Che non si vive di sola Scozia è una gran bella verità…
Quella che mi ripetono spesso occhi e ragione, capaci di apprezzare la bellezza del mondo ovunque essa si trovi.
Il cuore no, lui vorrebbe sempre tornare là, ma capita a volte che la sua voce resti inascoltata e che nel frattempo si faccia qualcosa di diverso.
Per esempio una piccola fuga in Germania, nella verdissima regione della FORESTA NERA, perfetta per una gita primaverile a tutta natura.
La “SCHWARTZWALD” – questo il suo nome in lingua originale – è un grande polmone verde, che copre l’angolo sud-ovest del territorio tedesco, al confine con Francia e Svizzera. Una fitta distesa d’abeti intervallata da pascoli e radure, dove – in primavera – un gran numero di alberi da frutto produce un’esplosione di fiori e profumi… Il tutto in un idilliaco paesaggio rurale dal sapore antico, fatto di dolci colline punteggiate di fattorie isolate e pittoreschi villaggi attraversati da placidi fiumi gorgoglianti.
Certo tre giorni (viaggio incluso) sono davvero pochi, ma sufficienti per un gustoso seppure rapido assaggio delle delizie – silvestri e non – che questa zona offre ai visitatori con generosità inaspettata.
Inaspettata almeno per me, che l’ho scelta un po’ per esclusione e senza slancio eccessivo, dovendomi mantenere nel raggio di una ragionevole distanza da casa…
I chilometri in realtà non sono pochissimi (oltre 500 partendo da Cremona, la mia città), e arrivarci significa appunto attraversare la Svizzera, ovvero acquistare l’odioso bollino autostradale, valido fino al gennaio dell’anno successivo (che poi puntualmente lasciamo scadere senza metterci più piede!) e affrontare limiti di velocità frustranti persino per me, che ogni volta dò il tormento a mio marito, pilota dal piede un po’ troppo allegro.
100km orari in autostrada solo dove si può correre – in molti tratti molto meno – così che la Svizzera pur piccola che sia non ti passa più…
La buona notizia è che il pedaggio del traforo del San Gottardo è incluso nel bollino e non comporta ulteriori salassi.
Come base della nostra “toccata e fuga” scegliamo SCHILTACH, un incantevole paesino adagiato lungo le sponde del fiume KINZIG, con le sue belle case a graticcio strette l’una all’altra e raccolte intorno a una deliziosa piazzetta in forte pendenza, con al centro un’antica fontana ornata da motivi floreali.
Qua e là qualche bottega e gasthof dalle tipiche insegne luccicanti, fra cui la “ZUR ALTEN BRÜCKE“, facilmente riconoscibile per la bella terrazza affacciata sul fiume, dove d’estate immagino scorrere birra a gogò.
È lì che veniamo calorosamente accolti da Michael, il simpaticissimo proprietario, che ci dà il benvenuto con un vigoroso abbraccio, quasi fossimo amici di vecchia data!
La nostra stanza è molto semplice – pulita, comoda e funzionale – con due grandi finestre meravigliosamente affacciate sul fiume. Anche il ristorante dell’albergo è niente male, decisamente sopra i normali standard della cucina tedesca, capace di mettere in crisi tanto i salutisti quanto i palati raffinati!
Oltre a gironzolare fra i suoi storici vicoletti – fra case pittoresche, un tempo abitate da mercanti, conciatori e fabbricanti di zattere – ci sono altre attività piacevoli con cui occupare il tempo a SCHILTACH…
Per esempio imboccare la strada in salita, sulla destra del municipio affrescato, per arrivare fino al punto più alto della collina sovrastante il villaggio. Il posto giusto per prendere una bella boccata d’ossigeno e godere di scorci suggestivi sui tetti di SCHILTACH, prima di ridiscendere attraverso il bosco in un altro punto del villaggio, nei pressi del fiume.
Merita una visita il piccolo MUSEO DEL MULINO DELLA SEGHERIA (traduzione approssimativa di SCHÜTTESAGEMUSEUM) ubicato in un vecchio edificio in legno che sorge direttamente sul fiume. Un tempo, tutta la zona pullulava di segherie dotate di mulini ad acqua e questo piccolo museo offre un’interessante testimonianza delle attività che per secoli hanno caratterizzato la regione.
Da non perdere, una sosta golosa al CAFÉ KONDITOREI BALBECK, che offre ogni giorno un’invitante selezione di torte – tutte rigorosamente ipercaloriche – fra cui l’immancabile SCHWARTZWALDER KIRSCHTORTE un tripudio di cioccolato, panna, pan di Spagna e ciliegie.
A pochi chilometri da SCHILTACH – anch’essa adagiata nella KINZIGTAL, la bella valle a forma di ferro di cavallo, formata dal fiume KINZIG – si trova la cittadina di WOLFACH, assolutamente perfetta per una passeggiata rilassante lungo il fiume, con le case magicamente riflesse nelle sue acque placide.
Naturalmente, le tipiche case a graticcio non mancano neppure qui e, per chi avesse più tempo a disposizione, a WOLFACH si trova pure l’ultima fabbrica tradizionale del vetro ancora attiva nella Foresta Nera, la DOROTHEENHÜTTE, dove ancora oggi si può assistere alle classiche tecniche di soffiatura a bocca e molatura a mano.
Lo spettacolo più bello, ce lo conquistiamo però quasi per caso, imboccando una strada secondaria che si inerpica fino ad un bellissimo punto panoramico… Beh, le parole non servono, a parlare bastano le immagini!
A GUTACH non si può invece mancare una visita al famoso “MUSEO ALL’APERTO“ (dal nome tedesco impronunciabile), mirabilmente allestito su una vasta area prativa tutt’intorno all’antica cascina VOGTSBAUERNHOF eretta proprio in quel punto nel 1612.
A partire dalla metà degli anni ’60, magnifiche fattorie tradizionali – spesso in stato di abbandono – vennero smontate e prelevate da zone diverse della Foresta Nera, e poi minuziosamente ricostruite qui, con tanto di tetti di paglia e arredi interni originali, a testimonianza della vita contadina condotta per secoli da queste parti.
Divertente e istruttivo – per grandi e bambini – visitare gli enormi granai usati come rimesse di carri e slitte gigantesche; curiosare nelle cucine dove carne e pesce venivano affumicati quali provviste per l’inverno – o ancora – assistere a dimostrazioni, come quella della produzione del burro o della tosatura delle pecore.
La sorpresa più grande ce la riserva però la città di BADEN-BADEN, prestigiosa stazione termale dotata di boutiques eleganti ed hotel lussuosi, nonché di esclusivi CASINÒ dove mescolarsi jet-set e tentare la propria fortuna! Non esattamente la meta più ambita da una selvatica come me, irrimediabilmente pazza di luoghi decisamente più ruvidi e un tantino più selvaggi…
Eppure, già la strada per arrivarci è uno spettacolo: da SCHILTACH ci dirigiamo a nord, verso FREUDENSTADT e, da lì, imbocchiamo la magnifica STRADA DELLE ALTURE (B500, in tedesco SWARTZWALD HOCHSTRASSE), 60 km di curve che fanno la gioia dei motociclisti e che salgono in quota regalando l’emozione di scorci straordinari sull’immensa distesa di conifere sottostante, lungo un raggio di svariati chilometri. Purtroppo per noi quel giorno il cielo ha deciso di calare un sipario di nuvole sul panorama…ma un’idea ce la siamo fatta comunque e non ci facciamo mancare nemmeno una breve sosta al MUMMELSEE, un bel laghetto – molto turistico – piazzato a 1036 metri d’altezza e circondato, oltre che da fitti boschi, da negozi di souvenirs farciti dei tipici orologi a cucù.
Persino sotto un cielo grigio che minaccia (e poi spara) pioggia, BADEN BADEN ci conquista nel giro di pochi minuti! Una vera CITTA’- GIARDINO, come mai mi era capitato di vedere, dove il verde domina la scena urbana al punto di trasformarla in un lussureggiante quadretto agreste…
A riempire gli occhi non sono tanto le sontuose architetture in stile Jugendstil, ma piuttosto il verde dei giardini immensi e curatissimi, dei maestosi viali alberati, delle aiuole ordinate tempestate di fiori di mille colori, del lungofiume ombroso con i suoi ponticelli ricoperti di glicini profumati e quello brillantissimo dei prati, stesi come grandi tappeti di velluto ai lati del fiume…
Verdissimo e infinitamente rilassante anche il MICHAELSBERG, una collina boscosa che si innalza alle spalle della TRINKHALLE, il suggestivo colonnato corinzio dove si trovano varie fontanelle di mescita delle acque termali.
Non fosse per gli scorci dall’alto che si aprono qua e là davanti agli occhi, ci si potrebbe persino dimenticare di essere in città! Un posto perfetto dove oziare qualche ora, magari portandosi appresso il libro preferito…
A chiudere la nostra fugace avventura in terra tedesca, con profusione di effetti speciali , ci pensano i dolci paesaggi ondulati, ricoperti di frutteti e vigneti, che circondano GENGENBACH…
Ci troviamo ai margini occidentali della FORESTA NERA – a pochi chilometri dal confine francese – al cospetto di una cittadina talmente pittoresca, da essere stata scelta da TIM BURTON per incarnare la città del ghiotto Augustus Gloop, personaggio del film “Charlie e la fabbrica del cioccolato” (2005 – protagonista Johnny Depp).
Eh sì, è sufficiente varcare una delle due porte cittadine, alzare gli occhi intorno, passando in rassegna le case a graticcio – una più bella dell’altra – e fare quattro passi fra le strette viuzze della ALTSTADT per capire facilmente il perché…
Capita a volte che le fiabe parlino anche il tedesco…
12 Comments
Beatrice
4 Aprile 2016 at 16:39Non smetterò mai di ripetere che le tue foto sono sempre fantastiche! Non so, riesci a catturare in modo impeccabile la luce, spettacolo!!! Mi attira molto la zona della Foresta Nera, prima o poi ci voglio andare!
ilaria
4 Aprile 2016 at 18:05E io non smetterò mai di ringraziarti, Beatrice, per il tuo apprezzamento! I tuoi commenti sono sempre graditissimi, thanks a lot!!!
La Foresta Nera è una zona che mi ha regalato sensazioni piacevolissime…certo, non è la Scozia, ma merita sicuramente un viaggetto… I paesaggi sono davvero incantevoli e l’atmosfera piacevolmente rilassata! Te la consiglio vivamente…
Mira
4 Aprile 2016 at 18:06Ecco un posto che non ho mai visto e dove mi piacerebbe andare! Bellissimo articolo e sempre fantastiche foto 🙂
ilaria
4 Aprile 2016 at 19:23È una bellissima zona, Mira! E neanche troppo lontana… Grazie mille per il passaggio e per i complimenti così generosi che mi fai…sempre molto graditi!!!
Stefania
5 Aprile 2016 at 9:50Devo dire che anche la Germania e soprattutto questa zona della Foresta Nera è davvero bella. Paesaggi fiabeschi. Tutto molto ordinato. Anche il verde, i fiori stessi sono perfetti. Fin troppo.
Mi attira molto… Complimenti per cio’ che hai scritto, fa venir voglia di partire… e che foto…meravigliose!!!
Continua così. con affetto Stefy
p.s. Giustamente come dici su Facebook non si vive di sola Scozia…..(magari…) una cosa è certa pero’…la Scozia sa rapirti in modo diverso..assolutamente unico anche se talvolta non ha la stessa perfezione di paesaggio che ho visto da queste foto, ma il suo fascino selvaggio ti va dritto al cuore!!!!!
ilaria
5 Aprile 2016 at 11:35Stefy carissima, intanto grazie per essere una mia assidua lettrice e per aver apprezzato questo articolo che porta fuori dalle mie consuete rotte.
Quel poco che ho visto finora della Germania mi ha sempre regalato momenti piacevoli… architetture fiabesche, spazi verdi curati, città efficienti, strade perfette!
E della serie “non tutti i mali vengono per nuocere”, il non avere avuto sempre la possibilità di “correre” in Scozia, mi ha permesso di visitare luoghi che comunque mi sono molto piaciuti e che hanno arricchito il mio bagaglio di esperienze.
Certo, in Germania, il mio cuore non vacilla… In Germania (o in altri paesi) guardo e apprezzo ogni cosa mantenendo le giuste distanze; in Scozia no….in Scozia non so essere razionale, perché la bellezza spigolosa di quella terra irrompe dentro di me come un dolore sottile, che poi si espande e diventa gioia…e mi riempie l’anima…e mi gonfia il cuore!!!!
La Scozia è la Scozia. E poi esiste il resto del mondo.
ANTONELLA
5 Aprile 2016 at 12:09Dopo un tripudio di immagini meravigliose che , accompagnate dal tuo piacevolissimo racconto, rendono benissimo le emozioni vissute ,la domanda sorge spontanea: ma quel “pilota dal piede brillante” asceta di natura , è riuscito ad addentare almeno una fetta di quella grandiosa torta dal nome impronunciabile ? Sai,col sacrificio che fa guidando così piano , una ricompensa ci vuole…!!!!!!!!
ilaria
5 Aprile 2016 at 12:47E’ riuscito, è riuscito…avevi forse dubbi??????? Ha dovuto vincere il suo grande spirito ascetico, ma alla fine ce l’ha fatta!
PS non posso scrivere in questa sede il commento del diretto interessato…ma lo puoi facilmente immaginare!!!
Luisa
14 Novembre 2016 at 12:39Complimenti…foto meravigliose,posto fantastico.
Il gattone rosso è super!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao dalla Liguria
ilaria
14 Novembre 2016 at 14:34Grazie mille come sempre, Luisa! Il gattone me lo sarei portato a casa tanto era bello! Ma poi ho pensato che il suo posto era lì!!! Un caro saluto e un abbraccio dalla “Bassa”…
Alessandra Mucchiut
4 Aprile 2017 at 19:33Cara Ilaria come sempre i tuoi post sono bellissimi impregnati di natura, ovviamente la Scozia è la Scozia e pur non essendo stata non mi stanco mai di vedere le foto sul tuo blog, xrò come dici tu anche qua vicino c’è tanta natura. Un posto stupendo che mi piace suggerirti è in Austria nel Salzkammergut e il paese è Hallstat con una cascata incredibile praticamente dentro il paese…….con boschi e laghi … cosi me l’ hai fatto venire in mente……tanti complimenti e continua così…..
Ciao da. Alessandra
ilaria
5 Aprile 2017 at 10:54Grazie mille carissima! Anche per la tua dritta… il villaggio che mi hai segnalato lo avevo già adocchiato sul web, dalle foto sembra proprio un luogo da fiaba! Adesso che me lo hai confermato, cercherò di andarci non appena possibile. Non è la Scozia, ma una boccata di natura fa sempre tanto bene allo spirito! Grazie ancora per le belle parole, spero di averti sempre fra i miei lettori.
Un grande abbraccio e a presto!