Vi avevo promesso sì o no di portarvi con me alle SHETLAND?
Bene, il momento è arrivato.. Allacciate le cinture e voliamo insieme verso il SUMBURGH AIRPORT!
Per il nostro articolato viaggio verso il sogno, ci affidiamo a BRITISH AIRWAYS. I tre voli che ci portano alla meta (Milano Linate-Londra Heatrow / Londra Heatrow-Aberdeen / Aberdeen – Sumburgh ) spaccano il minuto e, salendo verso il nord della Scozia, ci lasciamo alle spalle la fitta coltre di nuvole, la pioggia e la furia del vento che in quel momento assediano Londra e l’Inghilterra del sud, per andare incontro ad un cielo sempre più limpido e luminoso.
Facciamo il nostro ingresso alle SHETLAND a bordo del “potente” velivolo della Flybe (che opera in “code share”con British Airways) una trentina di posti stipati in uno spazio claustrofobico ed il rombo assordante dei motori a elica come molesto sottofondo lungo tutto il tragitto.
Qualche attimo di panico a causa delle turbolenze in fase di decollo, poi, una volta saliti in quota, il volo procede tranquillo, almeno fino all’atterraggio, movimentato dal famigerato vento delle Shetland.
Le isole, dall’alto del nostro finestrino, ci appaiono in tutto il loro splendore, come esili frammenti di verde scagliati nel blu profondissimo dell’oceano. Tocchiamo il suolo dell’isola principale (la “Mainland”) a SUMBURGH, poco dopo le 14,00 e poichè il sole splende glorioso in un cielo perfettamente terso, decidiamo di non perdere tempo, ritiriamo l’auto e ci dirigiamo a sud, verso la SUMBURGH HEAD, possente e suggestivo promontorio, nonché riserva naturale della RSPB (Royal Society for the Protection of Birds).
Non appena usciti dalla stazione di noleggio, ci travolge la vista sfolgorante della FITFUL HEAD, un capo roccioso che si innalza verdissimo contro l’intenso blu del cielo, per poi precipitare ad ovest nella misteriosa profondità dei flutti.
Subito dopo, a catturare il nostro sguardo, è la lunga spiaggia sabbiosa di WEST VOE, invitante e bellissima nella luce abbagliante del primo pomeriggio, che la fa sembrare un vero paradiso tropicale catapultato per sbaglio nel Nord Atlantico. E dire che ci aspettavamo di trovare condizioni meteo da “Finis Terrae”!!! Il Grande Nord ha invece deciso di stendere per noi il tappeto rosso…e di accoglierci con un cielo radioso modello Caraibi!
Proseguiamo quindi verso il promontorio di SUMBURGH dove, dall’alto di imponenti scogliere, un bel faro bianco risalente al 1821, segna il margine estremo della South Mainland. La cosa più bizzarra, e credo unica nel suo genere, è che la strada per raggiungerlo attraversa di bel netto la pista di decollo dell’aeroporto… e va bene che non siamo a London Heatrow e nemmeno a Paris Charles de Gaulle, però mi raccomando… date sempre un’occhiata intorno e una bella controllata pure al cielo!!!
Una recentissima ed estesa opera di restauro costata oltre 5 milioni di sterline, ha riportato all’antico splendore, non solo il faro vero e proprio, ma anche il cottage un tempo abitazione del custode (oggi adibito a sistemazione “self-catering”) e l’originale “FOGHORN“, la sirena delle nebbie, una specie di enorme trombone color rosso fiamma, che aveva il compito di avvisare i marinai del pericolo, in caso di visibilità scarsa o nulla.
Intorno al faro, i punti panoramici sono tantissimi e permettono di ammirare, non solo splendidi paesaggi ad ampio raggio, ma anche le rumorose colonie di uccelli marini che popolano le scogliere sottostanti…pulcinella di mare ( in inglese “puffins”), fulmari, urie, gazze marine e cormorani, a seconda della stagione.
Purtroppo per noi, i simpatici puffins dal becco arancione che vivono qui dal mese di aprile fino all’inizio di agosto, hanno già fatto i bagagli e sono ripartiti verso l’oceano…nemmeno l’ombra di un ritardatario rimasto, per compassione, ad aspettarci!!!
Ci consoliamo godendo il quieto ristoro del silenzio, nel sole tiepido che brilla radioso, mentre il vento profumato e freschissimo colpisce le nostre facce estasiate, inondando le narici d’una botta inebriante d’ossigeno.
E’ il nostro primissimo incontro con la natura splendida di questo arcipelago, con i suoi spazi sconfinati, dove i pensieri si dissolvono trasportati chissà dove dal vento…sono bastati pochi minuti, e già ne siamo soggiogati!!!
Mentre il cielo comincia a incupirsi, creando per noi un’atmosfera decisamente più nordica, ci spostiamo non lontano da SUMBURGH per esplorare alcuni siti archeologici di importanza internazionale.
Uno su tutti, il magnifico insediamento preistorico (e non solo!) di JARLSHOF.
JARLSHOF è un “must” assoluto per chiunque visiti le Shetland e, di certo, entusiasmerà proprio tutti, anche chi come me, non ha una passione sfrenata per le pietre antiche e spesso non riesce a vedere altro che un po’ di “sassi” sparsi.
Qui invece è tutta un’altra storia… e la Storia con la “S” maiuscola te la senti proprio addosso; la respiri insieme all’aria che ti taglia la faccia!
Non tutti sanno che le Isole Shetland furono abitate ben prima dell’arrivo dei Vichinghi, e che i primi abitanti iniziarono a coltivarne i terreni già 5000 anni or sono, lasciando tracce sparse di sé fra le colline ondulate, sopratutto nel sud più fertile e accogliente.
A JARLSHOF i visitatori possono provare l’emozione unica di una passeggiata in punta di piedi attraverso 4000 anni di storia, in un luogo pervaso di magia, in cui si concentrano testimonianze importanti dello stile di vita ai tempi dell’ETÀ del BRONZO, del FERRO, dei PITTI (antiche popolazioni indigene del nord della Scozia), dei VICHINGHI e persino del MEDIOEVO.
Il tutto in una location d’eccezione, con l’oceano impetuoso e il faro di Sumburgh a fare da sfondo, nella luce stranamente abbagliante della pioggia imminente, a dipingere un quadro meravigliosamente perfetto.
Anche qui, nonostante l’importanza del sito, solo pochi visitatori e il profondo silenzio interrotto soltanto dal sibilo acuto del vento…
Per dormire:
Se desiderate alloggiare in questa parte della Mainland, non lontano dall’aeroporto e dai luoghi d’interesse di cui vi ho appena parlato, vi consiglio assolutamente l’ottimo HAYHOULL B&B, situato nel delizioso villaggio di BIGTON. La casa è moderna, confortevole e luminosa; la proprietaria molto gentile; i gatti di casa irresistibili… ma “il plus” assoluto è la vista strepitosaaaa!!!
Ogni mattina farete colazione con lo sguardo puntato sull’immensità dell’oceano e sul profilo misterioso dell’isola di FOULA.
Ciliegina sulla torta: sono sufficienti pochi minuti a piedi dal b&b per raggiungere quel luogo unico e affascinante che è la ST NINIAN’S ISLE con il suo straordinario tombolo di sabbia finissima… ma portate pazienza, questa è già la prossima puntata!
2 Comments
Kate young
10 Maggio 2019 at 10:13Mi piace molto leggere del’ isole Shetland. Visitaremo questo luogho la settimana prossima. Sono scozzesse ma no ho visitato quest’archipelago prima a adesso. Grazie per il tuo amore a la mia paesaggio. Per noi Italia e un paesaggio qui e molto bello e gli italiani sono molto gentili.
ilaria
10 Maggio 2019 at 22:01Thank you very much Kate for your kind comment to my article about Shetland! È un vero onore per il mio blog aver avuto un lettore scozzese e apprezzo molto lo sforzo fatto per commentare in italiano, grazie davvero! Shetland Islands are so wild and beautiful… you’ll fall in love with their lonely and rough beauty. I’m happy you like Italy and Italian people, ma la Scozia è per me la terra più bella e straordinaria del mondo!!! You’re so lucky to call Scotland “home”. Enjoy Shetland and come again to visit me here! Wishing you all the best Ilaria