza alla spiaggia di Scarista, raggiungibile da lì in pochi passi!

CARMINISH HOUSE B&B
Un delizioso cottage affacciato sul SOUND OF HARRIS, dotato di stanze luminose, pulitissime, moderne ed essenziali. Ospitalità fantastica, breakfast strepitoso e panorami da volare via! I più vasti e indimenticabili si guadagnano salendo in cima alla collina alle spalle della casa… da lì nei giorni limpidi la vista spazia dal villaggio di LEVERBURGH, alle UISTS, all’isola di SKYE e può spingersi addirittura fino a ST KILDA!!!

La CARMINISH HOUSE affacciata sul SOUND OF HARRIS e il porto di LEVERBURGH visto dall’alto

 

DOVE MANGIARE
In aggiunta ai già citati ristoranti annessi agli hotels di TARBERT (comunque molto buoni), vi segnalo un paio di indirizzi che reputo imperdibili… tanto per l’alta qualità del cibo che per la particolare atmosfera! Ecco i nomi:

TEMPLE CAFÉ
Una specie di “casa degli Hobbit”, splendidamente collocata nel villaggio di NORTHON, in quella che in origine era la sede di un Visitor Centre. La sua adorabile struttura in pietra e legno è un invito perentorio ad entrare… ma attenzione, una volta all’interno, non avrete scampo e dovrete soccombere alla montagna di leccornie in bella mostra sul bancone (scones e torte fatte in casa a profusione!!!)
Aperto ogni giorno dalle ore 10,30 alle 17,00 (tranne il lunedì), il TEMPLE CAFÉ offre un’ampia selezione di golosissimi dolci, gustosi sandwiches, insalate e originali zuppe casalinghe.
E se vi viene nostalgia del cibo di casa, ogni venerdì, fra le 16,00 e le 18,00 appuntamento con il “PIZZA TAKEAWAY”; mentre il giovedì e la domenica, solo su prenotazione, ci si può fermare anche per cena!

THE ANCHORAGE
Pronti a un tripudio di scampi, aragoste, cappesante, merluzzi ecc.. ecc…???
È ciò che troverete ogni giorno, fresco fresco di rete, al THE ANCHORAGE, un posticino piacevolmente informale e sempre affollato, che si trova sul molo di LEVERBURGH, punto d’arrivo e di partenza dei traghetti in servizio fra HARRIS e BERNERAY (isola collegata alle UISTS tramite strada rialzata).
A venirci non sono soltanto i turisti, ma anche la gente del posto, soprattutto nei fine settimana, quando l’ottima cucina viene accompagnata da spettacoli di musica dal vivo!
Mi raccomando, nei mesi estivi prenotate sempre con grande anticipo… o rischierete di restare delusi!!!
PS all’epoca della nostra visita (estate 2015) nello staff c’era una dolcissima cameriera bionda che parlava anche un po’ di italiano!

 

 

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6 Comments

  • Reply
    Elena Binda
    27 Dicembre 2017 at 14:17

    Ilaria, pur amando la Scozia alla follia da anni, da quando ti ho “incontrata” il mio innamoramento è cresciuto ancora di più.
    Sfido chiunque che non ci sia mai stato a non desiderare di andarci, dopo aver letto le tue descrizioni accuratissime e visto le tue foto.
    In questo momento è come se avessi bevuto un’ottima bottiglia di vino e sono presa dallo stato di ebrezza.
    Grazie per i tuoi splendidi articoli.

  • Reply
    ilaria
    27 Dicembre 2017 at 19:36

    Ohhh Elena, le tue parole sono la miglior ricompensa agli sforzi fatti per trovare il tempo di scrivere questo articolo, in un periodo – dicembre – che per me significa lavoro ininterrotto e forsennato!!! Grazie di cuore per la passione sincera con cui mi segui!!!! Scrivere dei luoghi che amo è per me linfa vitale… un grande piacere che si fa immenso di fronte a commenti come questo!!!
    Un grande abbraccio

  • Reply
    antonella gorini
    15 Gennaio 2018 at 10:09

    Mamma mia Ilaria, che emozione leggere questo post !
    Il ricordo della nostra vacanza alle Ebridi Esterne dell’estate 2017 è ancora vivo e leggere il tuo appassionato racconto è stato un meraviglioso flashback…
    Delle Ebridi Esterne, Harris è stata quella che abbiamo amato di più e ci siamo ripromessi di tornarci per una settimana per poterla esplorare al meglio.
    Sono tanti i luoghi che ci hanno lasciato a bocca aperta, primo fra tutti la spettacolare spiaggia di Luskentyre che, complice un cielo azzurro, è indelebile nella mia mente per tanta bellezza, poi la spiaggia di Seilebost, che proprio come scrivi tu, vista dall’alto è da infarto e poi la strada panoramica che ci ha portato alla bianchissima spiaggia di Hushinish e poi la Golden Road, bellissima di giorno e magnifica dal tramonto…
    I buoni motivi per ritornarci non finiscono qui, la nostra permanenza al B&B The Old School House a Finsbay è stata così piacevole da spingerci a ritornarci e godere della compagnia del gaudente Alan, cuoco eccezionale e Panch, perfetta padrona di casa.
    Anche noi abbiamo mangiato nei posti che consigli e non posso far altro che confermarne la bontà.
    Grazie Ilaria per i tuoi bellissimi racconti che fanno sempre venir voglia di partire all’istante…..
    Un abbraccio
    Antonella

  • Reply
    ilaria
    15 Gennaio 2018 at 14:06

    Ohhh sono io a ringraziare te Antonella per l’affetto e l’entusiasmo con cui mi segui! Sono già andata a curiosare il bellissimo bed&breakfast di cui parli… stupendoooo!!! E che location meravigliosa! Me lo segno per la prossima volta che sarò a HARRIS (perché dovrà assolutamente esserci una prossima volta!!!!)… soggiornare nelle “BAYS” e perdermi fra i loro meandri mi piacerebbe da morire! Ahhhh che ricordi indelebili lasciano quelle isole… ogni angolo, ogni scorcio… ricordi che riempiono il cuore di gioia, ma anche di struggimento per non poter essere là!!!
    Un grande abbraccio, augurandoci presto un ritorno a HARRIS!!!

  • Reply
    Paola Polga
    3 Febbraio 2019 at 9:26

    Grazie, Ilaria, per i tuoi reports delle isole scozzesi! Sto leggendo i romanzi gialli di P. May, ambientati nelle Ebridi, e le tue foto e descrizioni mi permettono di essere lì, in quei posti incantevoli e selvaggi, come se fossi una protagonista della storia. Senz’altro Lewis, Harris e le altre isole saranno meta di un mio futuro viaggio.

    • Reply
      ilaria
      3 Febbraio 2019 at 10:56

      Ciao Paola, fantastici i romanzi di Peter May… e felicissima di averti “accompagnato” fra quei paesaggi meravigliosi!!! Harris e Lewis sono isole di una bellezza sconvolgente; davvero un incredibile mondo a parte che ti auguro di poter scoprire presto di persona! E se ti serviranno consigli, sai dove trovarmi… grazie mille per essere passata di qui e a presto!

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