Si dice che la Scozia sia uno stato d’animo, niente di più vero a GLENCOE.
Un lungo corridoio da percorrere con il fiato sospeso, fra montagne brulle e bitorzolute dall’aspetto severo, sospese fra storia e leggenda a incorniciare una vallata fra le più rappresentative di tutte le Highlands.
Qualsiasi “on the road” scozzese degno di tale nome non potrà che passare di qui: è a GLENCOE che le “TERRE ALTE” cominciano a mostrare il loro carattere burbero, quel volto severo eppure bellissimo; quel cupo tormento che inspiegabilmente si fonde a un profondo senso di pace e all’armonia del paesaggio in un connubio che ha in sé qualcosa di magico e irripetibile.
Ad attraversarla per intero è la A82, la strada a rapido scorrimento che da Glasgow sale costeggiando il Loch Lomond per proseguire in direzione nord fra paesaggi che si fanno via via più aspri e selvaggi; continuando poi oltre Glencoe fino a Fort William – la piccola “capitale dell’ovest”- e infine salendo ancora in direzione nord-est attraverso il GREAT GLEN fino alla città di Inverness.
Che ci arriviate da sud (passando per BRIDGE OF ORCHY) oppure da nord (giungendo da FORT WILLIAM e transitando per BALLACULISH) preparatevi, perché l’impatto con GLENCOE sarà di quelli che lasciano il segno. Lo fu per me la prima volta tanti anni fa e continua ad esserlo con crescente intensità ad ogni passaggio.
Imboccare quella valle è sentire ogni volta un sussulto farsi largo nel cuore, un’inquietudine mista a meraviglia, come un fremito dell’anima di colpo sovrastata dal profilo scosceso di montagne in realtà non altissime eppure intrise di un senso di tragica maestosità. Montagne di un verde che risplende nelle lunghe e luminose giornate d’estate (ebbene sì, a volte accade che persino a GLENCOE ci sia il sole!) oppure imbiancate di neve, o ancora, declinate in un cupo mix di toni bruciati nei mesi più freddi, ma comunque capaci in ogni stagione di incutere soggezione. Quando il meteo scozzese imperversa e il vento spazza ululando la valle ammassando nubi dense e minacciose intorno alle cime, ecco che a rivivere con forza è il ricordo dei tragici eventi accaduti secoli or sono proprio qui, fra gli scenari epici di questa vallata.
Correva il 13 febbraio dell’anno 1692, quando a GLENCOE si consumò uno degli atti più atroci di tutta la storia scozzese. Trentotto uomini del clan MacDonald, i signori della vallata vicini alla causa giacobita che solo in ritardo e con riluttanza avevano giurato fedeltà al nuovo re Guglielmo III d’Inghilterra, vennero massacrati a tradimento, di prima mattina, da un manipolo di uomini appartenenti in gran parte al clan filo governativo dei Campbells. Giunti a Glencoe con il pretesto di riscuotere un dazio per conto del re, costoro erano stati accolti, secondo l’antica tradizione delle Highlands, dagli stessi MacDonalds in qualità di ospiti nelle proprie abitazioni. Un infame attacco che provocò altresì la morte di 40 tra donne e bambini, durante la loro fuga in quel territorio gelido e inospitale dopo che le loro case erano state bruciate.
Ecco perché non stupisce affatto che, a distanza di secoli, una targa affissa all’ingresso della storica CLACAIGH INN reciti ancora il seguente monito: “NO HAWKERS OR CAMPBELLS” (“Vietato l’ingresso ai venditori ambulanti e ai Campbell”)
Nel piccolo villaggio di Glencoe, in posizione defilata rispetto alla strada principale a nord ovest della valle, una croce celtica in granito alta 18 piedi si erge da un tumulo roccioso sormontato da una lapide e circondato da un minuscolo giardino pieno di pace a commemorare coloro che caddero in quel vile massacro.
Il MASSACRE of GLENCOE MONUMENT, eretto nel 1883, non è certo la più spettacolare fra le attrazioni delle valle, ma merita senz’altro una breve sosta… qualche attimo di raccoglimento al suo cospetto è d’obbligo per chiunque voglia rendere omaggio alla Storia ed entrare nello spirito del luogo.
Ma sono senz’altro i grandiosi e selvaggi scenari naturali a fare di GLENCOE una meta imperdibile: una fitta rete di sentieri si snoda fra pareti scoscese e valli laterali appartate regalando panorami fra i più suggestivi ed iconici di tutte le Highlands scozzesi. Per questo ogni anno sono moltissimi gli appassionati di sport all’aria aperta (e di fotografia!) che giungono fin qui per dedicarsi alle più svariate attività: escursionismo, trekking, mountain-bike, persino sci alpino quando la stagione e un meteo sufficientemente nevoso lo consentono!
Per chi avesse voglia di scarpinare sarà sufficiente consultare le dettagliatissime pagine del sito www.walkhighlands.co.uk e scegliere l’escursione che fa al caso suo; per chi invece, come capita spesso, fosse di passaggio e avesse solo qualche ora da dedicare a questa meravigliosa valle, ecco i punti salienti dove fare una sosta:
1 – BLACK ROCK COTTAGE
È fra i cottage più famosi di tutte le HIGHLANDS, meravigliosamente adagiato ai piedi del MEALL A’ BHUIRIDH, con i muri spessi imbiancati a calce e le porticine rosse da fiaba. Ritratto in ogni stagione e da ogni angolatura, fa bella mostra di sé in centinaia di cartoline e calendari che ne hanno fatto una delle attrazioni imperdibili a Glencoe. Per arrivarci basta seguire le indicazioni per l’unico impianto di risalita della valle, il GLENCOE MOUNTAIN RESORT, ben segnalato lungo la strada principale. Si può raggiungere in auto e parcheggiare proprio lì a due passi dal cottage; nient’altro che un piccolo rifugio di montagna, ormai da tempo proprietà del “LADIES’ SCOTTISH CLIMBING CLUB” fondato nel 1908 da 3 intraprendenti scalatrici scozzesi, nonché il più “antico” club femminile di questo tipo ancora oggi attivo… tantissime le spedizioni organizzate e realizzate, da sole donne, in Scozia e all’estero, incluso l’Himalaya! Facendone richiesta e dotandosi di un sacco a pelo, per sole 10 sterline a notte vi si può alloggiare; i posti letto sono in tutto dieci suddivisi in due camere al piano superiore più una a piano terra. Le dotazioni sono naturalmente molto essenziali, ma cosa non si farebbe per il privilegio di addormentarsi fra quei muri spessi, lontano anni luce dai sussulti del mondo e risvegliarsi lì la mattina… zaino in spalla e viaaaa, alla conquista di quel mondo impervio e incantato!!!
PS in tempi di covid la sua apertura e le condizioni di utilizzo sono naturalmente da verificare
2 – KINGSHOUSE HOTEL
Non un semplice hotel, ma una tappa da non perdere proprio nel cuore selvaggio della valle. Collocato ai piedi della mole appuntita del Buchaille Etive Mor, questo storico hotel è un punto di riferimento iconico a GLENCOE da oltre 250 anni. Chiuso nel 2016 e riaperto nel 2019 dopo un’estesa ristrutturazione, oggi non è più la rustica e pure un po’ logora locanda di un tempo (di cui comunque adoravo l’atmosfera autentica e vissuta) ma un “Mountain resort” di lusso, caratterizzato da ambienti di design ampi e luminosi con qualche tocco che strizza l’occhio alla tradizione: tanta pietra e abbondante legno, grandi caminetti scoppiettanti, accessori in tweed, teste di cervo impagliate e grandi vetrate da cui ammirare panorami di sublime bellezza. La ciliegina sulla torta? I numerosissimi cervi che vivono nei paraggi e che così spesso si aggirano affamati lungo il vialetto d’accesso, fra le auto nel parcheggio, intorno al laghetto che sta dentro al giardino, insomma… praticamente dappertutto!!! Poterli avvicinare e persino toccare mentre si muovono liberamente in quello scenario da fiaba è fra le esperienze più emozionanti che si possano fare e sicuramente fra quelle che una volta vissute verranno ricordate per sempre ❤️
3 – GLEN ETIVE
Proprio nei pressi del KINGSHOUSE HOTEL, ma sul lato opposto della strada, fate attenzione al cartello marrone che indica l’imbocco del lungo, meraviglioso, selvaggio GLEN ETIVE. Se la tabella di marcia ve lo consente non mancate di percorrerlo fino in fondo: ad accompagnarvi sarà il corso gorgogliante del RIVER ETIVE, le cui acque cristalline provengono dalle cime sovrastanti la brulla distesa della RANNOCH MOOR correndo poi per 18 km lungo tutto il GLEN ETIVE prima di tornare al mare gettandosi nel solitario e malinconico LOCH ETIVE. Ad annunciare la bellezza aspra della valle sono i cosiddetti “Mandriani di Etive”: Buachaille Etive Mòr e Buachaille Etive Beag che con la loro mole aguzza si stagliano fra scenari memorabili attraversati da una lunga e stretta “single track” (strada a corsia unica) dotata di provvidenziali “passing place” dove accostare nel caso si incrocino altre auto. A far conoscere al mondo intero questi paesaggi così magicamente desolati fu il film campione d’incassi SKYFALL (2012) e in particolare la scena in cui James Bond (Daniel Craig) ferma la sua Aston Martin proprio lungo questa strada per mostrare a M (Juli Dench) la sua casa d’infanzia. Avviso: una volta sul posto inutile cercare quella casa perché in realtà non si trova qui ma nel Surrey. Tutto il resto però lo avrete lì…davanti ai vostri occhi! Montagne brulle, solitudine, brughiere, cieli che la luce nordica riempie di struggente bellezza…il fascino unico delle Highlands più autentiche! La strada prosegue facendosi sempre più stretta fra paesaggi selvaggi che incantano finché una sbarra in prossimità di un piccolo parcheggio non impedisce di procedere. Avremo ormai raggiunto le rive del Loch Etive… tempo di lasciare l’auto e di immergersi nel silenzio avvolgente e nel respiro profondo della Scozia più vera.
4 – THREE SISTERS VIEWPOINT
Le TRE SORELLE… ovvero le cime più famose della valle; tre cocuzzoli bitorzoluti stretti fra loro a formare un colpo d’occhio inconfondibile, quello che forse meglio di tutti rappresenta GLENCOE: cime spoglie, scoscese ed austere – di modesta altezza eppure maestose – perennemente (o quasi) assediate dalle nuvole e sempre circondate da un alone di mistero; quando il cielo nordico dà spettacolo eccole esprimere al massimo il fascino magnetico delle Highlands scozzesi. Un grande parcheggio a lato strada permette la sosta per ammirarle in tutta il loro ruvido splendore. Veniteci fuori stagione, magari d’inverno, quando i turisti si contano sulle dita di una mano e il silenzio rimbomba nella valle amplificato dal vento che qui soffia spesso furioso. Con un po’ di fortuna potreste imbattervi nella neve e vivere la magia di Glencoe nella sua dimensione più intima ed autentica.
5 – LOCH ACHTRIOCHTAN
Procedendo lungo la A82 in direzione ovest verso il piccolo villaggio di Glencoe, c’è un’altra tappa che non bisogna assolutamente perdere. Sulla sinistra un parcheggio un po’ nascosto si apre in prossimità del magnifico LOCH ACHTRIOCHTAN e del suo ormai leggendario ponte. La valle vista da qui appare in tutta la sua magnificenza e regala scorci montani degni di un dipinto. È qui che il gorgogliante RIVER COE si getta nel lago che , come uno specchio, raddoppia l’incanto delle montagne, mentre il ponte – un tempo rosso e ora sobriamente ridipinto di marrone – punta deciso verso un super fotogenico cottage bianco circondato da prati punteggiati di pecore al pascolo e sovrastato da magnifiche cime. Uno dei luoghi del cuore ❤️ peccato che ultimamente venga sempre più preso d’assalto dai pullman di turisti orientali smaniosi di scattarsi un selfie da postare sui social! Anche in questo caso la bassa stagione è il momento migliore per assaporare in santa pace la grandiosa bellezza e la magia del luogo
6 – CLACAIGH INN
Più o meno alla stessa altezza del Loch Achtriochtan ma sul lato opposto della A82, non potrete farvi mancare la breve deviazione necessaria per raggiungere la CLACAIGH INN, una storica locanda che da oltre trecento anni fornisce alloggio e ristoro ai viaggiatori di passaggio da queste parti. Immersa tra spettacolari montagne e frequentata tutto l’anno (lockdown permettendo) da scalatori e appassionati di trekking di ogni nazionalità, rappresenta un piacevole tuffo nella calda e verace ospitalità delle Highlands ed è proprio nella sua RECEPTION che troverete la famosa targa di cui vi parlavo sopra. NOTA BENE: il ristorante della CLACAIGH INN non accetta prenotazioni (così almeno fino allo scorso anno), dovrete quindi semplicemente fermarvi, entrare e sperare di trovare un tavolo libero!
Una volta sul posto potrete trovare ulteriori informazioni e tutto il materiale informativo necessario presso il GLENCOE VISITOR CENTRE che, provenendo da Bridge of Orchy, si trova sulla sinistra della A82 poco prima di fare ingresso nel piccolo villaggio di GLENCOE
CURIOSITÀ: a far conoscere nel mondo i paesaggi epici di questa splendida vallata, oltre all’acclamatissimo SKYFALL, hanno contribuito altre pellicole del calibro di HARRY POTTER, OUTLAW KING, THE 39 STEPS, BRAVEHEART, ROB ROY… e scusate se è poco! Non vi resta che venire a scoprire di persona l’indiscussa STAR delle HIGHLANDS SCOZZESI 😉
2 Comments
antonella gorini
17 Gennaio 2022 at 7:52Buongiorno Ilaria!
Stamattina mi hai fatto proprio sognare, mi hai fatto tornare indietro nel tempo e sono stata assalita da una nostalgia tremenda, mi chiedo quando potremo tornare in Scozia, quando potremo riprendere a viaggiare e non trovo una risposta…
Un abbraccio.
ilaria
17 Gennaio 2022 at 10:28Buongiorno cara Antonella, pensa che questo articolo era lì pronto da mesi, ho continuato a rimandarne la pubblicazione perché mi sembrava inutile e quasi fuori luogo in tempi sempre più incerti come quelli che stiamo vivendo (e per me, soprattutto, di grande travaglio interiore). Ma poi ha prevalso la voglia di tenere vivi i ricordi più belli e di continuare a sognare nonostante tutto. Grazie per la tua presenza sempre così gentile, un grande abbraccio