Pronti ad allacciare le cinture e a seguirmi lungo l’adrenalinico “APPLECROSS DRIVE”?
Un viaggio che è di per sé un piacere assoluto… di quelli che esaltano, scuotono, agitano e tengono con il fiato sospeso dal primo istante all’ultimo!
Mettiamoci dunque al volante e lasciamo che la strada più alta di Scozia ci conduca attraverso panorami a dir poco strabilianti… un mega concentrato di scenari remoti, solitari, maestosi e selvaggi, come non capita spesso di trovarne in Europa!
Un’avventura da noi vissuta per la prima volta nel 2009 e amata a tal punto che ho fortemente voluto ripeterla durante il nostro recente viaggio in Scozia… un “replay” da brivido, intenso e sofferto che, ancora oggi, a raccontarlo sento il cuore in fermento! Emozioni aggrovigliate in una fitta matassa che proverò ora a districare: un bel respiro profondo e via… a raccontare fatti e misfatti di un giro panoramico da incorniciare!
CAPITOLO PRIMO – La falsa partenza
È un tranquillo pomeriggio di luglio (il giorno 9 per l’esattezza) e stiamo scorrazzando senza pensieri, fra i paesaggi solitari del selvaggio WESTER ROSS, regione scozzese fra le più spettacolari, nelle leggendarie Highlands di nord ovest.
Le nostre cinture sono già allacciate eccome… e siamo gasatissimi!!! Dopo averlo lungamente desiderato, sognato e progettato, a distanza di anni dal primo giro, eccoci di nuovo lungo il tratto iniziale del famigerato BEALACH NA BA (o “PASS OF THE CATTLE”) una fra le strade più ripide, più tortuose, più scenografiche e insidiose di tutte le Highlands… l’unica, fino alla fine del ventesimo secolo, a portare a APPLECROSS!!!
Intorno, panorami incredibili, pronti ad allestire per noi, non appena saliti in quota, lo spettacolo grandioso di una natura aspra, intatta, emozionante… semplicemente straordinaria!
Ma poi ecco, di colpo, quel maledetto doppio tonfo!
Due colpi secchi… l’atroce sospetto… che si trasforma un attimo dopo nella più sconfortante certezza: aiutoooo, abbiamo bucato e scopriamo amaramente di non avere una ruota di scorta!!!!
Il nostro sogno si spezza così, miseramente, in quel preciso istante: APPLECROSS è improvvisamente lontanissima e sfuma all’orizzonte… irraggiungibile!
Non ci resta che chiedere soccorso… grazie al cielo un barlume di segnale telefonico c’è, cosa per niente scontata da queste parti!
“Hello, we got a puncture… a flat tyre… fate presto, venite a prenderci, siamo a un soffio da un luogo fra i più incredibili al mondo e non vogliamo certo restare inchiodati qui!!!”
CAPITOLO SECONDO – Lo sconforto e l’attesa
Seguono due lunghe, interminabili ore d’attesa… mentre la strada verso APPLECROSS sta proprio lì, davanti a noi e ci chiama a gran voce, lasciandoci in balia della frustrazione più nera!
Avranno capito dove siamo… cioè fuori dal mondo? Arriveranno? Ma quando? E, soprattutto, da dove??? Nessun centro abitato di rilievo nel raggio di miglia e, per completare l’opera, è pure domenica!!!!!!!
Quando il carro attrezzi compare finalmente all’orizzonte, tiriamo un sospirone di sollievo… siiiii è lui, viene verso di noi!!! Carica la macchina e ci porta fino a Shieldaig, dove prenderemo alloggio nel nostro nuovo b&b; ci deposita lì, portandosi via la nostra Vauxhall Astra, che viene affidata alle amorevoli cure del LOCHCARRON GARAGE, l’unica officina nel raggio di chilometri, ubicata un bel tre quarti d’ora di rocambolesca “single track” più a sud.
Nemmeno il gentile benvenuto e l’ottimo tè caldo che ci viene servito nella lounge dell’accogliente Kirkside b&b, basta a consolarci: siamo appiedati e i nostri programmi per la giornata sono completamente saltati!!!
CAPITOLO TERZO – la riscossa
Può una grande gioia cancellare il più profondo sconforto?
Ebbene sì, può eccome! Sono ormai quasi le 15,00 del giorno successivo (lunedì) quando il taxi viene a prelevarci a Shieldaig per portarci a Lochcarron a ritirare l’auto. Il tempo di pagare il conto (l’avrei baciato quel meccanico… pure simpatico e sorridente!) e rieccoci in possesso del nostro mezzo con una gomma nuova di fiamma!!!
Il sole splende nel cielo come una grande palla infuocata ed è tornato a splendere radioso anche nei nostri cuori: APPLECROSS aspettaci… stavolta arriviamo per davvero!
CAPITOLO QUARTO – Rewind: alla conquista del BEALACH NA BA
Ahhhh… grande soddisfazione, gioia profonda, immensa gratitudine: rieccoci al punto di partenza, al cospetto del grande cartello blu che mette in guardia, prima della salita, da tutte le insidie del caso… la strada è tortuosa, ripida, anzi mooolto ripida! Nel tratto finale la pendenza oltrepassa il 20%…. vita durissima per i guidatori inesperti e per i veicoli di grosse dimensioni (vedi camper o caravan) e, d’inverno, meglio lasciar perdere per chiunque, dato che la strada è spesso intransitabile!!!
Un cartello più piccolo, stavolta rosso, avvisa dell’esistenza di un percorso alternativo, la “COASTAL ROUTE”, che si imbocca 7 miglia e mezza più avanti, all’ingresso del piccolo villaggio di Shieldaig. Ebbene, quella è la strada da seguire (in senso opposto) al ritorno, per chiudere alla grande il cerchio… ma credetemi, a APPLECROSS bisogna arrivarci dalla montagna, salendo lungo quei tornanti, respirando il senso di vertigine e spalancando gli occhi ai panorami strepitosi sul LOCH KISHORN che si allontana alla vista parecchi metri più sotto, finché curva dopo curva non si raggiunge la cima!
Qui, naturalmente, sosta obbligata…
Veniteci in un giorno limpido e avrete panorami dell’altro mondo: la penisola di Plockton, il profilo di Skye, l’isola di Raasay e la piccola Rona, persino uno scorcio delle Ebridi Esterne e poi, naturalmente, le montagne massicce di Torridon… ecco la Scozia che toglie il fiato, che offusca la mente, che ruba il cuore per non restituirlo mai più!!! Quella che, magicamente, ti trasporta in un’altra dimensione facendoti sentire ai confini del mondo… la Scozia che più amo e alla cui straripante bellezza non farò mai l’abitudine!
CAPITOLO QUINTO – Discesa a APPLECROSS
Il godimento non finisce qui… perché dopo l’ardua salita, segue l’altrettanto emozionante discesa! È il momento dell’incontro con i panorami quieti e “segreti” della baia di APPLECROSS, che le montagne proteggono caparbiamente dagli affanni e dalle voci del mondo…
Solitaria come un eremita e dolcemente protesa verso l’isola di RAASAY, che sonnecchia proprio lì di fronte, nel tranquillo braccio di mare chiamato “INNER SOUND”, la penisola di APPLECROSS porta lo stesso nome del suo villaggio principale, anche se i “locals” (250 anime circa in tutta la penisola) non lo chiamano affatto così, ma semplicemente “THE STREET”… e infatti quello è: una fila ordinata di casette bianche, immerse nel verde riposante e nella pace infinita di quel luogo sperduto, con le piccole terrazze attrezzate sul lato opposto della strada, dove rilassarsi di fronte al mare quando il sole splende.
Fulcro del villaggio è la APPLECROSS INN, locanda storica dove pare si mangino frutti di mare divini… e non faccio fatica a crederlo… davanti a quella vista persino una scatoletta di tonno sott’olio avrebbe un gusto prelibato!
A completare l’offerta mondana una luminosa tearoom inaugurata di recente proprio all’ingresso del villaggio, l’immancabile negozietto che vende di tutto un po’ e, per chi rischiasse di restare in panne, una minuscola ma provvidenziale pompa di benzina!
Se l’orologio non incalza, vale la pena restare più a lungo e fare il pieno dei panorami meravigliosi che la penisola offre… peccato, stavolta, non avere avuto il tempo di spingerci verso sud, fino ai centri abitati di TOSCAIG, CAMUSTERRACH e CAMUSTEEL, da noi visitati nel 2009 e, se possibile, ancor più silenziosi e remoti!
SESTO E ULTIMO CAPITOLO – La strada costiera verso SHIELDAIG
Per noi purtroppo il tempo stringe, così una volta fatto il pieno della specialissima atmosfera che permea APPLECROSS, a riportarci a SHIELDAIG e al nostro delizioso bed&breakfast ci pensa la “COASTAL ROUTE”, una “single track” che sfiora l’oceano per 25 interminabili miglia, in un’incalzante sequela di panorami grandiosi, che iniziano qui più dolcemente, con pascoli a perdita d’occhio, greggi di pecore, qualche cottage solitario assediato dal vento e una bellissima spiaggia sabbiosa che guarda dritta negli occhi l’isola di Skye…
Sebbene qualche toponimo compaia sulla cartina, di villaggi veri e propri neanche l’ombra… solo una manciata di case solitarie, sparse qua e là, oltre alla rinomata APPLECROSS SMOKEHOUSE dove si può acquistare dell’ottimo salmone affumicato.
Poi, dopo tanta bellezza, quando pensi che ormai nulla possa più aggiungere una sola virgola, ecco che la strada piega verso est facendosi decisamente più ondulata e tortuosa…
Ed è qui che il cuore salta ad ogni curva, batte forte, si espande e si contrae, in un gran finale di vedute sul LOCH SHIELDAIG, e sull’omonimo villaggio in lontananza, che ti fa credere per un attimo che sia tutto un sogno, mentre senti ad ogni svolta che gli occhi ti si inondano di fiotti copiosi di pura meraviglia…
Se mai esistesse una ginnastica del cuore, il suo nome sarebbe APPLECROSS DRIVE.
COME ARRIVARE
Da FORT WILLIAM: A82 – A87 – A890 – A896
Da INVERNESS: A9 – A835 – A832 – A890 – A896
in entrambi i casi bisogna arrivare in località TORNAPRESS, dove un grande cartello blu (quello di cui vi dicevo sopra) segnala la svolta verso il famigerato BEALACH NA BA (lo storico PASS OF THE CATTLE).
Proprio accanto all’imbocco della strada verso APPLECROSS è stato inaugurato l’accogliente BEALACH NA BA CAFÉ and GALLERY, che merita sicuramente una sosta per ammirare l’opera di validi artisti locali o per concedersi una pausa gustando le deliziose zuppe e gli ottimi dolci fatti in casa, il tutto servito con un grande sorriso in un ambiente davvero fantastico!
18 Comments
antonella gorini
3 Agosto 2017 at 16:59Ciao Ilaria,
racconto avvincente, foto fantasmagoriche !
Come già sai, a maggio anche noi abbiamo percorso il famigerato Passo del Bestiame, ma quel giorno il tempo era pessimo, con nuvole basse che COPRIVANO COMPLETAMENTE LA VISUALE e per me è stata la mezz’ora più sofferta della vacanza, con il cuore in gola per la paura e la rabbia per non aver potuto vedere nulla…
Ad Applecross noi ci siamo fermati, per un piccolo pranzo, nell’ incantevole APPLECROSS WALLED GARDEN, appena fuori dal paese, immerso in un romantico giardino fiorito nascosto da un muro. Ottima la Cullen Skink !
Un abbraccio
antonella
ilaria
3 Agosto 2017 at 20:40Che piacere ogni volta leggere i tuoi commenti Antonella!!! Mi dispiace davvero che i panorami strepitosi dell’Applecross Drive si siano negati ai vostri occhi… un vero peccato! E, credimi, conosco bene il senso di frustrazione che invade il cuore in questi casi!!! Pazienza dai, purtroppo succede (quante volte anche a me!!!) che le cose non vadano esattamente come vorremmo! Ma ogni esperienza ci regala qualcosa di positivo di cui possiamo e dobbiamo fare tesoro… io ad esempio nel Walled Garden non ci sono stata, diciamo quindi che ognuna di noi ha un buon motivo per ritornare!!! O no???
antonella gorini
6 Agosto 2017 at 5:52Certo che sì ! Non sarà a breve, ma sicuramente torneremo nella meravigliosa Scozia, che ha rapito il nostro cuore…
Ti leggo sempre con molto piacere, al prossimo post…
Buona domenica!
ilaria
7 Agosto 2017 at 10:40Grazie mille Antonella! E a te buona settimana, visto che ormai è lunedì!!!
A risentirci presto, un abbraccio!
Greta
12 Agosto 2017 at 15:50Ciao Ilaria, grazie per questo nuovo splendido articolo!!! Un consiglio… noi, come ti scrissi, viaggeremo da Kyle of Lochalsh (rientrando da Skye) verso Durdness.. che dici fattibile? Ce la possiamo fare a percorrere questo tratto? Oppure ce ne consigli un pezzo? Grazie mille 🙂
ilaria
13 Agosto 2017 at 15:24Ciao Greta, il giro di APPLECROSS è veramente spettacolare, ma considerando il lungo tragitto che avete da affrontare per salire da Skye a Durness (3h e mezza di guida seguendo la via più breve, ovvero quella interna che passa da Achnasheen e Garve per poi “riemergere” sulla costa a Ullapool) vi consiglierei a malincuore di rimandare questo giro al prossimo viaggio in Scozia. In realtà tutta la strada costiera (Wester Ross Coastal trail) è strepitosa, ma davvero lunghissima e molto lenta! Vi conviene forse tenervi il tempo necesssario per gustarvi per bene il tratto finale fra Ullapool e Durness, concedendovi lì tutte le soste del caso! Oltre al delizioso villaggio di Ullapool, farei magari una deviazione nella splendida e remota Coigach Peninsula fino alla spiaggia di Achnahaird e allo sperduto villaggio di Achiltibuie (ma solo se partirete per tempo e non sarete con l’acqua alla gola). Puoi cercare il mio articolo su quella zona nel blog. Poi una breve deviazione per gustare almeno gli spogli panorami del Loch Assynt e una sosta presso le cupe rovine dell’Ardvreck Castle. Se volete allungare ulteriormente, degni di nota la spiaggia di Achmelvich e lo Stoer Lighthouse (lungo la strada costiera dell’Assynt, molto bella ma infinitaaa!!!).
Altre soste imperdibili: presso il Kylesku Bridge (vi consiglio il Kylesku Hotel nel caso abbiate bisogno di un pit stop) e, più su, nella Badcall Bay, vicino a Kinlochbervie (da non confondere con la località omonima che si trova invece appena a sud di Scourie), per ammirare gli incredibili panorami sulle cime del Foinaven, dell’Arkle e del Ben Stack! Direi che di carne al fuoco ce n’è abbastanza!!!
Ti ringrazio per il graditissimo passaggio e ricontattami pure se hai qualche dubbio. A presto!
Greta
14 Agosto 2017 at 14:09Ma quanto sei brava? Grazie di cuore… mitica! Mi hai aiutato moltissimo! Io mi ero segnata di passare da Shieldaig ma temo che se passiamo da Achnasheen dovremo saltarla, però potremmo riprendere la parte costiera transitando da Gairloch per vedere Gruinard Bay e Loch Maree e poi andare a nord verso Ullapool che dici? Poi mi sono segnata tutte le cosine che mi hai detto. In realtà noi alloggeremo a Kinlochbervie (vista la vicinanza vorrei andare a Oldshoremore beach che dici? ) per cui un pelino prima di Durness, che credo visiteremo il giorno dopo, assieme al famigerato imbarco (se riusciremo) per Cape Wrath! Mamma mia… credo avrò bisogno di una vacanza dopo ahaha 🙂 gli occhi saranno felici e le gambe andranno di adrenalina per un mese, ma quanto sarò cotta? 🙂 per fortuna che guida il marito, anche de compulsiva di foto come sono, non credo che mi concederò pisoli
Ora domanda sciocca… ahimè ….ma c’è un sito che ci acchiappa più di un altro rispetto al meteo? So che varia moltissimo però magari giusto da capire se andare da una parte piuttosto che un’altra 🙂 io sto già guardando ora 3B meteo ahaha 🙂 grazie ancora per tutte le indicazioni!
ilaria
14 Agosto 2017 at 22:55Greta, così mi fai arrossire!!! Comunque grazie infinite… certi complimenti fanno sempre un mondo di piacere! Riguardo alla tua idea di “riprendere” la costa a Gairloch, direi che è un buon compromesso!!! Fra l’altro arrivando da Achnasheen avrete un colpo d’occhio veramente memorabile sul Loch Maree! Se dormite a Kinlochbervie, la spiaggia di Oldshoremore non potete proprio perdervela…vedrete che splendore e che acqua cristallina!!! Quanto al meteo, i siti più attendibili sono due: Met Office http://www.metoffice.gov.uk e BBC Weather http://www.bbc.com/weather/
Alla prossima Greta! Ciaooooo
patrizia dicesare
15 Novembre 2019 at 12:16ciao Ilaria, sto progettando un viaggio in scozia e dopo Skye abbiamo ancora 4 notti, pensavo di arrivare a Poolewe e fermarmi 2 notti per poi cominciarr a scendere verso Inverness. Pensi sia fattibile e soprattutto mi confermi che é un tratto imperdibile?
Inoltre ti chiedo se consiglieresti il Bealach na ba ad una un po fifona e se é l’unico tratto cosí da brividi della zona. Grazie se potrai darmi qualche consiglio su questi 4 notti che mi rimangono. Amo la natura tantissimo.
Patrizia
ilaria
15 Novembre 2019 at 12:51Ciao Patrizia, ora mi è più chiaro il giro che hai in mente di fare, nel messaggio ricevuto tramite Tripadvisor avevo inteso che volessi percorrere la costa ovest partendo da Skye e scendendo verso Glasgow! Ti confermo che tutto il tratto compreso fra Kyle of Localsh (dove si trova il ponte per Skye) e Ullapool (passando per Poolewe) è semplicemente magnifico, un continuo susseguirsi di paesaggi strabilianti che obbligano a soste continue!!! La strada è a tratti stretta e tortuosa, ma procedendo con calma è assolutamente fattibile e non pericolosa. Il passo del Bealach na Ba è piuttosto impegnativo alla guida, ma non più di altre “single tracks” che portano a luoghi remoti (ad esempio quella che scende fino a Lower Diabaig). Guidando con prudenza si va dappertutto, certo è necessaria una certa abilità al volante. Puoi comunque sempre evitare le deviazioni più impegnative e mantenerti invece sulla strada principale…gli scenari grandiosi e selvaggi di certo non mancano nemmeno lì!!! Puoi decidere di spendere le tue due notti in zona Torridon/Gairloch oppure Poolewe o ancora Ullapool… tutti luoghi circondati da una natura selvaggia e incontaminata, davvero difficile stabilire quale sia meglio preferire come “base”! Magari vai a leggerti anche altri miei articoli (ad esempio questo http://ilariabattaini.it/2017/10/26/da-kyle-of-localash-a-gairloch-una-fetta-di-paradiso-da-gustare-slow/) per farti un’idea e poi lasciati guidare dall’istinto. Se avrai altri dubbi ricontattami pure, a presto
patrizia
15 Novembre 2019 at 13:40grazie infinite, sono contenta di essermi finalmente spiegata e di avere avuto le dritte che cercavo. Bellissimi i tuoi articoli
ilaria
21 Novembre 2019 at 8:12Grazie di cuore a te! Contentissima che i miei articoli ti siano piaciuti. Se avessi bisogno di ulteriori consigli o informazioni non esitare a contattarmi! A presto
patrizia
25 Novembre 2019 at 12:21ciao Ilaria….domandina veloce veloce….
da Edimburgo verso Skye meglio Loch Lomond o la strada circolare panoramica che parte da Callander per Aberfoyle su verso Brig o’Turk e ritorno a Callander?
E Whale watching dove in Giugno?
Grazie Ilaria
ilaria
27 Novembre 2019 at 9:12Secondo me è meglio il giro panoramico da Callander; il Loch Lomond per essere apprezzato richiede una visita più approfondita, dalla strada si vede poco e niente a causa della vegetazione! Riguardo al Whale Watching, una delle aree migliori è l’isola di Mull, ma partono escursioni in barca anche da altre località lungo la costa ovest, ad esempio da Gairloch (Hebridean Whale Cruises)
patrizia
27 Novembre 2019 at 17:16preziosissima, grazie!!!!
patrizia dicesare
2 Dicembre 2019 at 12:03Buongiorno Ilaria,
leggendo i tuoi articoli pensavo , dopo
Inverness di vedere la zona di Loch Ness (castello, cascate ecc), poi tornando verso Inverness dal versante oriente e recandomi verso Stonehaven (per l’ultima notte) di vedere Portsoy, Banff ,Crovie e Pennan, Cruden Bay e poi andare al Forvie National Nature Reserve per vedere le foche, vorrei chiederti:
elimineresti o aggiungereati qualcosa?
ma le foche nel parco dove si vedono? dov’é l’estuario yhtan di cui parlano…non riesco a capire….
so che é una giornata molto piena ma uscendo alle 9 del mattino abbiamo 11 ore prima della cena
grazie se potrai darmi un altro prezioso suggerimento
buona giornata
Patrizia
ilaria
7 Dicembre 2019 at 7:42Ciao Patrizia, ma intendi dire tutto questo in una sola giornata??? In questo caso sarebbe davvero impossibile… a meno di non correre tutto il giorno come pazzi da un luogo all’altro limitandosi a buttare un occhio senza gustarsi nulla! Il Loch Ness con il suo castello non riesci magari a vederli il giorno prima? Le cascate le lascerei perdere, visto che hai così tanta carne al fuoco. Le foche in genere puoi vederle nella riserva naturale di Forvie Sands o anche sull’estuario del River Ythan che si trova appena più a sud (c’è anche un apposito parcheggio). Qui potrai anche osservare varie specie di uccelli marini che hanno fatto di quelle distese di sabbia e di quelle dune il loro habitat naturale.
patrizia dicesare
8 Dicembre 2019 at 17:25Grazie Ilaria, seguirò il tuo consiglio e farò di tutto per fare il Loch Ness il giorno prima. Buona serata e grazie ancora.