Eccoci qui, freschi di ritorno dal nostro ennesimo viaggio in Scozia… così assurdamente perfetto, così esaltante ed intenso, che se solo si potesse lo metterei in cornice!
Sedici ineguagliabili giorni, spesi fra l’estremo nord della “terraferma” scozzese e le isole Orcadi, in un’avventura memorabile, che ci ha regalato momenti densi di magia e intrisi di una pace infinita: una scia luminosa lunga lo spazio di due settimane, capace di condurci fuori dal mondo e di risucchiarci al centro di un piccolo universo a sé!
Sarà che questo viaggio l’ho desiderato fino allo spasimo; sarà che l’ho pensato e organizzato con tutta la passione di cui sono capace o sarà forse che la Scozia ci ama almeno quanto noi ne amiamo ogni singola particella… ma TUTTO e dico TUTTO, è andato come meglio non avremmo osato chiedere, sperare o immaginare! Ed ora sento scorrermi nelle vene così tanta, straripante bellezza che nemmeno il letto di un fiume o le viscere di un gigante riuscirebbero a contenerla!!! Emozioni profonde, aperte come solchi scavati in fondo al cuore; come tunnel sinuosi che mi sento ancora addosso e che chiedono di essere attraversati di nuovo.
Ripercorrerne la lunghezza a forza di “flash back”, a colpi di foto scattate a raffica lungo il cammino, non fa che aumentare la nostalgia… la mia disperata e insaziabile “fame di Scozia”!!!
Ma prima di passare ai dettagli e di parlarvi nello specifico dei vari luoghi visitati, comincerò con l’illustrarvi il nostro itinerario… quel gioioso saltellare di isola in isola, perdendoci come bambini euforici fra cieli immensi e orizzonti pieni di promesse; lungo strade deserte che corrono per miglia, come scivoli lanciati verso l’infinito, senza ostacoli visivi in alcuna direzione!
PREMESSA: sì, lo so, in sedici giorni pieni, nove viaggiatori su dieci avrebbero completato il giro della Scozia o quasi… mentre la decima fuori di testa eccola qua: sono io!!! Felicissima, in questo caso, di essere totalmente priva di quel che si chiama comune “buon senso” e di avere dedicato 12 giorni pieni alle sole isole Orcadi!!!

24 luglio – la Scozia ci accoglie con un cielo favoloso!
Pronti dunque a scoprire tutte le tappe della nostra recente maratona isolana???
24 luglio – MILANO-MALPENSA/GLASGOW
Ringraziando il cielo, il nostro volo EASY JET decolla da Malpensa in orario quasi perfetto e ci scarica puntuali sul suolo scozzese in quel di PAISLEY, sede dell’aeroporto di GLASGOW. A dirla tutta, l’arrivo a Edimburgo ci avrebbe seppur di poco favorito, ma è per questioni di mera convenienza economica e di orari più consoni ai nostri programmi che optiamo invece per “l’altra capitale”. Atterriamo spaccando il minuto alle 15,05 ma fra controllo passaporti, attesa bagagli e ritiro auto a noleggio, le quattro del pomeriggio arrivano in un soffio. La missione del giorno è arrivare alla CARRMOR GUEST HOUSE entro le sette e mezza, termine ultimo perché la cena ci venga servita direttamente in loco. Si trova a CARRBRIDGE, ai margini del Parco Nazionale dei CAIRNGORMS, qualche miglio a nord di AVIEMORE, a 250 km di distanza e a 3 ore circa d’auto da noi. Il cielo splende sulle nostre teste come un grande diamante blu e il driver è in forma smagliante. Dunque fuoco alle micce… finalmente SI PARTEEEE!!! La strada corre via veloce, lasciandosi dietro il caos del traffico cittadino e portandosi appresso fiumi di verde, mentre fiotti di gioia ci allagano il cuore… l’avventura è appena iniziata, siamo carichi come molle, pronti a fare scintille sul suolo scozzese!!!

PRIMA TAPPA: Glasgow Airport – Carrbridge

Il famoso OLD PACK HORSE BRIDGE di Carrbridge

La CARRMOR GUEST HOUSE, il nostro primo alloggio
25/26 luglio – prima tappa isolana: da GILLS BAY a SOUTH RONALDSAY
salutiamo la nostra linda stanzetta e il cottage pieno di fiori che hanno piacevolmente inaugurato il nostro viaggio e proseguiamo spediti verso nord. Ad attenderci una lunga giornata fitta di chilometri e costellata dei panorami bucolici del CROMARTY FIRTH (appena a nord di Inverness) e poi, ancora più su, di quelli ampi e corrucciati del DORNOCH FIRTH, fino alla costa sonnolenta dell’EAST SUTHERLAND e del CAITHNESS, dove non possiamo farci mancare alcune tappe fotografiche (e non solo) di cui vi racconterò in seguito. Ci imbarchiamo in serata, sul grande battello con trasporto auto della PENTLAND FERRIES a GILLS BAY, diretti a ST MARGARET’S HOPE, il terzo centro abitato delle ORCADI, un villaggio quieto e ordinato, dal sapore piacevolmente austero e già vagamente vichingo. Il mare del Nord è calmo e luminoso e ci si apre dinnanzi come un grande corridoio verso il paradiso… un’ora di traversata ed eccoci immersi in un mondo magicamente armonioso, lento e ovattato, che sembra appartenere a una qualche galassia lontana. Arriviamo che sono le otto di sera ma il sole brilla ancora alto all’orizzonte; facciamo un rapido check-in presso l’AYRE OF CARA, il nostro b&b direttamente affacciato sulla CHURCHILL BARRIER N.4 e poi via di nuovo per garantirci la meritata cena! Il giorno seguente ad attenderci ci sono i paesaggi solitari, colmi di luce nordica e di vento ribelle, che stanno lì, pronti a strabiliarci appena fuori dall’uscio di casa! Ebbene sì, è tutto verooo… ORA SIAMO ALLE ORCADI!!!

Da CARRBRIDGE a GILLS BAY: 235 km e 3 ore di guida al netto di soste e deviazioni!

Scorci lungo il CROMARTY FIRTH

La nostra belva in sosta lungo le strade del Caithness, durante il tragitto verso l’imbarco di GILLS BAY

Navigando verso le ORCADI!

ST MARGARET’S HOPE, punto di approdo del traghetto della PENTLAND FERRIES proveniente da GILLS BAY
27/28/29 luglio – partenza da Kirkwall per WESTRAY
Un traghetto pomeridiano della ORKNEY FERRIES (debitamente prenotato in anticipo) ci porta, in un’ora e mezza circa, da KIRKWALL, la bella e animata capitale delle Orcadi, a WESTRAY, la perla più splendente fra le isole del nord!!! È qui che speriamo di incontrare gli adorati PUFFINS… pare che sull’isola ne arrivi puntuale ogni anno un discreto numero, ma ahimè, già a inizio agosto – giorno più, giorno meno – quei buffi signorini impacchettano le loro valigine, si fanno un fischio e se ne tornano tutti insieme chissà dove, liberi e invisibili nel mezzo dell’oceano! Ecco perché quest’anno, proprio per loro, abbiamo chiuso un occhio sugli impegni di lavoro e anticipato la partenza di qualche settimana. Del nostro emozionante incontro con quei simpatici esserini dall’inconfondibile becco arancione vi parlerò negli articoli a seguire, per ora vi basti sapere che WESTRAY sbaraglia la concorrenza ed entra di prepotenza nella mia “top 10” delle isole scozzesi più speciali di sempre!!! E a fare di quell’isola un bellissimo ricordo, che porterò per sempre con me, ha contribuito pure lui, il simpatico Jerry, sornione come il suo gatto, che lo affianca al timone dell’insuperabile No.1 BROUGHTON b&b!!! Se mai verrete a Westray non osate nemmeno pensare di soggiornare altrove!

Il traghetto della ORKNEY FERRIES in partenza per WESTRAY dal porto di Kirkwall

Gli adorati puffins sulle scogliere di CASTLE OF BURRIAN a WESTRAY

In alto: la nostra fantastica stanza presso il No.1 BROUGHTON B&B In basso: l’esterno del b&b, splendidamente affacciato sulla baia di Pierowall
30/31 luglio – da WESTRAY a PAPA WESTRAY (affettuosamente detta PAPAY)
Posare i nostri piedi su un’isoletta in “formato tascabile” e respirarne a più non posso quel certo “non so che”…
Crogiolarsi nell’incanto della sua atmosfera da fiaba, che ha su di noi l’effetto di una droga potente e benefica… persino miracolosa!!!
Arrivarci grazie a un volo così fulmineo da entrare ufficialmente nel Guinness dei primati quale “rotta aerea più breve del mondo”…
beh, un’esperienza unica che, non potevamo certo farci mancare! Giusto il tempo di allacciarci le cinture ed eccoci approdati su un’isoletta che sembra uscita dalla più ammaliante e perfetta delle cartoline… un luogo che non conosce la frenesia del tempo, in cui dimenticare la realtà – i suoi ritmi, le sue ansie e i suoi rumori – per abbandonarsi di peso al sogno!!! È questa, senza dubbio, la tappa più attesa e avventurosa del nostro viaggio, 2 giorni “via da tutto” – ma proprio tutto eh – spesi presso l’ostello dell’isola (BELTANE HOUSE) un nido caldo e senza fronzoli, pulito e accogliente… l’unica struttura ricettiva presente a PAPA WESTRAY!

La mia aria soddisfatta dopo avere appena vissuto l’emozione del “volo più breve del mondo”!!!

Appena “sbarcata” a PAPA WESTRAY… in cammino dall’aeroporto verso la BELTANE HOUSE

In alto: la nostra stanza in basso: l’esterno della BELTANE HOUSE, il bellissimo ostello dell’isola, ristrutturato di recente

I bellissimi panorami di PAPA WESTRAY
1/2/3 agosto – ritorno sulla MAINLAND (l’isola principale delle Orcadi)
Lasciamo l’idillio di PAPAY a bordo dello stesso super velivolo – otto posti in tutto – che lì ci ha condotto e che ci riporta ora a WESTRAY, dove recuperiamo la nostra auto, rimasta pazientemente ad aspettarci nel parcheggio dell’aeroporto. Aeroporto??? Piuttosto una tranquilla casetta adagiata in mezzo ai campi e dotata di una striscia d’asfalto lanciata nel blu, che funge da pista di decollo e atterraggio, stretta fra cielo, mare e mandrie di mucche al pascolo!!! È poi il traghetto serale della ORKNEY FERRIES a riportarci sulla MAINLAND, in quel di KIRKWALL. Stavolta ad accoglierci è il CRYSTAL BROOK di ORPHIR, uno di quei bed&breakfast impeccabili dove non trovi un difetto nemmeno a pagarlo un miliardo e dove ti senti subito così bene che vorresti che il mondo si fermasse lì!!! Per fortuna ci restiamo 3 notti, il minimo necessario per esplorare degnamente la maggiore delle Orcadi… impossibile fare tutto in giornata, le cose da vedere e da “gustare”, possibilmente con calma, sono tantissime! Per cominciare, due pittoresche cittadine – l’animata KIRKWALL e la sonnecchiante STROMNESS – che meritano una buona dose d’attenzione e la giusta lentezza; un numero ragguardevole di siti archeologici di fama mondiale e altamente suggestivi; spiagge deserte e scogliere da brivido che invitano a lunghe passeggiate panoramiche… date retta a me, prolungate il vostro soggiorno, ve lo garantisco, qui il pericolo di annoiarsi non esiste proprio!

L’ottimo CRYSTAL BROOK B&B in località Orphir

La bellissima STROMNESS

In alto: SKARA BRAE in basso: RING OF BRODGAR
4/5 agosto isola di HOY
Dedichiamo due giornate intere al lato ruvido delle Orcadi. HOY è la zampata inaspettata, la faccia cupa e severa che mette i brividi… un pezzo di Highlands capitato chissà come fra le fertili distese che caratterizzano l’arcipelago. Le previsioni meteo sono pessime, ma partiamo fiduciosi con il primo traghetto del mattino dal molo di HOUTON per approdare 40 minuti più tardi a LYNESS, la parte più “dimessa” dell’isola… carcasse sparse di edifici sgangherati, fattorie diroccate, ex officine dai muri sfatti e anneriti dal tempo, finestre dai vetri in frantumi, sparsi qua e là per confonderci le idee e farci apparire squallida quella che al contrario è un’isola strepitosa! Il bello è tutto verso nord… basta allontanarsi di qualche miglio dal punto di attracco della ORKNEY FERRIES per varcare i confini di un mondo totalmente diverso. La brughiera prende il posto dei campi d’orzo; la torba quello dei pascoli verdeggianti. Aspre colline e cespugli d’erica riempiono l’orizzonte. Persino il meteo si è adeguato e grandi nuvole nere ci accompagnano fra i paesaggi epici di RACKWICK, nell’estremo nord ovest di HOY. Qui non c’è l’ombra di un centro abitato, hotel o bed&breakfast. Solo qualche cottage in pietra, abbandonato a se stesso, oppure ristrutturato a meraviglia e adibito a casa di vacanza. Noi alloggiamo invece all’estremo opposto dell’isola, per essere più precisi a LONGHOPE, un quieto lembo di terra collegato a HOY da una strada rialzata e apparentemente privo di bellezze straordinarie da offrire… il mondo pare averlo dimenticato lì, ai margini dell’arcipelago, dove il paesaggio torna a farsi più modesto, dolce e pianeggiante. Lo STROMABANK HOTEL si trova un paio di miglia fuori dal villaggio, in posizione isolata, come un rifugio che compare all’improvviso in mezzo al niente. Quattro stanze, un pub e un ristorante dai prezzi imbattibili… un luogo immobile nel tempo, di una semplicità così calda e disarmante che ci conquista subito!

La splendida RACKWICK BAY, nel nord di HOY, meravigliosamente isolata e selvaggia

Il nostro caldo rifugio presso lo STROMABANK HOTEL
6/7 agosto – ritorno sulla “terraferma scozzese”: da ST MARGARET’S HOPE a GILLS BAY. Pernottamento a JOHN O’GROATS
lasciamo HOY di buonora, lo spettacolo dei suoi “spigoli” e dei suoi fiumi di nuvole, per tornare di nuovo a HOUTON, sull’isola principale, e spendere le nostre ultime “ore orcadiane” sulle scogliere di YESNABY. Andarsene è uno strappo al cuore che picchia e fa male: salire sul traghetto della PENTLAND FERRIES e salutare ST MARGARET’S HOPE, lasciarsi alle spalle l’immensità inebriante di quei cieli isolani e quel verde sgargiante che manco Photoshop ce la può fare!!! Ogni partenza è una ferita, ma questa duole assai… chissà, forse è un arrivederci… o forse un addio… eventualità che non vogliamo nemmeno considerare!!! A riportarci la gioia negli occhi provvede l’arrivo alla JOHN O’GROATS GUEST HOUSE… una costruzione bianca, bassa e squadrata che ha tutta l’aria di un motel migrato qui da una qualche assolata ROUTE americana. Il sole splende nel cielo a più non posso e si riflette radioso nel sorriso dei proprietari, il cui caloroso benvenuto ci ricorda d’un tratto che la nostra diciassettesima avventura scozzese non è affatto finita (e chi l’ha detto che il 17 porta male???). Ci gustiamo la prima delle nostre due serate a John O’Groats, seguita l’indomani da ore intense e spensierate alla scoperta delle bellezze del nord est. Ahimè, adesso però siamo davvero agli sgoccioli!!!!!

Le fantastiche scogliere di YESNABY

Il nostro super alloggio a JOHN O’GROATS… un grazie di cuore a MARY e MARK per la loro ospitalità meravigliosa!

Il colorato porticciolo di JOHN O’GROATS
8 agosto – GRAN FINALE
Ci rimane all’attivo una sola notte che spenderemo, come da programma, in un’anonima località della campagna scozzese una decina di miglia a nord di Inverness. Dopodiché, giovedì 9 agosto, un volo in partenza alle 18,30 da GLASGOW ci riporterà in Italia. Per il nostro gran finale, le previsioni meteo promettono faville e un’idea azzardata comincia a balenarmi nella testa… facciamo due conti… quanti sono i chilometri e le ore di marcia se, anziché scendere per la via più breve, decidessimo di avventurarci verso ovest, lungo la NORTH COAST 500??? Il giro si prospetta come una corsa contro il tempo, ma il driver ha occhi complici e dà subito il suo OK… e chi ci ferma più???
E così viaaaaa verso DURNESS, in un lungo viaggio verso ovest, passando dai pascoli verdissimi del CAITHNESS, alle colline e poi alle montagne del west SUTHERLAND; dalla terra fertile e gentile alla nuda roccia e alla nera torba, mentre la strada segue i capricci della costa, che si fa spettacolare e frastagliata… sempre più lenta e tortuosa! Per il desiderio impellente di ritrovare, seppure per poche ore, il turchese purissimo delle spiagge di Durness, assaggiato con un tempo da lupi molti anni prima!
ONLY THE BRAVE. E alle sette in punto eccoci a BRAES OF KINKELL, a pigiare il campanello del TORNAPRESS b&b per il nostro ultimissimo check-in. Bellissimo, come tutto il resto, a chiudere il cerchio di una vacanza che ci ha fatto volare…

Lo spettacolo offerto dal LOCH ERIBOLL

L’estremo nord ovest della Scozia, fra spiagge caraibiche e scenari selvaggi
PER TUTTE LE INFORMAZIONI PRATICHE SU COME RAGGIUNGERE LE ISOLE ORCADI VI RIMANDO AL MIO PRECEDENTE ARTICOLO “PRONTI, ATTENTI, VIA… SI PARTE PER LE ORCADI!!!”
45 Comments
Beatrice
2 Settembre 2018 at 7:20Cara Ilaria, se questo è solo un piccolo preambolo…non oso immaginare come saranno poi i racconti più dettagliati di questo viaggio che è stato sicuramente mangifico! Ho gli occhi a cuore ad ammirare la bellezza delle tue fotografie, sopratuttto quelle di Durness mi fanno davvero sognare!!
ilaria
2 Settembre 2018 at 11:12Ciaoooo Bea, sei stata davvero tempestiva… ho pubblicato l’articolo ieri notte e stamattina c’era già il tuo commento! Grazie di cuore!!! Durante questo viaggio mi sono scatenata… ho scattato migliaia di foto e avrei mille cose da raccontare! Spero di riuscire presto a scrivere nuovi articoli… è il modo migliore per rivivere l’ondata di piena delle mie emozioni! Nel frattempo però tocca a te partire… solo un po’ di pazienza ancora! Un bacione
Irene
2 Settembre 2018 at 8:46Cara Ilaria, ho letto il tuo diario con il fiato sospeso, perché non potevo credere che essendo così vicino non avreste fatto neppure una capatina nella mia amata Durness…quando sono arrivata alla tua grandiosa idea ho sorriso soddisfatta!!! Quanto amo quella costa!!!! E quest’anno la Scozia ha regalato giornate strepitose anche a voi!!!
ilaria
2 Settembre 2018 at 10:45Ciaooooo Irene, eh sì, quel finale inaspettato ha reso tutto ancora più bello; ancora più intenso e indimenticabile!!! E mi ha ricordato quanto sia meravigliosa quella parte di Scozia, al punto che credo dovrò mettere in cantiere un viaggetto appositamente dedicato alla zona! Speriamo presto! Un grande abbraccio, a presto
Stefania
2 Settembre 2018 at 10:15cara Ilaria,che dire se non che i tuoi articoli fanno sognare? Ne ho la conferma perche’ è piu’ o meno il pensiero di tutti quelli che ti leggono. Brava brava e ancora brava. Le tue descrizioni sono talmente precise che fanno davvero viaggiare virtualmente intanto che si legge. Anche le foto non sono da meno. Complimenti per tutto. Io se fossi in te prima o poi mi trasferirei in Scozia. E’ troppo l’amore che provi per questa terra, perche’ vuoi continuare a soffrire ogni volta che l’abbandoni????? (Se compri casa, predisponi una stanzetta per gli ospiti, mi raccomando).
Un grande abbraccio. Stefy
p.s. comunque anch’io spero di tornare presto in Scozia. Ho lasciato la’ un pezzettino di cuore…..
ilaria
2 Settembre 2018 at 10:42Grazieeeeeee carissima, eh sì, ormai appartengo a quella terra e trasferirmi là sarebbe la cosa giusta da fare!!! Non c’è cosa più bella che vivere nel luogo che si ama ed è questo il mio sogno più grande. Speriamo che un giorno possa diventare realtà, comunque tranquilla che una stanzetta per te ci sarà… magari con una grande finestra luminosa, affacciata su una baia solitaria, da cui osservare l’immensità dell’oceano , che dici, può andare?
Stefania
2 Settembre 2018 at 10:45Ma certamente. Va benissimo. Stanza prenotata!!!! Anche l’affaccio sull’oceano direi che è perfetto!!!!
Margherita
2 Settembre 2018 at 11:15Ti ho letta col magone… Sei talmente brava a rendere le emozioni che hai vissuto che le ho provate insieme a te! Grazie per il tuo blog: è di grande ispirazione per me. Ho realizzato il mio grandissimo sogno di visitare la Scozia seguendo la tua guida (ero lì proprio nel tuo stesso periodo) ed ora capisco la meraviglia che ti entra negli occhi e nel cuore…capisco il dolore di dover lasciare quei posti…
ilaria
2 Settembre 2018 at 16:21Ciaoooo Margherita, felicissima di essere stata per te fonte d’ispirazione! Spero di continuare ad esserlo anche per i tuoi prossimi viaggi in Scozia… perché ce ne saranno altri, vero? Una volta che quella terra ti tocca il cuore non ne esce più e di quella luce, di quei cieli, di quei colori, di quell’energia che si respira nell’aria non ne hai mai abbastanza!!! Il tuo commento mi incoraggia a continuare la mia lotta contro il tempo per trovarne sempre un po’, fra i mille impegni quotidiani, da dedicare alla scrittura. È il mio modo per stare vicino alla terra che amo. Ed è bello sapere che c’è chi apprezza e si emoziona! Ti ringrazio moltissimo per questo, a presto
marco dadone
3 Settembre 2018 at 14:16Bellissimo resoconto Ilaria, anzi molto di più d’un resoconto. Trasmetti tutta la passione e le bellissime immagini la amplificano. A me, manca l’isola di Hoy e mi è venuto voglia di visitarla, insieme a qualche castelluccio in rovina lungo il Caithness. Chissà… intanto COMPLIMENTI
ilaria
3 Settembre 2018 at 15:23Grazie di cuore Marco per questo tuo commento! Mi fa un mondo di piacere che l’articolo ti sia piaciuto, perché chi più di te ha l’occhio giusto e la sensibilità per giudicare?!? L’isola di Hoy ti piacerebbe da morire e ti ispirerebbe di sicuro foto da sballo. I castelli in rovina del Caithness sono pure molto suggestivi, ma ahimè, me li ero tenuti per l’ultimo giorno, poi all’ultimo ho optato per il lungo giro di Durness è così sono andati sotto l’uscio! Ne conservo bellissimi ricordi (e foto molto scarse) del 2010. Uffa, anche da queste parti dovrò assolutamente tornarci!!!!
Maria Luisa
3 Settembre 2018 at 16:21Buonasera Ilaria,
quando leggo delle tue avventure scozzesi mi viene una malinconia !!!!!
Complimenti per le bellissime fotografie e per il racconto dettagliato che fai dei posti che visiti,sembra di essere in viaggio con te!!!
ilaria
4 Settembre 2018 at 6:56Grazie mille Maria Luisa, è sempre un piacere portarti in viaggio con me! Immagino la nostalgia che hai di quella terra… figurati che pur essendo tornata da poco, sono piena di nostalgia anch’ioooo!!! Sarei già pronta a ripartire e a perdermi in una nuova avventura… un grande abbraccio
Ivan
4 Settembre 2018 at 6:34Ciao Ilaria,
Che bello quest’articolo. Mi hai fatto ripercorrere il mio viaggio alle Orcadi fatto ad aprile! Che posto magnifico.
ilaria
4 Settembre 2018 at 6:51Ciao Ivan, posto speciale eh le Orcadi? Sono contenta di averti riportato per un attimo lassù con il mio racconto! Tempo libero permettendo, scriverò presto altri articoli dedicati a quelle magnifiche isole. Grazie mille per il passaggio e a presto
Elena Binda
4 Settembre 2018 at 9:18Oh Ilaria, i tuoi articoli sono UNICI: traspare un amore talmente grande che recepisco in ogni singola parola. Lo sai che anch’io sono la decima che dedicherebbe un sacco di giorni a girare un pezzo per volta. Io, per quanto ami la Scozia, non riuscirei a fare i tour organizzati dove in una settimana fai dieci tappe. Preferisco gustare poco per volta. Arriverò, veloce come una lumaca :), anche alle Orcadi. Come ti ho già detto tempo fa, mi hai messa in crisi con il progetto che già avevo per l’anno prossimo. Grazie per l’emozione che mi fai vivere ogni volta che pubblichi un articolo; sai quanto ami la Scozia e vederla e sentirne parlare da te, mi si stringe lo stomaco.
ilaria
4 Settembre 2018 at 18:36Ciaoooo Elena, eh sì, ormai l’ho capito che tu sei un’altra fuori di testa come me, che per la Scozia sarebbe disposta a fare (e fa) vere e proprie pazzie!!!!!! Un pezzetto per volta, perché di bellezza ce n’è davvero troppa in ogni parte di quella terra e mica possiamo farcela scappare così, sotto il naso!!! Che poi sono stata lassù tutto quel tempo e già ho un elenco di cose che non sono comunque riuscita a fare e vedere… così mi toccherà tornarci prima o poi! Riguardo ai tuoi programmi, posso garantirti che Westray e Papa Westray ti farebbero letteralmente impazzire… l’atmosfera è proprio quella dei luoghi lontani milioni di miglia dal mondo, che così tanto piacciono a noi! Grazie mille per il tuo passaggio sempre prezioso, un abbraccio
Francesca
4 Settembre 2018 at 19:38Grazie, Ilaria!
È bellissimo scoprire una Scozia sempre nuova grazie ai tuoi racconti e sognare di saltellare da un’isola all’altra insieme a te…..
Un grande bacio!
ilaria
5 Settembre 2018 at 6:17Ciaoooo Francesca, che bella sorpresa leggerti qui! Grazie mille per il passaggio, so bene che lasciare commenti non è il tuo pane e apprezzo tantissimo lo sforzo! Adesso però ti aspetto a trovarmi di persona per i reciproci racconti a voce… Un bacione anche da parte mia e, mi raccomando, a prestissimo!!!
Olivia Spencer
5 Settembre 2018 at 8:18Bellissimo questo post. Attraverso il tuo racconto, mi è quasi sembrato di vivere di persona questo viaggio.
Grande, Ilaria!
ilaria
5 Settembre 2018 at 8:57Grazie mille Olivia, mi fa molto piacere che ti sia piaciuto, per me è stato un viaggio davvero speciale! Ti auguro una buona giornata e spero di riaverti presto fra i miei lettori
antonella gorini
6 Settembre 2018 at 18:49Ciao Ilaria,
il pathos che suscita questo racconto mi ha fatto venire voglia di andare alle Orcadi di corsa, non che tutti gli altri non lo facciano eh….
E’ sempre un piacere leggere la tua bella scrittura e vedere le bellissime foto.
Alla prossima avventura. Baciiii
ilaria
7 Settembre 2018 at 8:06Orcadi e Shetland Antonella… te le consiglio caldamente!!! Magari per una futura vacanza, perché no? Sono isole stupende, uniche, intense e so per certo che ti incanterebbero! Grazie mille per il tuo commento, sempre graditissimo, un abbraccio e a presto!
Cris
12 Settembre 2018 at 17:57Che blog meraviglioso! I tuoi racconti di viaggio portano dritti dritti in posti fantastici.
Io parto per la Scozia a breve. Comincio con un giro nella zona di Glencoe e Skye.
Se posso chiedere un consiglio, da chi noleggiare l’auto?
ilaria
13 Settembre 2018 at 6:57Ciao Cris, grazie per l’attenzione dedicata al mio blog, sono felice di averti fatto viaggiare ancora prima della partenza!
Riguardo alla tua domanda… una buona compagnia locale è Arnold Clark, puoi controllare le tariffe sul sito; può essere che ne trovi anche di più basse da parte di altre compagnie, ma questa sì è sempre confermata molto seria e affidabile, con un ottimo “customer care”!
In alternativa puoi dare un’occhiata al sito di Holiday Autos, che mette a confronto varie compagnie di noleggio, ma fai sempre attenzione a cosa è incluso nella tariffa offerta (ad es. cosa molto importante, il chilometraggio illimitato)
Buona Scozia! Fra l’altro questo è un periodo dell’anno meraviglioso per visitare quella terra…
Germana
27 Gennaio 2019 at 20:04ciao Ilaria! Pian piano leggo tutti i tuoi resoconti..che meraviglia…mi fai sognare ad occhi aperti…è un piacere leggerti…e come ti ho già detto mi fai sempre più venire voglia di fare una vacanza in queste stupende isole…un sogno!!
Complimenti per tutto e grazie per condividere con noi questi tuoi meravigliosi viaggi!
Un abbraccio e a presto! :-*
ilaria
28 Gennaio 2019 at 8:38Ciao carissima, che piacere ritrovarti qui! Ti ringrazio tantissimo per l’affetto con cui mi segui… da parte mia ce la metterò sempre tutta a farti venire voglia di partire! Ti auguro che il momento giusto per realizzare il tuo sogno arrivi prestissimo!!! Un grande abbraccio e a presto
Germana
2 Febbraio 2019 at 16:29grazie..sei gentilissima come sempre! Un abbraccio a te in attesa di rivederci dinuovo presto!! ciao <3
ilaria
3 Febbraio 2019 at 10:59Assolutamente, non vedo l’ora, a primavera combiniamo…dai!!! Un bacione e speriamo a prestissimo
Massimiliano
9 Febbraio 2019 at 17:16Ciao Ilaria!!
Innanzitutto complimenti per tutti i tuoi articoli che sono veramente ben fatti e dettagliati.
Tutte le tue foto sono una meraviglia!!!
Le ultime 3 foto sono state fatte nella zona di Durness?
ilaria
9 Febbraio 2019 at 19:06Ciao Massimiliano, grazie mille per i complimenti, davvero molto graditi! Le ultime 3 foto sono state scattate rispettivamente: 1) e 2) sulla magnifica spiaggia di Ceannabeinne, che provenendo da est di incontra appena prima di entrare a Durness; 3) a lato della A838, che da Laxford Bridge scende a Lairg (il lago in questione è il Loch Stack). In tutta quella zona si susseguono paesaggi veramente strepitosi, un vero tripudio di selvaggia bellezza!!!
Massimiliano
9 Febbraio 2019 at 20:45Grazie mille per la tua gentilezza!!!
Sicuramente grazie al tuo consiglio farò tappa in questi meravigliosi posti(sperando nella clemenza del tempo), farò tutta la parte da John O’ Groats a Ullapool in 2 giorni, sicuramente sarà un tragitto dove la natura e i panorami li faranno da padroni, hai qualche altro posto magnifico e poco conosciuto da consigliarmi?
Grazie
ilaria
10 Febbraio 2019 at 13:40Quel tragitto è tutto costellato di luoghi meravigliosi!!!!! Per citarne solo qualcuno: la Coigach Peninsula con la fantastica Achnaird Beach (una penisola selvaggia e remota appena a nord di Ullapool); il colpo d’occhio su Lochinver da Baddidarrach, con il Suilven a fare da sfondo; la “Assynt Coastal Route” che tocca spiagge e località pittoresche come Achmelvich, Clatcholl, Stoer (dove c’è un faro), Clashnessie, Culkein, Drumbeg; il circuito di Tarbet, Foindle, Fanagmore, fra paesaggi lunari a nord di Scourie. Potrei continuare ancora, ma direi che ce n’è abbastanza! Solo una cosa… lungo la costa nord merita una sosta la bellissima spiaggia di sabbia rossa di Melvich, nascosta fra alte dune e quasi sempre deserta!
Massimiliano
11 Febbraio 2019 at 19:13Grazie Ilaria!! Le tue risposte sono sempre molto dettagliate. Oltre ai luoghi da te suggeriti io mi ero segnato Oldshoremore beach, Ardvreck Castle, Achmelvich beach, Achnahaird beach, Althandu, Polbain e Achiltibuie beach, adesso tra tutti questi posti (quelli da te suggeriti e quelli che ho elencato sopra) quali mi consigli visto che il mio viaggio di quel giorno sarà da Tongue a Ullapool? L’unica cosa sicura al momento che voglio fare è la passeggiata da Balnakeil Bay fino a Faraid Head(per questo quanto tempo ci vuole?), io partirei alle 8 del mattino da Tongue e dovrei arrivare intorno alle 20-20:15 a Ullapool.
Visto che sei così gentile approfitto della pazienza per cercare di organizzare al meglio questo tragitto.
Grazie ancora per la tua disponibilità.
ilaria
12 Febbraio 2019 at 12:45L’Ardvreck Castle lo vedrai lungo la strada, costeggiando il bellissimo e misterioso Loch Assynt scendendo dall’estremo nord verso Ullapool (ti basterà fare una sosta); le altre mete/spiagge da te citate richiedono invece deviazioni più o meno lunghe dalla strada principale. Ti consiglio di valutarne di volta in volta la fattibilità, in base al tempo che avrai a disposizione e al meteo del momento (le spiagge di Achmelvich e Oldshoremore sono entrambe magnifiche). Achnahaird, Polbain e Achiltibuie si trovano tutte nella penisola di Coigach, spettacolare e molto remota, quindi tieni conto che si tratta di una deviazione piuttosto lunga, che dubito fortemente riuscirai ad inserire nella tua tabella di marcia, a meno che, pernottando a a Ullapool, tu non decida di tornarci il mattino seguente.
Riguardo alla camminata da Balnakeil a Faraid Head, ti lascio il link di Walkhighlands così puoi farti un’idea precisa della distanza, del grado di difficoltà e della durata prevista https://www.walkhighlands.co.uk/sutherland/faraid-head.shtml
Massimiliano
12 Febbraio 2019 at 18:15Ilaria come sempre ti ringrazio per le tue dettagliate risposte, approfitto della tua infinita gentilezza per chiederti ancora informazioni. Pernottando a Ullapool , a tuo avviso sarebbe possibile il mattino seguente partendo alle 8 fare i posti della penisola di Coigach nel caso non fossi riuscito a farli il giorno precedente, considerando che la meta di arrivo del giorno seguente è Sheldaig? L’idea durante il tragitto per Sheldaig sarebbe di fermarsi a Corrieshallock gorge, Gruinard Bay, Gairloch con eventualmente il Red Point in condizioni di bel tempo, visita al villaggio di Torridon e Sheldaig con passeggiata al Loch Coulin e Loch Clair(ci vogliono circa 2 ore e mezza giusto per questa passeggiata giusto?).
Naturalmente io tengo presente sempre che ci siano condizioni meteo accettabili per fare le tappe previste.
Scusa per il disturbo con le mie domande ma con i tuoi indispensabili consigli e suggerimenti almeno riesco ad avere un idea precisa come tempi e cose da vedere.
Grazie ancora..
Massimiliano
25 Marzo 2019 at 21:46Ciao Ilaria!! Cosa ne dici del mio ultimo post in merito alla zona di Ullapool?
ilaria
26 Marzo 2019 at 20:35Ciao Massimiliano, forse l’ultimo che hai postato me lo sono perso… andrò a vedere e poi ti dico!
Massimiliano
26 Marzo 2019 at 20:39Ahahahah nessun problema Ilaria!!
Massimiliano
28 Maggio 2019 at 19:37Ciao Ilaria!!! Sono di nuovo qui a chiederti info in quanto mi è sorto un dubbio. La passeggiata a Faraid Head vale la pena farla visto che porta via quasi 2 ore oppure si può anche saltare? E’ solo per vedere come organizzare al meglio il tragitto fino a Ullapool.
Grazie
ilaria
28 Maggio 2019 at 23:34Dato che hai poco tempo a disposizione io lascerei perdere la camminata… intendiamoci, i panorami sono stupendi, ma a Durness e dintorni (e anche l’intero tratto costiero salendo da Ullapool) è tutto una meraviglia!!! Balnakeil, Sango Sands e Ceannabeinne Beach sono un vero incanto e poi non perderti la Smoo Cave… una grotta con cascata davvero impressionante! E lo spettacolo continua spostandosi verso est, lungo le sponde del Loch Eriboll e Kyle of Tongue… roba da non credere!
Massimiliano
29 Maggio 2019 at 19:05Grazie Ilaria!! Come sempre gentilissima!
Massimiliano
29 Maggio 2019 at 20:41Nel caso decidessi di lasciare perdere Faraid Head, se ho abbastanza tempo sufficiente(da valutare al momento) potrei provare a fare il giro della Coicagh penisola prima di arrivare a Ullapool, solo per avere un’idea a grandi linee dei tempi di percorrenza, da Ardvreck Castle a Ullapool quanto ci va passando dalla Coicagh penisola con brevi fermate nei punti panoramici?
Grazie e scusa per le mie molte domande.
ilaria
31 Maggio 2019 at 14:07Calcola circa un’ora dall’Ardrveck Castle a Achiltibuie e aggiungi un’oretta per esplorare per bene la penisola (stupenda la Achnahaird Beach) percorrendo anche le strade minori che conducono a varie frazioncine sperdute (es. Altandhu, Reiff)… da lì i panorami sulle Summer Isles sono stupendi! Se vai di fretta, una volta raggiunta la penisola puoi anche tirare di più e ridurre i tempi di permanenza. Da Achiltibuie a Ullapool sono poi circa 40/45 minuti di strada (al netto delle soste)
Massimiliano
29 Maggio 2019 at 20:51Mi sono dimenticato di chiederti, nel caso avessi tempo tra la Coicagh penisola e la Assynt Coastal route tu quale mi consiglieresti tra le 2? Le strade sono veramente così brutte in queste zone?
Grazie