Voglio chiedere scusa all’IRLANDA.
Scusa per non saperla amare abbastanza. Non tanto quanto meriterebbe una terra così incredibilmente bella, dolce, gioiosa, autentica, vitale…
Una terra con il sorriso stampato sulle labbra e generosa di scenari sempre diversi e così emozionanti da avermi fatto credere, sinceramente, di poterla amare e di amarla tanto quanto la Scozia.
Ma se è vero che non ci si può struggere d’amore per due persone e desiderarle contemporaneamente con la stessa intensità, lo stesso vale probabilmente per due luoghi…ed ecco che la Scozia resta la terra per cui mi strappo i capelli e l’Irlanda il tenero ricordo di un grande amore la cui passione si è un po’ assopita…
In attesa di riprendere a sognare “sotto il cielo d’Irlanda” facendo ritorno “sul posto”, chiedo scusa a quella splendida terra scrivendo di uno dei luoghi irlandesi più amati e famosi: il glorioso “RING OF KERRY”, ovvero l’Irlanda più classica – forse anche la più turistica – ma non per questo meno bella ed intensa…
Di sicuro, quella che non può mancare in nessun itinerario irlandese che si rispetti!

Il RING OF KERRY nel sud-ovest d’Irlanda

I magnifici paesaggi rurali lungo il RING OF KERRY
Se ci arrivi in un giorno di sole, di quelli in cui l’aria brilla come un diamante e il cielo ha deciso di ubriacarti di blu (tanto per citare la famosa canzone della Mannoia), capisci subito cos’è a renderlo tanto speciale…
A parte KILLARNEY, la bella e vivace cittadina che apre e chiude l’anello, non ci troverai nessun centro grande e famoso da visitare; solo piccoli villaggi sonnecchianti, d’un tratto animati dall’arrivo dei turisti.
E poi pascoli. Dolcissimi pascoli a perdita d’occhio, in un morbido saliscendi di colline che s’accendono d’infinite sfumature di verde, per poi dileguarsi più in là, in paesaggi costieri da capogiro.
Un susseguirsi di spiagge e calette di sabbia finissima, intervallate da grandi affioramenti rocciosi, in un percorso circolare lungo 200 km, intorno alla IVERAGH PENINSULA, uno dei promontori che caratterizzano il sud-ovest d’Irlanda, protesi come dita lunghe e nodose nel blu dell’Atlantico.

Altre vedute degli strepitosi scenari lungo il RING OF KERRY
Anzi, diciamo pure che questo è il “dito” più gettonato…Votato fra i circuiti stradali più belli al mondo, tutti vogliono vedere il RING OF KERRY!!! Ed ecco che nei mesi estivi non è raro imbattersi in qualche noioso ingorgo, causato da pullmann grandi abbastanza da impedire il sorpasso.
Proprio per evitare questa spiacevole evenienza e godersi al meglio tutto il bello che il percorso ha da offrire, è bene dunque adottare qualche piccolo accorgimento…
1) GIOCARE D’ANTICIPO e cercare di mettersi in viaggio la mattina di buonora. È un ottimo modo per guadagnare un certo vantaggio sui pullman turistici. Naturalmente l’ideale è portarsi “in zona” già la sera precedente, facendo base a KILLARNEY oppure nell’altrettanto graziosa cittadina di KENMARE, collocata all’estremità meridionale della penisola

L’attraente villaggio di KENMARE
2) ANDARE CONTROCORRENTE E PERCORRERE IL “RING” IN SENSO ORARIO
Normalmente i pullman partono da KILLARNEY in direzione nord, percorrendo l’anello in senso antiorario. Se siete piloti abbastanza scaltri, incrociarli in direzione opposta è meno frustrante che trovarsene uno davanti ed essere costretti a restare in coda.
Se invece l’idea di uno scontro frontale in curva vi mette il terrore, mettetevi l’anima in pace e predisponetevi a viaggiare con lentezza…
3) SPINGERSI OLTRE IL RING VERO E PROPRIO e andare alla scoperta degli angoli meno noti
Ci sono due anelli “secondari” che si diramano da quello principale e, pur non facendo ufficialmente parte del RING OF KERRY propriamente detto, garantiscono paesaggi strepitosi e strade abbastanza strette da impedire l’accesso ai pullman.
Il primo è il RING OF SKELLIG, la parte più selvaggia e incontaminata della penisola di IVERAGH, una delle ultime aree “gaeltacht” rimaste in Irlanda, dove si continua a parlare in stretto gaelico irlandese.

Uno scorcio del RING OF SKELLIG
Arrivando da WATERVILLE basta lasciare la N70 e imboccare la svolta sulla sinistra che immette su strade decisamente più anguste (R567)… gli scenari sono altrettanto belli – se non forse di più – e molto meno affollati!
Primo stop: la grande spiaggia sabbiosa di BALLINSKELLIGS che vanta una bandiera blu e le intriganti rovine di un castello.

La spiaggia di BALLINSKELLIGS con le misteriose rovine di un castello
Secondo – e irrinunciabile – stop la ST FINIAN’S BAY, talmente spettacolare che abbiamo deciso di fare tappa proprio lì…
Passare una notte al BEACH COVE bed&breakfast, è un’esperienza davvero speciale… L’unico nel raggio di parecchi chilometri e direttamente affacciato su quella meraviglia di baia, perfetto nelle sere d’estate – quando la luce dell’ovest non muore mai – per fare un salto in spiaggia ad ammirare i surfisti sfidare le onde nel riverbero magico del crepuscolo.

BEACH COVE Bed&Breakfast

La ST FINIAN’S BAY vista dalla finestra della nostra stanza

Surfisti sulla spiaggia di ST FINIAN’S al crepuscolo

Un surfista pronto a sfidare l’Atlantico
Proprio lì di fronte, che pare quasi di poterlo toccare, emerge dai flutti – scuro ed aguzzo – lo scoglio misterioso di SKELLIG MICHAEL, dichiarato Patrimonio dell’Umanità per la presenza di un antichissimo monastero di origine cristiana abbarbicato sulla roccia come un forte inespugnabile.

Il profilo di SKELLIG MICHAEL al largo della baia di ST FINIAN’S
L’altro anello da non perdere è quello che porta attraverso la VALENTIA ISLAND, un’isola grande 7 miglia per 3 e prevalentemente pianeggiante, collegata alla costa tramite un ponte, dal centro del coloratissimo villaggio di PORTMAGEE. Con i suoi mille residenti scarsi è la terra abitata più a ovest d’Europa e offre scorci spettacolari che valgono bene la deviazione.

Il villaggio di PORTMAGEE, collegato da un ponte alla VALENTIA ISLAND

Panorama sulla VALENTIA ISLAND
Una volta superato il ponte, raggiungete a piedi oppure in auto il punto panoramico più alto dell’isola, all’interno del parco naturale di GEOKAUN MOUNTAIN & FOGHER CLIFFS e sarete di colpo folgorati da una vista a 360 gradi , in cui l’occhio rimbalza senza sosta fra scogliere tormentate, flutti in corsa libera nell’oceano aperto e il profilo accidentato di isole e penisole disseminate lì intorno (quella di DINGLE si trova appena più a nord).

Uno dei panorami che si aprono dal GEOUKAN MOUNTAIN PARK

Vedute verso nord
Non mancate poi di fare un salto a KNIGHT’S TOWN – uno dei primi villaggi “pianificati” d’Irlanda – pittoresco già nel nome, ispirato al fatto che la sua creazione fu commissionata nel 1830 da Maurice Fitzgerald, 18esimo cavaliere (“knight” in inglese) della CONTEA di KERRY, all’architetto scozzese Alexander Nimmo. Giusto per fare due passi nel bel porticciolo e curiosare fra gli edifici storici del centro: due chiese, un museo, negozi, pubs, ristoranti e il celebre orologio rosso della città, affacciato direttamente sul mare.

KNIGHT’S TOWN con il suo famoso orologio affacciato sul lungomare

Uno scorcio del porto
Per riprendere il RING OF KERRY (quello ufficiale) anziché tornare al ponte basta salire su uno dei traghetti che nei mesi estivi collegano KNIGHT’S TOWN con il REENARD POINT e poi dirigersi di nuovo verso la N70 che, stratagemmi anti-folla e anti-traffico a parte, ha i suoi bei perché…
Prendetevi dunque tutto il tempo necessario per andare a scoprirli!
Partendo da KILLARNEY e procedendo in senso orario:
– il KILLARNEY NATIONAL PARK, istituito nel 1932 per preservare questa stupenda zona d’Irlanda, dove montagne ricoperte d’erica incorniciano laghi intrisi di leggenda.
Se ci arrivate in un giorno dal meteo meno funesto di quello toccato a noi, potete esplorarlo a piedi o in bicicletta, addentrandovi in boschi rigogliosi fino a raggiungere il ROSS CASTLE e la MUCKROSS HOUSE. E magari concedervi un giretto in barca sul LOUGH LEANE (o LOWER LAKE) dal molo del castello.

In bicicletta nel KILLARNEY NATIONAL PARK

Il ROSS CASTLE affacciato sul LOUGH LEANE

Pioggia alla MUCKROSS HOUSE
La tortuosa strada di montagna che porta a KENMARE (N71) obbliga poi a una sosta nel punto più alto. È questo il celebre “LADIES VIEW” e che – da quella cima – si goda una vista mozzafiato, lo crediamo sulla parola, perché nuvole basse e pioggia ci hanno impedito di verificare…
– a SNEEM ci si ferma per una pinta al BLUE BULL o per un piatto casalingo al THE VILLAGE KITCHEN, ma anche solo per gustare la sua tipica atmosfera di piccolo villaggio irlandese, col suo fiume gorgogliante perfetto per cimentarsi nella pesca del salmone

THE VILLAGE KITCHEN, perfetto per un pranzo veloce o per uno spuntino con tanto di espresso italiano!
– la DERRYNANE BEACH è invece una spiaggia semplicemente magnifica, che invita a togliersi le scarpe per affondare i piedi nudi nella sabbia bianchissima, sollevata dal vento nell’aria come farina.
Chi volesse approfondire la storia irlandese, può visitare la DERRYNANE HOUSE, la casa di DANIEL O’CONNEL (“il liberatore”) famoso per essersi battuto nell’800 per l’emancipazione dei cattolici irlandesi

DERRYNANE BEACH

La DERRYNANE HOUSE, casa natale di Daniel O’Connell
– procedendo oltre, si arriva a WATERVILLE, una località piacevole ma molto turistica; resa famosa dal suo campo da golf e dal suo ospite più illustre, un certo CHARLIE CHAPLIN, la cui statua strizza l’occhio ai turisti sul lungomare

La spiaggia di WATERVILLE
– del villaggio di PORTMAGEE già vi ho detto quanto colorato sia. Così colorato che, per dipingerlo, un’intera tavolozza di colori potrebbe non bastare! Cosa fare a PORTMAGEE in un giorno di sole? Semplice: sedersi a uno dei tavoli esterni del “THE MOORING“, dopo essersi accaparrati una pinta di birra e un succulento SEAFOOD PLATTER: gamberetti, salmone, polpa di granchio freschissima…da consumare respirando l’Atlantico, con gli occhi puntati sulle barche nel porto.

Il coloratissimo villaggio di PORTMAGEE visto dal porto
Prima di rientrare a KILLARNEY, le spiagge di WHITE STRAND e ROSSBEIGH chiudono infine il cerchio, con le loro immense distese di sabbia, perfette per scordarsi per un attimo del mondo, ascoltando la voce ritmata e suadente delle onde sussurrare i suoi mille racconti…
4 Comments
Lucrezia & Stefano - In World's Shoes
26 Aprile 2016 at 11:56Che luoghi pazzeschi! Mi perderei ore ad ammirare paesaggi simili.
Io che in viaggio sono sempre un soldatino per cercare di non farmi scappare niente penso che riuscirei ad ammorbidirmi e farmi trasportare dal momento senza cercare altro.
E le foto? Bè, incredibili!
Complimenti davvero Ilaria!
ilaria
26 Aprile 2016 at 13:32Sono luoghi davvero splendidi, dove la bellezza dirompente di una natura strepitosa ti fa perdere quasi il senso del tempo… E pensa che questa è la parte più “turistica” d’Irlanda…non ti dico la sensazione che ti assale quando ti trovi negli angoli più remoti e selvaggi!!!! Sai, io sono malata di questo genere di luoghi…più aspri e desolati sono, più mi fanno ribollire il sangue!!!! Non per niente il mio grande amore è la Scozia…soprattutto quella fuori dagli itinerari più battuti!
Ma ci sarà occasione di riparlarne… Intanto grazie ancora di cuore per i complimenti e per la graditissima visita! A presto
Rosalba e Massimo
27 Aprile 2016 at 8:48ciao Ila, stiamo prendendo ispirazione da questo tuo bel post sul Ring, che in questo momento di programmazione ferie, capita proprio a puntino 😀 ci stai fornendo ottimi spunti. Graziee!!!!
ilaria
27 Aprile 2016 at 10:42Ciaooooo ragazzi!!! E questa è “solo” la parte più turistica…provate a immaginare il resto!!! Per due birdwatchers come voi poi, anche in Irlanda ci sono certe isolette… piene zeppe di ospiti pennuti che vi aspettano! Grazie a voi per il vostro passaggio, che è sempre un grandissimo piacere!