Se dovessi racchiudere le Ebridi Esterne in due sole parole, senza pensarci direi “ROCCIA” e “SABBIA”.
La roccia è quella antichissima – fra le più antiche in Europa – detta “LEWISIAN GNEISS”, formatasi nel corso di eventi climatici durati oltre 1,500 milioni di anni e plasmata da millenni di onde, di pioggia e di vento.
Lo GNEISS forma la spina dorsale della principale catena di isole – oltre 200 chilometri di nuda terra nella morsa implacabile dell’oceano – conferendo loro quell’aspetto inconfondibile, dalla punta estrema dell’isola di LEWIS a nord, a quella di VATERSAY a sud.
La sabbia – formata in gran parte da candide conchiglie sminuzzate – è quella cangiante e finissima delle spiagge più belle del Regno Unito; spiagge immense, incontaminate e quasi sempre deserte, in cui gli occhi si perdono in suggestioni infinite di luce e colori.
Le più spettacolari si trovano quasi sempre lungo la costa ovest e sono precedute da variopinte distese di “MACHAIR”, il fluttuante tappeto di fiori ed erba – tipico proprio di queste isole – che affonda le proprie radici direttamente nella sabbia.
Non fosse per l’aria pungente e per la temperatura gelida di acque fra le più cristalline mai viste, quando il sole splende potresti pensare di essere finito ai Caraibi, e non nell’estremo nord-ovest della nordica Scozia!
Questi due elementi, la roccia e la sabbia, si uniscono alle Ebridi Esterne a formare un paesaggio “essenziale” nelle linee e nei colori; un paesaggio straordinario, dai contrasti intensissimi e dal sapore primordiale, che ogni volta riporta la mia mente alle origini del mondo e alla creazione.
Il nome “EBRIDI” discende probabilmente dell’antico nome che i Romani diedero all’arcipelago, ma a me piace pensare che l’etimologia giusta sia quella dal norreno “havbredey” che significa “isole ai confini del mare”.
Proprio questo sono le Ebridi Esterne, isole brulle e spazzate dal vento, poste lungo il margine più estremo d’Europa… Paradisi naturali impregnati di preistoria. Cerchi di pietre, tumuli, “broch” e “menhir”, tutto ci dice che le Western Isles – come le chiamano i locali – furono popolate da una società organizzata ben prima dell’arrivo degli Scandinavi (nel nono secolo) che ne mantennero il controllo fino al 1266, quando la sovranità passò alla Scozia.
E non stupitevi se cartelli e indicazioni stradali non sono scritti in inglese: qui a prevalere è ancora il gaelico, l’antica lingua celtica.
Alle Ebridi Esterne ci sono stata due volte e le ho amate da subito – isola dopo isola, orizzonte dopo orizzonte – per i loro ritmi lenti e per quella loro bellezza schietta e disadorna, che all’inizio ti lascia un po’ stordito, fino a farti pensare… “e adesso che ci faccio qui?”
C’è tanto in realtà da fare e da godere!
Il bello è passare dall’una all’altra senza fretta, assaporandone paesaggi ed atmosfera, ognuna diversa, oltre ogni ragionevole aspettativa…
LEWIS e HARRIS (due isole che in realtà sono una, in quanto non separate dal mare)
BERNERAY, NORTH UIST, BENBECULA e SOUTH UIST (semplicemente dette “UISTS” e collegate fra loro da strade rialzate)
BARRA e VATERSAY (a loro volta unite da un ponte)
Sono queste – da nord a sud – le isole principali, cui se ne aggiungono in realtà molte altre, vicine e lontane, abitate e non…
Se decidete di spingervi fin lì, da qualunque parte iniziate, sappiate che per capire ed amare le Ebridi Esterne occorre tempo, spirito di adattamento e grande passione per la natura. A riempire le vostre giornate sarà infatti un’intensa “full immersion” in una natura selvaggia non sempre benevola (vento, pioggia e nuvole basse sono spesso in agguato) e vi accorgerete presto che i servizi sono ridotti all’osso…beninteso, non manca proprio niente, ma a volte per trovare un negozio di generi alimentari, un pub o un ristorante bisognerà che maciniate parecchie miglia!
Se vi sentite pronti ad abbandonare i consueti ritmi, consolidate abitudini e certezze meteo, munitevi di un mezzo proprio (i trasporti pubblici esistono ma non sono poi così frequenti e capillari) e prenotate il vostro biglietto HOPSCOTCH della CALEDONIAN MACBRYNE, che vi permetterà di visitare più isole a vostra scelta, risparmiando pure un pochettino.
Di sicuro non sarà soltanto una bellissima vacanza, ma una vera e propria esperienza di vita…
Come raggiungere le EBRIDI ESTERNE:
I collegamenti con le Isole Ebridi (Interne ed Esterne) sono affidati alla efficiente (e, ahimè, carissima!) compagnia di navigazione CALEDONIAN MACBRAYNE e alla sua flotta di traghetti bianchi e neri con l’immancabile ciminiera rossa.
A meno che viaggiate a piedi, i biglietti vanno sempre prenotati in anticipo e possono essere acquistati direttamente dal sito, scegliendo data e ora della traversata.
Come già accennavo, oltre ai normali biglietti di andata e ritorno per le singole isole, è possibile acquistare biglietti cumulativi per più isole – detti “HOPSCOTCH ” (il n.8 è il più completo per le Ebridi Esterne) – che permettono di viaggiare da sud verso nord o viceversa e offrono anche una certa convenienza.
L’isola più “ostica” da raggiungere è sicuramente la minuscola BARRA, che segna il margine meridionale dell’arcipelago, e che – essendo quella più a ovest – è anche la più distante dalla “terraferma”. La traversata da OBAN a CASTELBAY, centro principale dell’isola, dura infatti ben 5 ore!!!
Isola di Barra a parte, i principali collegamenti con le Ebridi Esterne sono:
ULLAPOOL (Highlands di nord-ovest) – STORNOWAY (isola di LEWIS) durata 2h30
UIG (Isola di Skye) – TARBERT (isola di HARRIS) durata 1h40
UIG (Isola di Skye) – LOCHMADDY (isola di NORTH UIST) durata 1h45
Per informazioni più dettagliate sulle varie isole, vi dò appuntamento ai miei prossimi post…
18 Comments
Beatrice
19 Novembre 2015 at 18:42Grazie <3
ilaria
19 Novembre 2015 at 19:11Grazie per il passaggio, spero almeno che il post ti sia piaciuto… Comunque sulle Ebridi Esterne ne seguiranno altri
Beatrice
25 Novembre 2015 at 15:01Sono sempre belli i tuoi post Ilaria!! (scusa se rispondo tardi, ma non mi arrivano le notifiche delle risposte…boooo!). Sto aspettando che mi confermino il prolungamento del contratto al lavoro, per l’anno prossimo… in caso positivo, prenoterò per le Ebridi Esterne il prima possibile!! 🙂
ilaria
25 Novembre 2015 at 18:45Ciao Beatrice, e grazie per la risposta! Se vuoi avere la notifica dei commenti, devi spuntare l’apposita casella sotto il tasto “post comment”. Questa operazione va ripetuta per ogni post di cui tu voglia ricevere i commenti via e-mail. Prova, vedrai che funziona! Da parte mia ti auguro che il contratto ti venga prolungato e che tu possa partire!!! Le Ebridi Esterne ti entusiasmeranno, ne sono sicura!
Beatrice
26 Novembre 2015 at 10:22Grazie mille Ilaria 🙂 Fingers Crossed!!
massimo
14 Maggio 2016 at 6:36Ciao Ilaria,
Ho letto riletto tutto quello che hai scritto e così senza pensarci su tanto ho prenotato il viaggio in Scozia in giugno 2016 tra un mese circa.
Mi sono fatto io un itinerario e ti volevo chiedere un parere.
Arriverò ad Edimburgo ore 20 martedì 14 giugno il tempo di noleggiare macchina e parto per Stirling pernottamento
15/6Giorno dopo visito stirling qualche orsi e poi partenza per glencoe visitando prima calander,loch lomond e questa regione Trossachs e pernotto a glencoe
16/6 partenza per vedere fort william glenfinnan fort augustus e arrivo verso sera isola di skye
17/6 fort augustus , drumnadrochit,inverness,ullapoll e pernotto a ullapoll o inverness
Da questo momento mi rimangono quattro giorni e non so se andare a thurso non so se fare elgin poi passare national cairgorms park,stonehaven, perth e Saint sndrews e poi avere il giorno 21 a disposizione per Edimburgo
Una cosa che volevo sapere . Non ho prenotato nessun b/bi o hotel o cottage niente.
Solo la macchina e spero di essere capace di guidare a sinistra
Probabilmente avrò dimenticato sicuramente posti magnifici e volevo un consiglio.
Per ultimo ho visto i prezzi per dormire ma sono molto alti o sbaglio.
Non vorrei dormire in ostelli ma in un normale B/b ( sono con mia moglie) o anche in una camera presso famiglie non so
Grazie
ilaria
14 Maggio 2016 at 17:57Ciao Massimo,
grazie mille per il passaggio, sono contenta che i miei racconti sulla Scozia ti abbiano convinto a partire! Mi riservo di rileggere con attenzione il tuo itinerario e di risponderti con calma nei prossimi giorni. Posso dirti fin d’ora che prenotare in anticipo i B&B è secondo me consigliabile, o addirittura indispensabile nel caso dell’isola di SKYE o Edimburgo. Anche per la prima sistemazione, considerando che arriverai a tarda ora, devi assolutamente concordare prima. Ti auguro una buona serata, a risentirci presto!
ilaria
18 Maggio 2016 at 6:34Ho riflettuto un po’ sul tuo itinerario, in particolare su quegli ultimi 4 giorni da “riempire”… Se decidi di andare a ULLAPOOL vale la pena che ti fermi un paio di notti per esplorare la splendida zona che sta a nord, a cominciare dalla remota e spettacolare COIGACH PENINSULA per poi salire ancora fino all’incredibile territorio lunare dell’ASSYNT (Loch Assynt, Ardrveck Castle, Lochinver, Achmelvich Beach ecc…). A quel punto da DRUMNADROCHIT salirei direttamente a ULLAPOOL tagliando fuori INVERNESS; dove invece potresti fermarti nel ritorno verso Edimburgo, tenendoti una notte o due da “spendere” nella zona est, magari nei CAIRNGORMS e a STONEHAVEN. Ma a Edimburgo c’eri già stato? La capitale è magnifica e una visita è doverosa! Nel caso tu non l’abbia mai vista, rinuncerei piuttosto a STIRLING…
Ti consiglio comunque fortemente di prenotare i bed&breakfast dove dormire. Alcune zone sono prese d’assalto, altre sono meno gettonate, ma offrono poca ricettività! Fossi in te non rischierei di dover sprecare ore preziose per la ricerca disperata di un letto per la notte!!! Per accedere a elenchi abbastanza completi delle strutture, ti consiglio il sito Undiscovered Scotland (http://www.undiscoveredscotland.co.uk/usaccomm/)
oppure puoi usare il motore di ricerca di Visit Scotland, che scegliendo date e zona, ti dà disponibilità e prezzi in tempo reale (https://www.visitscotland.com/it-it/accommodation/)
Isabella Mora
14 Agosto 2017 at 13:29Ciao Ilaria, innanzitutto complimenti per ol blog! Adoro la Scozia e ho gia’ visitato un paio di volte le Highlands, con auto a noleggio da Edinburgo. Ma questa volta vorrei avventurarmi verso le Ebridi esterne, partendo in auto dall’italia e con il mio cane al seguito. Credi sia fattibile? La Scozia e’ pet friendly?
ilaria
14 Agosto 2017 at 14:53Grazie Isabella! Pensa che salire in Scozia in macchina direttamente dall’Italia è anche il grande sogno di mio marito… teoricamente piacerebbe molto anche a me, ma servirebbe avere a disposizione un bel periodo di tempo per ammortizzare il lungo viaggio! Inoltre la guida a sinistra con un’auto concepita per viaggiare a destra è certamente un po’ più complicata, ma detto questo, arrivare con un mezzo proprio è sicuramente fattibile!!! Quanto al tuo cane, credo che cercando per tempo si possano trovare sistemazioni pet-friendly, certo non andrei così allo sbaraglio! Ricontattami pure nel caso volessi informazioni particolari o più dettagliate. Grazie ancora per il passaggio e a presto!
Roberto
14 Gennaio 2018 at 17:05Ciao Ilaria,
io e la mia compagna (anche lei si chiama Ilaria 🙂 ) stiamo organizzando per la prossima estate un viaggio in Scozia nel mese di Luglio. Premetto, non ci siamo mai stati. Dunquee, sarebbe la prima volta per noi. Quello che sappamio l’abbiamo appreso dalla documentazione disponibile in rete o sentito da conoscenti o amici. A tal proposito colgo l’occasione per farti i complimenti a riguardo degli articoli dedicati al suo territorio, veramente carichi di una miriade di informani (alcune delle vere chicche) e, devo dire, anche emozionanti.
La nostra idea è di dedicare al viaggio 11 giorni pieni (se riusciamo anche 12). Io, da grande amante delle isole, sarei orientato verso le Ebridi esterne, in particolare a visitare Lewis e Harris, da passarci almeno 4 giorni pieni. Invece, la mia compagna preferirebbe dedicare il tempo al mainland, anche comprensibilmente, trattandosi del primo viaggio in Scozia.
Come punto fermo, la visita alla città di Edimburgo, alla quale pensavamo di dedicare due giorni pieni.
Domando, da buona conoscitrice della Scozia, ritieni sia possibile fare un itinerario che sia un buon compromesso tra le due isole menzionate e il mainland, senza incorrere nella trappola del tour de force?
Non sarebbe molto allettante trovarci a vedere la Scozia per la maggior parte del tempo dal finestrino di un auto o un mezzo pubblico.
Oppure,
considerato i giorni a disposizione, consigli di lasciare le isole a parte e dedicarci un viaggio a sè.
Ho visto parecchio materiale anche dedicato all’isola di Mull, tuttavia, le immaggini, perlomeno guardandole dalla rete, non mi hanno convinto come quelle di Harris e Lewis (Iona e Staffa, invece, mi hanno colpito piuttosto positivamente).
Ti ringrazio per una risposta
ilaria
14 Gennaio 2018 at 17:51Ciao Roberto, innanzitutto ti ringrazio per i complimenti… scrivo della Scozia per passione e sono felice se la passione arriva a chi mi legge! Quanto alle Ebridi Esterne… beh, se ami le isole preparati perderci la testa!!! Capisco il desiderio legittimo della tua compagna di un itinerario più classico, ma a volte sono proprio le scelte più azzardate a regalare le emozioni più grandi!
Mull e Iona sono un’alternativa sicuramente all’altezza, soprattutto considerando che a luglio è piena stagione di puffins (pulcinella di mare) e che un’escursione in barca a Staffa e alle Treshnish Isles vi regalerebbe un’esperienza indimenticabile! Detto questo, nulla può competere con i paesaggi spogli, spettacolari e selvaggi di HARRIS e LEWIS!
Un compromesso è possibile… certo bisogna rinunciare a qualcosa della MAINLAND e trottare un po’ di più! Ecco una possibilità:
– 2 notti a Edimburgo
– 1 notte a Glencoe
– 3 notti a Skye (da raggiungere in traghetto dopo aver percorso la Road to the Isles fino a Mallaig)
– 3 notti fra HARRIS e LEWIS (imbarco a Uig per TARBERT)
– 1 notte a Ullapool (imbarco a Stornoway per il ritorno sulla Mainland)
– 1 notte a Inverness
– 1 notte a Pitlochry
rinunciando a una notte a Skye potreste attaccarne una più in una delle altre zone, tutte strategiche per bellissime escursioni nei dintorni… ma quanto è bella Skye e quanto merita di essere esplorata con la maggior calma possibile!!!
Ti avviso che luglio è alta stagione e occorre prenotare le sistemazioni il più presto possibile, la Scozia ultimamente è una meta molto gettonata!
Fammi sapere cosa ne pensi… ciao e a presto!
Roberto
15 Gennaio 2018 at 18:44Ho letto pareri entusiasti sull’isola di Skye. Oltretutto, collocandosi di fronte alle Ebride esterne, sarebbe anche una scelta sensata dal punto di vista logistico. Detto ciò, la nostra idea era di lasciarla per un prossimo viaggio quando potremo disporre di maggior tempo da dedicarle (minimo 5 giorni pieni). Questo era un altro punto fermo, chiedo venia di non averlo chiarito nel messaggio precedente.
Certo, fosse per me da amante delle isole, farei Edimburgo e poi il triplete (Skye / Lewis /Harris). Ritornaod con i piedi per terra, le tre notti mancanti le andremo a dividerle tra isole e mainland, aggiungendone una alla visita di Lewis/Harris e due al territorio intorno o fascia costiera (a tal proposito, è interessante l’articolo sul tuo blog “Scozia on the road”, da Edimburgo a Ullapool”).
Tendenzialmente siamo orientati a una visita esplorativa. Da amanti del trekking, preferiamo di gran lunga suddividere il viaggio in meno tappe e dedicare più tempo alla rispettive località. Tanto per chiarire, se andassimo a Iona, potremmo anche decidere di fermarci una notte, fosse anche solo per assaporare l’alba e il tramonto (sperando nel buon umore del tempo). Da questo punto di vista aveva attirato la nostra attenzione anche l’East Neuk of Fife, in virtù del fatto di poterlo percorrere a piedi. Ma, con il tempo a disposizione, undici/dodici giorni, se sostassimo un paio di notti nel Fife, dopo aver fatte due a Edimburgo, sarebbe saggio andare fino a Ullappol per imbarcarsi verso Lewis?
ilaria
16 Gennaio 2018 at 8:17Saggia decisione rimandare Skye a un prossimo viaggio “dedicato”!
In questo caso le 3 notti risparmiate le “aggancerei” rispettivamente a: HARRIS/LEWIS (a questo punto andata e ritorno su Ullapool!); ULLAPOOL (i dintorni sono strepitosiiii e si prestano a fantastiche escursioni… magnifiche la Coigach Peninsula e la regione dell’Assynt, collocata più a nord!) e la terza da decidere fra MULL/IONA, SHIELDAIG/TORRIDON (altra zona di straordinaria bellezza che offre infinite opportunità per camminate e deviazioni in luoghi incredibili) oppure PITLOCHRY, cittadina molto graziosa al centro di una regione (il Perthshire) dalle sorprendenti risorse storico-paesaggistiche!
Eviterei invece il FIFE, che per quanto delizioso, in questo itinerario vi porterebbe molto “fuori strada”… rimandandolo naturalmente ad un prossimo viaggio!
Silvia Rossi
1 Luglio 2019 at 12:50Letto tutto, Ilaria, in apnea e con il cuore in gola ♡♥.
Questa è davvero LA MIA TERRA. Ebridi Esterne. Interne. La mia piccola Muck.
Dopo essere stata in Bretagna nel 2012, punta nord-ovest della Francia, ed essermene perdutamente innamorata, non oso neanche immaginare che effetto avrà su di me questa parte così selvaggia, lontana, libera, meravigliosa della Scozia.
ilaria
3 Luglio 2019 at 10:36Ohhh cara Silvia, felicissima di averti trasportato per un attimo lassù!!! Quando vedrai quelle isole con i tuoi occhi l’impatto sarà forte, immenso, travolgente. Ho letto con piacere il tuo bellissimo racconto sulla Bretagna… io sono stata da quelle parti nell’agosto del 2008, un soffio prima di scoprire la Scozia (il primo viaggio risale all’ottobre di quello stesso anno). Luoghi senza dubbio stupendi, di cui hai descritto perfettamente l’atmosfera, ma credimi, il battito selvaggio delle isole scozzesi è qualcosa di indescrivibile e ti lascerà davvero senza fiato!
MASSIMO & FILIPPO
24 Luglio 2019 at 12:59Ciao Ilaria,
grazie per tutte le info e l’etusaismo che fai trapelare nelle Tue parole.
Io e mio figlio siamo intenzionati a visitare la Scozia, in bicicletta.
L’idea è quella di percorrere la ciclabile delle Ebridi Esterne passando da Sky.
Ci piacerebbe anche trascorrere qualche nottata in tenda a strettissimo contatto con la natura.
Ho qualche problema nel capire qual’è il modo piu’ semplice per arrivare al traghetto considerando che arriviam da un aeroporto collegato con Milano. pensavamo al treno + bici.
E’ vero che non si puo’ fare tutto ma un altro dubbio è su cosa vedere; forse è meglio fare Sky e il nord (e se si quali sono i luoghi imperdibili); o mantenere e lavorare sull’organizzazione del primo tragitto pensato ?
Insomma, tante idee, ma ancora tutto da decidere … e forse questo è un bene !
P.S.: Andremo a fine settembre.
Grazie.
Massimo & Filippo
ilaria
26 Luglio 2019 at 7:03Cari Massimo e Filippo, che idea fantastica visitare la Scozia in bicicletta! Vi auguro la massima fortuna con il meteo, raccomandandovi però di equipaggiarvi bene contro vento e pioggia che in Scozia sono sempre possibili. Entrambi gli itinerari (Skye+Ebridi Esterne oppure Skye+Nord) sono a dir poco spettacolari!!! Le isole presentano paesaggi davvero unici e meravigliosi, cieli immensi, vaste spiagge degne dei Caraibi e un’atmosfera completamente fuori dal tempo. Se partite da Milano arriverete presumibilmente a Edimburgo, dovrete quindi informarvi su quali mezzi pubblici permettano di raggiungere l’isola di Skye e/o Ullapool (i traghetti per le Ebridi Esterne partono da lì). Un’alternativa sarebbe imbarcarvi a Oban (più facilmente raggiungibile con i mezzi) per l’isola di Barra e poi risalire l’arcipelago in bicicletta (utilizzando altri traghetti dove necessario) fino all’isola di Lewis. Per il ritorno potreste imbarcarvi a Stornoway (Lewis) per Ullapool oppure a Tarbert (Harris) per Uig (isola di Skye). Se invece decidete per il Nord vi togliete l’impiccio dei traghetti… e, wowww, gli scenari lungo tutta la costa ovest da Skye/Kyle of Localsh in su sono semplicemente strepitosi!!!! Valli deserte, baie solitarie, montagne torreggianti su fiordi profondi, infinite deviazioni lungo le quali scoprire una miriade di piccoli luoghi remoti e segreti… un paesaggio che cambia di continuo spostandosi verso Durness e che poi si trasforma del tutto passando a nord-est. Qui le montagne spariscono e gli spazi sembrano non avere più confini. Pascoli che si perdono all’orizzonte, lasciando spazio qua e là a spiagge solitarie o precipitando in mare in vertiginose scogliere. Tutto bellissimo… a voi la scelta!!!