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VALLE MAIRA – la montagna non addomesticata

Ci sono luoghi splendidi dove fare vacanze bellissime. E poi ci sono luoghi speciali dove vivere esperienze che ti restano dentro e che ti arricchiscono.
A vacanza finita, dei primi ti porti appresso ricordi che sfumano velocemente e che pur piacevolissimi  ti ritrovi ben presto ad archiviare; mentre gli altri continui a sentirteli addosso, come un’eco che non si spegne e che continua a vibrare dentro di te mentre fai le cose di sempre.

La VALLE MAIRA, per me, è uno di questi luoghi.

Il vasto altopiano della Gardetta circondato da maestose montagne

 

Di certo non è la Scozia e su questo non ci piove.
Ma il mio amico Andrea (che da quelle parti beato lui ci bazzica spesso)  aveva ragione quando mi diceva che lo spirito selvaggio di questa valle ancora poco conosciuta avrebbe fatto breccia nel mio cuore. Non in maniera prepotente, ma piano piano, giorno dopo giorno, vivendola intensamente e imparando a conoscerne i “segreti” ogni istante di più.
Una valle totalmente sconosciuta e insolita per noi da sempre abituati a identificare la montagna con i paesaggi idilliaci delle Dolomiti, le inconfondibili cime Patrimonio Unesco che tutto il mondo ci invidia.

La Maira è diversa – molto diversa – ma non per questo meno straordinaria. Non ti accoglie con effetti speciali né con i tipici scorci da cartolina, ma come un piccolo mondo a sé dove il tempo viaggia più lento e tutto ha un sentore antico. Dove capisci subito di trovarti in luoghi che non amano agghindarsi per i turisti… al contrario si offrono al visitatore così come sono da sempre. Natura selvaggia e borghi silenziosi riportati in vita da recenti ristrutturazioni sempre attente a non tradirne l’anima.

Ed è proprio quel suo volto genuino, la sua atmosfera quieta e il suo effetto rigenerante persino nel pieno di un agosto dal clima pesantissimo (in tutti i sensi) ad averci colpito fin dal primo istante lasciandoci impressioni forti che continuano a farsi sentire anche ora che l’abbiamo lasciata ormai da un po’.

Di ritorno dal Chersogno, il “nostro tremila” in Valle Maira

 

Se mai decideste di visitarla (e vi assicuro che ne vale davvero la pena) non aspettatevi uno di quei posti che lasciano senza fiato al primo sguardo. La Maira è una valle che non dà confidenza da subito; inizia stretta stretta e sinuosa per aprirsi soltanto nella parte più alta; si ramifica ai due lati in piccole valli boscose e in aspri valloni dirupati dove armandosi di tempo e pazienza si possono scovare le sue perle più preziose. Lungo le sue strade impervie e talvolta (più o meno) dissestate, fra i vicoli stretti delle sue borgatine silenziose disseminate in remote vallette laterali, percepisci l’orgoglio dei luoghi rimasti fedeli a se stessi, luoghi defilati e “fatti di niente” che mai si sono piegati al turismo di massa.
Luoghi dove immagino la vita in passato non sia stata affatto facile e dove credo per molti aspetti continui a non esserlo tuttora.
Luoghi in gran parte abbandonati dalle nuove generazioni negli anni in cui le pianure e le grandi città garantivano opportunità per tutti e riscoperti solo in tempi recenti da chi a un certo punto ha sentito l’esigenza di una vita diversa lontano dallo stress cittadino. Quante le “case di famiglia” recuperate da figli e nipoti nati altrove e attratti qui dal desiderio di tornare alle proprie origini! Di sentirsi finalmente a casa.

La bellissima chiesetta medievale di San Peyre nel comune di Stroppo

 

Sopra: lungo i vicoli del delizioso borgo di MORINESIO – Sotto: il suggestivo SANTUARIO di SANTA MARIA di Morinesio che sorge nei pressi dell’omonimo villaggio

 

MA DOVE SI TROVA LA VALLE MAIRA?
Per chi non lo sapesse, siamo in Piemonte in provincia di CUNEO e, più precisamente, nella piccola OCCITANIA d’Italia, la sezione più orientale di quel vasto territorio linguistico e culturale che si colloca in gran parte nel sud della Francia spingendosi fino alla piccola valle d’Aran in Catalunya (Spagna). A caratterizzare tutta quest’area che copre la parte più occidentale delle Alpi, è la diffusione della lingua occitana, idioma derivato dal latino (lingua romanza) e caratterizzato dalla parola “OC” per significare “sì”. In Piemonte sono almeno tredici le valli a farne parte (divise fra provincia di Torino e di Cuneo) e fra queste la VALLE MAIRA. Vi si aggiunge una piccola parte della provincia di Imperia in Liguria e per effetto di un antico flusso migratorio anche il comune di Guardia Piemontese in Calabria.
In Valle Maria vi capiterà senz’altro prima o poi di incappare nella CROCE OCCITANA, una croce gialla su sfondo rosso che origina dal Ducato di Tolosa e che è simbolo per eccellenza dell’appartenenza al territorio occitano, presente in tutte le manifestazioni storiche, folkloristiche e culturali.

La croce di Tolosa è accompagnata da una stella a sette punte, che rappresenta le regioni storiche dell’Occitania

 

A questo punto lo avrete già intuito, ma a scanso di equivoci, ci tengo comunque  a sottolinearlo: la VALLE MAIRA non è una meta per tutti; di certo non per coloro che non possono rinunciare a quel pizzico di mondanità, ai locali alla moda, a una vasta scelta di hotel lussuosi dotati di SPA all’avanguardia, ai negozi dove fare shopping nelle giornate dal meteo incerto, ai caffè eleganti, ai ristoranti stellati e agli impianti di risalita che dimezzano (o annullano) la fatica dei gitanti. Niente di tutto questo. Aspettatevi al contrario un’atmosfera d’altri tempi e servizi ridotti all’osso all’interno di un territorio in gran parte rimasto intatto, tutto da scoprire e conquistare a suon di gambe. Insomma… “una valle per estimatori”: alpinisti, camminatori, bikers, amanti delle sfide o semplicemente della più totale tranquillità e, in ogni caso, persone alla ricerca di un ambiente dal fascino “ruvido” e dal carattere poco o per niente addomesticato.

Niente di più stimolante per un’amante delle “mete alternative” e dell’avventura come me! La scelta giusta per sfuggire alla ressa del ferragosto che purtroppo invade le blasonate (e fin troppo servite di tutto e di più) valli dolomitiche.

Se anche voi vi riconoscete in una o più delle sopra citate categorie, allora non perdete tempo, in VAL MAIRA c’è un paradiso che vi aspetta! E sono tanti gli stranieri – soprattutto tedeschi e olandesi – a subirne il fascino e ad accorrervi per vacanze avventurose “a tutta natura”.

Una splendida veduta di ROCCA LA MEJA, vera icona della Valle Maira

Sua maestà Rocca la Meja, vera icona della Val Maira

 

COSA FARE E VEDERE IN VAL MAIRA?
Per conoscerla veramente e apprezzarne appieno la bellezza, occorre allontanarsi dalla strada provinciale che la percorre interamente da DRONERO a CHIAPPERA e risalirne i rami laterali lungo strade tortuose e ripidi sentieri fino a perdersi fra minuscole borgate appollaiate su pendii verdeggianti, ampi pascoli in quota e poi brulli altopiani, aspre pietraie e cime scoscese.

I verdi declivi del Colle di Sampeyre che divide la Val Maira dalla Val Varaita

 

Girovagando sulla cima del BRIC CASSIN, con magnifici panorami a 360 gradi!!!

 

Una delle splendide vedute lungo il Sentiero Piergiorgio Frassati

 

Quanto a ESCURSIONI in VAL MAIRA c’è davvero l’imbarazzo della scelta, con un’ampia varietà di punti di partenza. Per questo risulta difficile consigliare una base comoda per esplorare tutta la valle. Qualunque sia la scelta, mettete in conto di dovervi spostare spesso in auto o con i mezzi pubblici qualora presenti. Noi abbiamo optato per due diversi alloggi, uno decisamente più scomodo da raggiungere ma infinitamente suggestivo, di grande qualità ed “esclusivo” (nel senso di molto tranquillo anche perché dotato di sole tre stanze); l’altro declinato nella forma accattivante dell’albergo diffuso e collocato a MARMORA, una delle borgate più gettonate in valle in quanto ben posizionata per alcune popolari camminate.
Rispettivamente:
1. LOU SUBRIC in posizione isolata lungo il versante nord della valle, nei pressi del piccolo borgo di SAN MARTINO SUPERIORE, da raggiungere affrontando 9 km di curve e svariate buche dopo aver lasciato la strada principale. Un prezzo equo per la pace infinita e l’incanto che ci hanno accolto una volta arrivati lassù e per tutto l’amore che Sonia e Il marito (bravissimo cuoco e fotografo) mettono in quello che fanno. Non soltanto un alloggio, ma un piccolo rifugio per l’anima dove la semplicità diventa eccellenza. In ogni caso comodo per visitare alcuni must-see assoluti: la bellissima chiesetta medievale di SAN PEYRE (che si incontra salendo), il Colle di San Giovanni, la Fremo Cuncunà, i Monti Bettone e Betunet, la borgata di Elva con la sua chiesetta splendidamente affrescata e non da ultimo, i meravigliosi panorami che si aprono a 360 gradi dal COLLE DI SAMPEYRE. Del LOU SUBRIC sono tante le impressioni che restano vive nel cuore: il profumo inebriante nell’aria, il silenzio assoluto rotto solo dall’eco dei campanacci delle mucche al pascolo, il sorriso dolce di Sonia e la sua ospitalità premurosa e discreta , la nostra stanza profumata di buono e la grande terrazza panoramica tutta per noi, la luminosa veranda dove assaporare piatti prelibati preparati ogni giorno con cura utilizzando materie prime a km zero. Una chicca assoluta dove tornerei all’istante!

La borgata di SAN MARTINO SUPERIORE

 

Il LOU SUBRIC e la sua fantastica sala da pranzo/colazione

 

1. LA MARMU – locanda storica sita nel comune di MARMORA, una bella borgatina occupata quasi per intero da due caratteristici alloggi nella forma “dell’albergo diffuso”: la più raffinata “Locanda Ceaglio” e la più ruspante “LA MARMU” che, a causa di alcuni eventi imprevisti, ci siamo ritrovati a prenotare all’ultimo minuto, dovendoci anche adattare a un cambio stanza a “metà corsa”, passando da un camerone con sei letti a castello (a noi interamente riservato), a un delizioso nido per due, tutto legno e finiture in stile montanaro. La Marmu si trova in posizione assolutamente strategica per tutte le escursioni che partono dal COLLE DEL PREIT o dintorni (ad es. Lago Nero, Altopiano della Gardetta) e anche per intraprendere l’adrenalinica salita in auto fino al COLLE di ESISCHIE e poi sbizzarrirsi da lì in camminate (o pedalate) d’alta quota. Anche CHIAPPERA, il delizioso borgo nel fondo valle, non risulta eccessivamente distante. Insomma… una buona base, a patto di apprezzarne la gestione un po’ “naïf”(Barbara è una cuoca davvero in gamba, sempre molto gentile e carina; Mario… beh, un personaggio che preso per il verso giusto aggiunge alla pace della montagna una buona dose di goliardia 😅)

La storica locanda LA MARMU nella borgata marmora

 

La deliziosa piazzetta della LOCANDA CEAGLIO sempre a Marmora

 

Gli otto giorni pieni che abbiamo speso in Val Maira non sono certo bastati a farci fare e vedere tutto quello che avremmo voluto. Mica lo si può fare in un attimo di conoscere a fondo un territorio tanto ricco di bellezze naturali, di piccoli gioielli storici e architettonici e itinerari tematici di vario livello! Operare una scelta è stata la prima grande sfida e la vera difficoltà di una vacanza perfetta sotto tutti i punti di vista. La voglia impellente di scoprire ogni giorno posti del tutto nuovi (peraltro meravigliosi) e di mettere alla prova la nostra resistenza fisica ha provveduto a fornirci il carburante migliore: L’ENTUSIASMO!

I meravigliosi colori della Valle Maira

 

A testimonianza delle tante meraviglie viste e dei fantastici momenti trascorsi in VALLE MAIRA per il momento dovrete accontentarvi di queste mie righe e foto “introduttive” che spero possano accendere in voi la curiosità e la voglia di conoscere meglio questa valle. Prometto comunque  di mettermi presto all’opera per parlarvi in maniera più dettagliata delle nostre scoperte e delle “imprese” più belle compiute in loco. Con la voglia impellente di tornare che si fa già sentire e il fermo intento di riuscire a fare ancora meglio e di più.

A PRESTO VALLE MAIRA, conoscerti è stato bellissimo!

Un suggestivo scorcio dal COLLE SAN GIOVANNI

 

La maestosa mole del Monviso vista dal Colle di Sampeyre

 

Il sole inonda di luce un tratto in ripida salita lungo l’anello intitolato a Piergiorgio Frassati

 

Io sulla famosa Fremo Cuncunà, che in lingua occitana significa “donna accovacciata”. Nome bizzarro eh, chissà da dove salta fuori!!!

 

PS Un ringraziamento speciale va al caro amico Andrea Tibaldi, grande appassionato di montagna che appena può abbandona le dolci colline di Langa per raggiungere i monti e lanciarsi alla conquista di una delle numerose cime che svettano maestose nelle impervie valli cuneesi… senza il suo prezioso aiuto e la sua compagnia la nostra vacanza in Maira non sarebbe stata la stessa!

Il Lago Camoscere in tutto lo splendore della sua versione estiva

 

Per chi come me continuasse ad amare pazzamente il cartaceo e adorasse pianificare i vari itinerari prima di partire consultando una CARTINA dettagliata, quella consigliata è:

ALTA VALLE MAIRA – da acquistare direttamente sul sito FRATERNALI EDITORE

Questi invece i siti utili per l’organizzazione di un soggiorno in valle, oltre che per una scelta oculata e per la perfetta riuscita delle più belle escursioni da fare in Maira:

1. VISIT VALLE MAIRA è il sito turistico ufficiale della valle dove troverete tantissime informazioni sulle varie località, sulla lingua e la cultura, su strutture ricettive/punti di ristoro e tanto altro ancora
2. CUNEO TREKKING un sito molto completo dove trovare descrizioni dettagliate di tutte le principali escursioni da fare nelle valli cuneesi (divise per tipologia, valli, difficoltà, itinerari tematici). Pagando una quota d’abbonamento annuale è inoltre possibile scaricare utilissime mappe GPS per ogni camminata
3. ALPICUNEESI altro sito molto ricco di informazioni utili e ben fatto dedicato al trekking e alle attività all’aperto

Non vi resta che dare un’occhiata e cominciare a sognare!

 

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14 Comments

  • Reply
    walter de lorenzi
    14 Settembre 2021 at 15:27

    meravigliosa! Grazie mille

    • Reply
      ilaria
      14 Settembre 2021 at 21:48

      Grazie a te Walter per avere letto e apprezzato! E grazie anche per il graditissimo commento ☺️

  • Reply
    antonella gorini
    14 Settembre 2021 at 20:16

    Ciao Ilaria,
    che meraviglia questa valle Maira, il tuo racconto fa venir voglia di andarci senza esitazione e le foto rendono perfettamente la bellezza selvaggia di questo paradiso. Che belli i B&B, il primo è strepitoso!
    Grazie per avercela fatta scoprire…
    Un abbraccio.

    • Reply
      ilaria
      14 Settembre 2021 at 21:56

      Ciaooo Antonella, alla Val Maira sono davvero molto grata perché le devo la voglia di tornare a scrivere, per questo la amo ancora di più! Conoscerla e viverla per più di una settimana intera è stata un’esperienza bellissima che ci ha regalato tanta pace, entusiasmo e voglia di fare… un piccolo grande miracolo di questi tempi! Grazie mille per avermi lasciato un commento… da troppo tempo mi mancavano! Grazie davvero

  • Reply
    CONSORZIO TURISTICO VALLE MAIRA
    23 Settembre 2021 at 7:01

    Gentile Ilaria,
    grazie per aver visitato la Valle Maira e aver dato voce a questo piccolo grande gioiello delle vallate alpine cuneesi. Il suo racconto è davvero molto evocativo e ci fa piacere leggere parole entusiaste e appassionate. Le fotografie, inoltre, non fanno che abbellire il tutto: ha davvero un ottimo occhio fotografico.
    Frema Cuncunà si chiama così perché si dice che dal Vallone di Elva, anche detto “orrido”, ricordi proprio la figura di una donna accovacciata: eccole svelato l’arcano!
    Le auguriamo di tornare presto a godere delle montagne della Valle Maira e di continuare a stupirsi della bellezza della natura circostante, qui o altrove.
    Buona giornata!

    Consorzio Turistico Valle Maira – Ufficio turistico di Dronero

    • Reply
      ilaria
      23 Settembre 2021 at 14:33

      La vostra bellissima valle è stata una scoperta davvero emozionante per noi che siamo sempre alla ricerca di luoghi autentici e tranquilli dove ricaricarci e che amiamo immergerci nella natura nella sua forma più integra e selvaggia. È stato bello e importante conoscere questa “montagna inconsueta” che ci ha colpito profondamente per il suo carattere schietto e per il fantastico senso di pace oltre che per la straordinaria bellezza dei suoi ambienti così ben preservati. Grazie mille per i complimenti, davvero molto ma molto graditi! E la prossima volta cercheremo di approfondire la conoscenza e di estenderla anche ad altre parti che in questa occasione non siamo riusciti a visitare

    • Reply
      Aldo Pellegrino
      24 Settembre 2021 at 5:42

      In realtà è la “fremo coucounà” perché in occitano per il fonema italiano “u” si utilizza il grafema “ou” e comunque non c’è la prima “n”

      • Reply
        ilaria
        24 Settembre 2021 at 9:59

        Grazie per la precisazione, quella da me trovata e riportata è probabilmente la versione italianizzata. In effetti ho notato che il grafema “ou” è spesso presente nella lingua occitana (che peraltro non conosco) ad es. nell’articolo “lou” che presumo significhi “il”

  • Reply
    Sonia
    23 Settembre 2021 at 12:13

    Grazie di cuore cara Ilaria, leggendo il tuo articolo ci siamo commossi, è stato per noi speciale ed emozionante conoscervi e potervi accogliere…ascoltare i racconti sulla Scozia e poter sentire il vostro entusiasmo nel conoscere la nostra Valle Maira!
    Grazie davvero!
    Un abbraccio grandissimo

    • Reply
      ilaria
      23 Settembre 2021 at 18:56

      Ciaoooo Sonia, che bellissimo regalo ricevere questo tuo commento… grazie! Altrettanto emozionante è stato essere vostri ospiti e condividere con voi tutta la bellezza che c’è dentro e fuori il vostro meraviglioso Lou Subric. Spero ci sarà presto l’occasione di essere di nuovo lì con voi, nel frattempo resto a disposizione per qualsiasi dritta possa servirvi per l’organizzazione del vostro primo viaggio in Scozia, che vi auguro di poter fare quanto prima!
      Un grandissimo abbraccio anche da parte mia e speriamo di rivederci presto!

  • Reply
    Augusta
    23 Settembre 2021 at 15:37

    Ciao Ilaria, bellissimo il tuo racconto in cui ho ritrovato lo spirito e l’entusiasmo che hanno guidato me e mio marito Luca quando, dopo anni di frequentazione della Val Maira come turisti, abbiamo deciso di trasferirci qui. L’alta Valle Maira è meravigliosa e selvaggia, come l’hai descritta tu, ma è altrettanto bella la bassa Valle Maira, forse meno epica, ma altrettanto suggestiva, ricca di storia e di bellezze naturali. Una fra tutte la Riserva Naturale dei Ciciu, a Villar San Costanzo, il paese che abbiamo eletto come nostra nuova casa, e primo paese della Valle Maira. Se vorrai tornare, saremo felici di ospitarti e di farti conoscere altri scorci e altre bellezze di questa terra, così tanto amata dai turisti stranieri e così poco conosciuta dai turisti di casa. Arrivederci in Valle Maira!

    • Reply
      ilaria
      23 Settembre 2021 at 22:36

      Ciaooo Augusta, fantastici tu e tuo marito, ammiro tantissimo chi nella vita ha la forza di perseguire e realizzare i propri sogni, avete scelto davvero un bellissimo posto dove vivere! La Maira è una valle capace di smuovere emozioni forti e anche noi come voi ci siamo detti tante volte “quanto ci piacerebbe vivere qui!”. Qualche difficoltà pratica in più sarebbe certamente compensata da una diversa e migliore qualità della vita! In questa nostra prima vacanza da quelle parti abbiamo voluto dedicarci all’alta valle, ma siamo sicuri che anche la bassa Valle abbia molto da offrire e anzi, grazie mille per l’invito, confidiamo di avere presto modo di ritornare in zona e di esplorare tutti quei luoghi che per mancanza di tempo abbiamo dovuto tralasciare! Grazie ancora e speriamo di incontrarci presto in Valle Maira!

  • Reply
    Gesine
    23 Settembre 2021 at 15:54

    Anch’io questa estate sono stata per la prima volta nella Valle Maira e condivido ogni parola! Non avrei saputo esprimere meglio quello che questa valle può rappresentare per un amante della montagna e della natura “selvaggia”, nel senso che non è resa tutta “precisa” e a esclusivo servizio dell’uomo come accade nei Dolomiti. Grazie di questo articolo e delle foto che mi hanno fatto tornare in quei luoghi meravigliosi!

    • Reply
      ilaria
      23 Settembre 2021 at 21:13

      Grazie a te Gesine per queste parole così gentili, sono davvero molto felice di aver dato voce alle tue emozioni e di averti rievocato bellissimi ricordi con le mie foto. La Valle Maira è stata una scoperta meravigliosa e adesso che abbiamo imparato la strada dovremo tornarci per forza!!!

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