Gran Bretagna Scozia

Isola di ARRAN – la “Scozia in miniatura”

Prima o poi ci dovevo arrivare… nella mia collezione ben assortita di isole, isolette, faraglioni e scogli scozzesi, la bella ARRAN non poteva certo mancare!
Così, dopo tanti viaggi in lungo e in largo, fino alle propaggini più estreme e ai lembi più remoti della mia amata Scozia, ecco che finalmente mi sono decisa… perché non visitare ARRAN, il gioiellino del FIRTH OF CLYDE? È o non è l’isola più facile da raggiungere, una volta atterrati a GLASGOW? Da non confondere, mi raccomando, con le ARAN irlandesi, che sono tre e che di erre ne hanno una sola!

Dotata dell’intera gamma dei meravigliosi scenari scozzesi e facilmente raggiungibile da ARDROSSAN, cittadina portuale a meno di 40 minuti d’auto dall’aeroporto di Glasgow, non si capisce perché i turisti stranieri non se la filino proprio! E dire che quel suo territorio compatto, così sfacciatamente a portata di mano, offre di tutto e di più: la maestosa e selvaggia bellezza del nord, paragonabile a quella delle Highlands; l’incanto di certi minuscoli villaggetti da fiaba; il fascino d’altri tempi di località pervase d’elegante atmosfera vittoriana; il mistero di antichi cerchi di pietre dispersi nella brughiera; le grandi spiagge sabbiose e le dolci colline del sud; un castello del XVI secolo e un altro ancora più antico, oggi in seducente rovina; una distilleria dai tipici tetti a pagoda; sette campi da golf e una miriade di cervi a zonzo!!!
Dimenticato niente?
Ah ecco… una strada litoranea che corre ad anello intorno all’isola, per un centinaio di chilometri circa, solleticando i sogni di ogni ciclista… e ne incontrerete infatti parecchi, intenti a trasformarli in realtà, pedalando in scioltezza da un villaggio all’altro, fino a completare il giro!

Panorami lungo la costa ovest

 

Eh sì, per la bella ARRAN il titolo di “SCOZIA IN MINIATURA” ci sta davvero tutto!!!
Certo, lì non avrete mai – come capita invece su certe isole remote e semi disabitate – la sensazione di trovarvi su un pianeta alieno, o che il mondo si sia improvvisamente eclissato oltre l’orizzonte; in compenso, ad ARRAN, vi sentirete calati in un vero e proprio “concentrato di Scozia”, dove tutti gli scenari possibili si succedono rapidamente su una superficie poco estesa, offrendo panorami variegati e infinite possibilità di svago ad ogni tipo di viaggiatore!
Cosa mai volere di più per un facile assaggio d’atmosfera isolana?

IL NOSTRO ARRIVO AD ARRAN
Lo confesso, la mia prima impressione di ARRAN è abbastanza tiepida: dopo circa un’ora di navigazione, ad accoglierci sotto un cielo plumbeo è il porto di BRODICK, un paesotto sparpagliato e disarmonico, fatto di case vittoriane mescolate a edifici commerciali più grandi e moderni, disposti alla rinfusa lungo la baia. Lì per lì, l’atmosfera mi sembra quella vagamente stantia dei classici luoghi di villeggiatura per britannici attempati… mi guardo intorno continuando a pensare che no, BRODICK non è proprio niente di che, anche se la sua posizione è davvero strepitosa, in un’ampia insenatura sabbiosa circondata da montagne boscose… peccato per le nuvole che, al nostro arrivo, offuscano la cima del GOATFELL, la più alta e maestosa di tutte!

Il nostro ferry in avvicinamento a BRODICK

Ma non c’è tempo da perdere…
PRIMA TAPPA: il BRODICK CASTLE, residenza signorile nel tipico stile baronale scozzese, un tempo dimora dei duchi di Hamilton, la cui proprietà venne ceduta nel 1958 al NATIONAL TRUST FOR SCOTLAND da Lady Jean Fforde quale tassa di successione alla morte della madre, la Duchessa di Montrose.
Non aspettatevi un castello enorme, perché di fatto non lo è!!!! Ma vale la pena visitarlo per la sua collocazione, appena fuori BRODICK (in direzione nord) sul fianco della collina proprio ai piedi del GOATFELL, con l’azzurro del FIRTH OF CLYDE inchinato al suo cospetto, sempre pronto a imbizzarrirsi quando il vento lo comanda. Costruito a partire dal 1510 sul sito di un’antica fortezza del V secolo – epoca in cui gli invasori provenienti da Antrim (Irlanda) giunsero qui per espandere il Regno di Dalriada – il castello conobbe vicissitudini parecchio intricate, che culminarono nel 1650 con l’occupazione da parte delle truppe di CROMWELL, il quale si affrettò a far aggiungere una batteria d’artiglieria che garantisse il controllo strategico del FIRTH OF CLYDE.

Il castello di BRODICK e i suoi lussureggianti giardini

 

A causa di importanti lavori di manutenzione e restauro, dal 2017 gli interni del castello sono chiusi al pubblico e la loro riapertura è prevista solo per la primavera del 2019; nel frattempo restano comunque accessibili i giardini e la tenuta, visitabili tutto l’anno previo pagamento di un biglietto d’ingresso (£7,50 adulti; £19,00 biglietto famiglia – IMPORTANTE: i possessori della tessera del FAI entrano gratis, qui come in tutti i siti del NATIONAL TRUST FOR SCOTLAND). Davvero piacevole girovagare fra i colori sgargianti e i dolci profumi delle aiuole fiorite del WALLED GARDEN e poi nel fitto bosco appartenente al castello (WOODLAND PARK) in un corroborante saliscendi lungo il fianco della collina, imbattendosi qua e là in piccole radure, squarci di cielo fra grovigli di rami frondosi, che incorniciano a meraviglia scorci luminosi della baia, mentre il cielo corrucciato sembra dare i primi accenni di schiarita.

Riprendiamo il nostro mezzo dal parcheggio e procediamo verso nord senza un’idea precisa di quel che ci aspetta. A 6 miglia da BRODICK ecco apparire CORRIE, un amore di villaggio che il sole inonda improvvisamente di luce, facendomi sobbalzare sul sedile dell’auto, mentre urlo al driver che si deve fermareeeee! Uno sguardo intorno e già sento il cuore sciogliersi… ahhh quei piccoli cottage allineati lungo la strada, corredati di ridenti giardini affacciati sul mare!!! E quei cancelletti in ferro battuto… quelle pareti spesse, imbiancate a calce o dipinte in tinte pastello… e poi le siepi fiorite, le panchine che sono un inno alla pigrizia, le barche in secca davanti a casa… e quella miriade di sassolini lungo la spiaggia che brillano all’unisono con l’acqua del mare!!! Ecco ritrovata la mia Scozia, quella che mi fa perdere il senso del tempo ed esplodere il cuore di gioia… quella per cui dimentico da dove vengo, dove sono diretta e persino come mi chiamo!!!!! C’è pure un piccolo hotel, che mi ispira proprio tantissimo… ma ad aspettarci c’è un alloggio prenotato a LOCHRANZA, il villaggio più a nord dell’isola. Oltrepassiamo SANNOX, altro villaggino che sonnecchia tranquillo lungo la costa orientale di ARRAN, prima che la strada cominci a salire, deviando decisa verso l’interno per infilarsi fra suggestive valli e imponenti montagne, e ridiscendere poi al mare in quel di LOCHRANZA.

Qualche veduta del delizioso villaggio di CORRIE

 

La SANNOX BAY

 

LOCHRANZA,
ancora prima che un villaggio, è una lunga e rigogliosa spianata verdeggiante incuneata fra i pendii di splendidi rilievi e dolcemente protesa verso il mare; un luogo affascinante e magicamente appartato, che anche i cervi residenti ad ARRAN sembrano apprezzare molto, avendolo scelto come loro specialissimo quartiere generale!
Arrivando da BRODICK, a darci il benvenuto all’ingresso del paese, sono i grandi alambicchi in rame e le ciminiere appuntite della ISLE OF ARRAN DISTILLERY, che dal 1995 produce qui un pregiato SINGLE MALT, utilizzando tre ingredienti soltanto: orzo di prima qualità, acqua purissima gentilmente fornita dal vicino LOCH NA DAVIE e il dolce microclima dell’isola – la sua brezza marina che si mescola come un alito salmastro all’aria di montagna – regalando al whisky di ARRAN quel suo carattere unico e inconfondibile.

Il grande alambicco in rame all’ingresso della ARRAN DISTILLERY

 

Ma ad attrarci fatalmente è il punto in cui LOCHRANZA si consegna al mare, una striscia di blu orlata dal verde brillante dei prati, che separa ARRAN dalla sua dirimpettaia, la penisola di KINTYRE, raggiungibile in 20 minuti soltanto attraverso il KILBRANNAN SOUND, a bordo di uno dei traghetti della CALEDONIAN MACBRYNE, in partenza ogni giorno per Claonaig (nei soli mesi estivi).
Vero fulcro della baia, le rovine del LOCHRANZA CASTLE, un guscio vuoto dall’aspetto austero, che si erge solitario su un piccolo promontorio, fra scenari altamente suggestivi e infinitamente rilassanti: verdi colline chiazzate d’erica, grandi cespugli di ginestrone selvatico, barchette ormeggiate che ondeggiano appena a pelo dell’acqua e linde casette disposte ai piedi della montagna che – quando il vento la smette di soffiare – si riflettono a specchio nel mare! Considerato per lungo tempo una tipica casa-torre del ‘500, solo negli anni ’50 se ne scoprì l’origine più antica: secondo un’analisi approfondita, si tratterebbe infatti di una residenza signorile eretta fra la fine del ‘200 e gli inizi del ‘300, per volere di DOUGALL MACSWEEN, il signore di KNAPDALE (lo stesso che commissionò lo SKIPNESS CASTLE, lungo la costa del KINTYRE). Da alcuni documenti, pare che nel 1306 anche ROBERT DE BRUCE fece tappa qui, di ritorno dall’Irlanda per rivendicare il trono scozzese.

Scorci della baia di LOCHRANZA

 

È il BUTT LODGE, un ex-casino di caccia trasformato in accogliente guest house, a farci da casa per le 3 notti successive… si trova lì, a qualche centinaio di metri dal castello, a ridosso del LOCHRANZA GOLF CLUB, un’impeccabile distesa erbosa dove – spettacoloooo – gruppi di cervi in libertà si aggirano ad ogni ora del giorno e della notte! Per raggiungerlo imbocchiamo una piccola traversa soggetta a veri e propri ingorghi stradali…

…ma il peggio deve ancora venire! Svoltando verso il lodge, ci ritroviamo su un lungo sterrato pieno di buche, stretto ai due lati da siepi minacciose, sempre pronte a sferrare gli artigli sul nostro mezzo indifeso! Ma in fondo cosa sono cinque minuti di paura per guadagnarsi un angolo di paradiso??? A ritemprarci dalle fatiche del viaggio, una tazza di the’ e una fetta di torta multistrato gentilmente offerti, come ogni pomeriggio, nella “dining room” e consumati al tiepido sole che inonda il giardino… ahhhh, dolce la vita in Scozia!!!!!!

 

Relax in giardino al nostro arrivo al BUTT LODGE

 

MACHRIE MOOR e la STRING ROAD
È al fascino spoglio della brughiera e ai suoi intriganti cerchi di pietre che decidiamo di dedicare la nostra seconda giornata ad ARRAN. A darci il buongiorno è un cielo così cupo e denso d’umidità che sentiamo le nuvole premerci addosso e pesarci sulla testa come bolle di vapore… quale meteo più adatto per calarci nell’aura di mistero che circonda MACHRIE MOOR, sito neolitico fra i più enigmatici e interessanti di Scozia??? Ce la prendiamo comoda, dirigendoci tranquillamente verso CATACOL, dove a salutarci sono i “DODICI APOSTOLI”, una pittoresca fila di cottage bianchi direttamente affacciati sul KILBRANNAN SOUND. Detti anche “THE HUNGRY ROW” (“la fila affamata”), sotto quel loro aspetto leggiadro si cela in realtà un triste passato, perché è qui che a metà ‘800 furono ricollocate 12 famiglie cacciate dalle proprie case e private dei propri averi da proprietari terrieri senza scrupoli. Segue PIRNMILL, altro paesetto “minimal”, dotato giusto dei servizi essenziali; poi, scendendo ancora lungo la A841 (in direzione BLACKWATERFOOT) raggiungiamo il punto di partenza del MACHRIE MOOR WALK, una godibilissima passeggiata attraverso un grande spazio mistico semi pianeggiante, tempestato di reperti archeologici e magicamente racchiuso fra mare e montagne. Il tempo di percorrenza è di 40 minuti circa per l’andata e altrettanti per il ritorno, da compiersi a ritroso, lungo un percorso attraverso la brughiera (lungo più o meno 1,5 km) chiaramente tracciato e facile da seguire. Almeno sei i cerchi che si incontrano lungo il cammino, formati ora da tozzi massi di granito, ora da slanciati pilastri d’arenaria rossa puntati verso il cielo, disposti in cerchio unico oppure doppio, o a formare tumuli e camere sepolcrali (BURIAL CAIRNS) o, ancora, monoliti solitari come giganti silenziosi; tutti datati fra il 1500 e il 3500 avanti Cristo e spesso preceduti da cerchi lignei ancora più antichi, posti sotto il terreno nelle stesse identiche posizioni.

Gli scenari suggestivi di MACHRIE MOOR

 

Torniamo verso BRODICK imboccando la STRING ROAD, un nastro d’asfalto che corre in direzione est/ovest tagliando l’isola nel mezzo e mostrandoci scorci inediti di una bellezza grandiosa e selvaggia… l’emozione della BRODICK BAY che si apre alla vista dall’alto in tutto il suo splendore, vale da sola l’intera giornata!

L’interno dell’isola viaggiando dalla costa ovest in direzione Brodick

 

La baia di BRODICK dall’alto della STRING ROAD

 

Prima di riprendere la strada verso LOCHRANZA, dove il nostro b&b ci aspetta per l’ora del the’, diamo una rapida sbirciatina fra i cottages del “ISLE OF ARRAN HERITAGE MUSEUM“, un’interessante ricostruzione della vita sociale dell’isola nei secoli passati, posizionata lungo la strada principale appena a nord di BRODICK. Qualche miglio più in là, lungo la stessa strada, facciamo un salto alla pluripremata ISLE OF ARRAN BREWERY, produttrice di una vasta gamma di “PALE ALES”, “DARK”, “BLONDE” e chi più ne ha più ne metta… nomi suggestivi per etichette una più bella dell’altra! Ci sveniamo comprando una pregiatissima edizione speciale maturata per tre mesi all’interno di botti che hanno contenuto – udite, udite – Arran Single Malt!!! D’altronde, come potevamo resistere a una tale bizzarra rarità scozzese???

L’ARRAN HERITAGE MUSEUM

 

Il VISITOR CENTRE & SHOP della ISLE OF ARRAN BREWERY

 

LAMLASH
È a LAMLASH che approdiamo il terzo giorno, sotto un cielo corrucciato che continua a fare i capricci! È vero, il principale terminal dei traghetti si trova a BRODICK e pare che tutto, ad ARRAN, ruoti lì intorno… ma è in realtà LAMLASH la sua vera capitale ed è qui che troverete gli uffici amministrativi, la scuola superiore e il più grande ospedale dell’isola; ma soprattutto, è LAMLASH il villaggio di gran lunga più elegante di ARRAN, un mix perfetto di splendidi scenari naturali e urbanizzazione ben congegnata e rispettosa. Che si tratta di un posto speciale, già te ne accorgi arrivando da nord, lungo la A841, scendendo con il fiato sospeso dall’alto delle colline, mentre la vista di colpo ti si abbaglia, davanti alla verde distesa di un immenso campo da GOLF, proiettata sull’azzurro della LAMLASH BAY e sulla mole massiccia della HOLY ISLAND che sbuca all’orizzonte catturando lo sguardo come un magnete!
La miglior cosa per cominciare la giornata a LAMLASH?
Semplicissimo: una bella passeggiata rilassante lungo l’attraente “PROMENADE”, con gli occhi che rimbalzano impazziti di facciata in facciata, fra case vittoriane da sogno, favolosi giardini e vasti orizzonti marini! What else?

Il vecchio molo di LAMLASH

 

Il bel lungomare del villaggio

 

HOLY ISLE
Voglia di una piccola avventura tibetana in terra scozzese? Non ci crederete, ma ad ARRAN si può! Lo scoprirete voi stessi facendo un’escursione alla HOLY ISLE… spettacolare visione, questo isolotto brullo e scuro, che emerge misterioso dal mare, come la chiglia di una barca rovesciata, proprio di fronte a LAMLASH! Attenzione però a non confonderlo con “l’altra” HOLY ISLE, l’idilliaca isoletta pianeggiante piazzata al largo della costa del Northumberland, in Inghilterra, e raggiungibile in auto (o a piedi) durante la bassa marea. Al contrario, la HOLY ISLE scozzese è un lembo di terra aspra e rocciosa – lungo 3 km e largo più o meno 1 – dominato dalla cima spoglia dell’impervio, se non altissimo, MULLACH MOR (341 m). Alle sue sponde selvagge si accede solo in barca, durante i mesi estivi, con una breve traversata, partendo dal vecchio molo di LAMLASH. Il nome stesso lo dice, anche in questo caso come nel Northumberland, si tratta di un’isola sacra… nell’antico gaelico era Eilean MoLaise – ovvero “l’ISOLA di MOLAISE” – monaco, santo ed eremita che nel VI secolo visse qui per 20 anni all’interno di una buia caverna, ancora oggi visibile lungo la sponda occidentale dell’isola. Sede di una sacra sorgente (HOLY WELL) cui venivano attribuite miracolose proprietà curative, l’isola porta anche i segni dell’esistenza di un monastero del tredicesimo secolo. Scelta come luogo di preghiera e ritiro spirituale dai monaci buddisti del Kagyu Samye Ling Monastery and Tibetan Centre è alla loro comunità che oggi appartiene; se volete, potete venirci e restarci più a lungo, soggiornando insieme ai monaci per ritrovare voi stessi; oppure, come noi, visitarla in giornata, respirarne l’energia sottile e il profondo senso di pace, godendo per qualche ora di quel rigenerante mix d’atmosfera spirituale e straordinaria bellezza naturale che ti travolge non appena vi approdi. È una strana sensazione trovarsi lì, fra paesaggi incontaminati tipicamente scozzesi, stupa dorati e bandiere tibetane a tinte vivaci che svolazzano al vento atlantico! All’arrivo, veniamo accolti da uno dei volontari del CENTRE FOR WORLD PEACE AND HEALTH (CENTRO PER LA PACE E LA SALUTE DEL MONDO) che ci spiega a bassa voce e con un sorriso le semplici regole dell’isola, fornendoci anche le informazioni essenziali sulla storia e sulla sua ricca flora e fauna selvatica!
Due le attività principali consigliate a chi giunge fin qui:
1) per i più intrepidi, l’impegnativa scalata al MULLACH MOR, balcone panoramico d’eccezione, da guadagnare a suon di quadricipiti e fiato grosso, in circa 3/3,5 ore di scarpinata, imboccando il sentiero che parte in direzione nord, sulla sinistra del molo d’attracco e completando poi il giro ad anello lungo il sentiero costiero
2) per tutti gli altri, e per chi come mio marito avesse un ginocchio fuori uso (sigh), la più semplice ma gratificante passeggiata che segue la costa verso sud, lungo il fianco scosceso della montagna, tappezzato d’erica e di felci giganti, fino al primo dei due fari dell’isola, adibito a “ricovero” per le donne e chiuso al pubblico (LIGHT WOMEN RETREAT), e poi ancora oltre, fra scenari sempre più “aperti” e spettacolari, fino al solitario PILLAR ROCK LIGHTHOUSE, meravigliosamente affacciato sulla costa orientale dell’isola.
AVVERTENZA: a parte il centro informazioni (collocato a breve distanza dal molo d’attracco e non sempre aperto) dove vi verrà offerta una tazza di the’ o un bicchiere di succo di mela, sull’isola non ci sono punti di ristoro. Fate quindi provviste ad Arran prima di partire!

Il PILLAR ROCK LIGHTHOUSE punto d’arrivo della camminata costiera

 

WHITING BAY
Giornata finita? Eh no, una volta rientrati in barca a LAMLASH, procediamo per 3 miglia verso sud, fino a raggiungere WHITING BAY, terzo villaggio dell’isola per dimensione, nonché rinomato centro turistico, provvisto di un buon numero di hotel, ristoranti e guest house, generalmente ricavati da signorili ville d’epoca. È qui, che a inizio ‘800, attraccavano i grandi battelli a vapore provenienti da Glasgow e ancora oggi ti aspetti di vederli comparire sul mare sbuffando, con il loro raffinato carico di nobiltà vittoriana in trasferta! A quell’epoca l’afflusso era tale che nel 1901 venne costruito un nuovo molo, pensate un po’, addirittura il più lungo di tutta la Scozia, rimasto operativo fino agli anni ’50, quando WHITING BAY continuava ad essere, al fianco di BRODICK, un animato porto d’imbarco e di sbarco. Ma il declino arrivò presto: nel 1957 quest’ultima le usurpò del tutto il servizio di trasporto auto e passeggeri, finché nel 1960 quel lungo e glorioso molo, venne definitivamente chiuso.
È invece nel piccolo e verdissimo distretto di KINGSCROSS, appena a nord del villaggio, che dobbiamo spostarci per scoprire l’origine del suo nome. Pare infatti che WHITING BAY altro non sia che l’evoluzione dell’antico appellativo “VIKING BAY”, dovuto alla presenza di insediamenti vichinghi a nord della baia, come sembrerebbero testimoniare i resti di un FORTE DELL’ETÀ DEL FERRO (VIKING FORT) collocato da queste parti. Ma arrivare a piedi al KINGSCROSS POINT significa innanzitutto perdersi nei panorami solitari che da lì si aprono, come in una fantastica visione, sulla mole spoglia della HOLY ISLE, così vicina che se solo allunghi una mano quasi quasi la puoi toccare!
CURIOSITÀ: KINGSCROSS si è guadagnato un piccolo posto nella storia come luogo da cui, nel 1307, ROBERT DE BRUCE salpò verso le coste dell’Ayrshire, per riprendere il controllo del suo regno strappatogli dagli inglesi.

La spiaggia di WHITING BAY

Panorami dal KINGSCROSS POINT

 

KILDONAN
È nel tranquillo e defilato villaggio di KILDONAN che scegliamo di trascorrere la nostra ultima serata ad ARRAN. Arrivarci è una piccola avventura fra le LOWLANDS dell’isola, continuando verso sud oltre WHITING BAY, fino a lasciare la A841 per andare a perdersi su strade secondarie senza nome, che compiono un anello fra dolci paesaggi lievemente ondulati, risalendo poi a ovest sulla strada principale, una volta oltrepassata KILDONAN. Anche qui c’è un santo di mezzo, l’irlandese SAINT DONAN che, nel VI secolo, pare abbia vissuto da queste parti lasciando al villaggio il suo nome; uno dei luoghi di ARRAN assolutamente da vedere, e per almeno due buoni motivi: 1) la sua eccellente spiaggia, che vanta un’ampia distesa di sabbia… quasi una rarità qui ad ARRAN! Pare fra l’altro che qui le foche siano di casa, anche se noi, ahimè, non ne abbiamo avvistata manco mezza 2) il favoloso panorama che si apre come un miraggio sull’isolotto di PLADDA con il suo pittoresco faro e sul profilo appuntito della misteriosa AILSA CRAIG!
Per chiudere in bellezza, cosa chiedere di meglio, che una cenetta romantica, accomodati ad un tavolo del KILDONAN HOTEL, con gli occhi puntati oltre la grande vetrata che ci separa dal cielo di ARRAN, mentre – fra pioggia e schiarite –  il giorno si addormenta e si accendono le luci sulla costa dell’Ayrshire?!??? Non so voi, ma io un pezzetto di cuore, lì, ce l’ho lasciato… SEE YOU SOON ARRAN!!!

I tranquilli paesaggi del sud di ARRAN

 

La strada che porta a KILDONAN

 

Panorama sul PLADDA LIGHTHOUSE e SU AILSA CRAIG da KILDONAN

 

ALTRI PUNTI D’INTERESSE DELL’ISOLA…
3 giorni a disposizione non sono pochi, ma davvero tantissime sono le cose da fare e vedere ad ARRAN! Ecco perché qualcuna delle tante attrazioni in offerta, ci è inevitabilmente sfuggita! In particolare:
1 – una camminata di quelle montanare serie, che ad ARRAN non scarseggiano di certo! La più impegnativa di tutte? La conquista del GOATFELL, la cima più alta, più panoramica e più rappresentativa dell’isola, con i suoi 874 metri da sudare in 5/6 ore buone di cammino! Nelle maestose valli del nord, di alternative più alla portata di noi comuni mortali, ce ne sono a volontà: GLEN ROSA, GLEN SANNOX, GLEN CATACOL… mica per niente sono le HIGHLANDS di ARRAN! Dato che il tempo non è mai abbastanza e tenuto conto del ginocchio malandato di mio marito, queste splendide escursioni montane restano annotate fra i “MUST DO” del nostro prossimo viaggio ad Arran!!!

I maestosi paesaggi montani delle valli del nord

 

2 – il DRUMADOON POINT, un piccolo promontorio proteso nel mare, appena a nord di BLACKWATERFOOT, il solo villaggio di una certa importanza lungo la selvaggia costa ovest. Una camminata di circa 2 ore permette di farne il giro completo e di ammirare, oltre ai bellissimi panorami sul KILBRANNAN SOUND e sulla sponda orientale del KINTYRE, anche la celebre “KING’S CAVE“, un’impressionante caverna che, secondo la leggenda, ospitò ROBERT DE BRUCE messo in fuga dal nemico inglese dopo essere stato sconfitto in battaglia. Si dice che il re-eroe scozzese decise di perseverare nella sua lotta per l’indipendenza osservando il minuzioso lavoro di un ragno intento a tessere la sua tela, proprio all’ingresso della caverna. Se e quando il fatto sia realmente accaduto e se il luogo sia veramente questo, rimane un mistero… altre grotte scozzesi e nord-irlandesi rivendicano infatti l’episodio per sé!!! Se mai ci entrerete, guardatevi bene intorno… all’interno della grotta troverete anche antiche iscrizioni rupestri!

La leggendaria KING’S CAVE, vicino a BLACKWATERFOOT

 

DOVE DORMIRE:
Strutture ricettive di buon livello sono presenti più o meno in tutta l’isola, con una buona concentrazione soprattutto a BRODICK e LAMLASH.
La mia scelta è invece ricaduta su LOCHRANZA, per la sua collocazione appartata nel bellissimo nord montuoso di ARRAN e in particolare sul BUTT LODGE, un ex casino di caccia ristrutturato di recente e gestito con garbo da una giovane coppia.
I suoi interni sobri ed eleganti, sono caratterizzati da un piacevole mix di arredi – più moderni ed essenziali nelle stanze e di gusto invece più tradizionale nelle parti comuni. La posizione è semplicemente fantastica, a ridosso del GREEN del Lochranza Golf Club, cui si accede direttamente tramite un cancellino per ritrovarsi immersi in uno spazio verdissimo, dove i cervi scorrazzano liberi, in branco o in solitaria! La colazione è varia e curata e ogni pomeriggio a partire dalle 16,00 una squisita torta è a disposizione degli ospiti nella lounge. Un unico avviso ai viaggiatori: arrivarci con l’auto può essere una piccola sfida… come già vi accennavo, la strada d’accesso al lodge è minuscola, sterrata, piena di buche e di arbusti sui due lati!!! Per l’incolumità vostra e del vostro mezzo, please drive carefully!

La nostra stanza al BUTT LODGE

 

DOVE MANGIARE:
THE STAGS PAVILION – Lochranza
Davvero piccolo e super pittoresco questo ristorantino a due passi due dal BUTT LODGE e magistralmente gestito da una coppia italo-scozzese! Lo chef Rino è una pezza d’uomo, giunto fin qui dall’Italia per metter su casa con Valerie, la simpatica “direttrice di sala” rigorosamente scozzese. Lui ai fornelli e lei ai tavoli, un team perfetto che garantisce un servizio curato e un’ottima e fantasiosa cucina, offerta ogni sera (tranne il mercoledì) in porzioni generose e a prezzi più che ragionevoli! C’è anche un menù per vegetariani. Avviso: Il locale non dispone di una licenza per servire alcolici, se desiderate quindi bere vino o birra “bring your own bottle!” (ovvero…. portatevi la vostra bottiglia!). Essendo molto popolare è sempre al completo…. se non volete restare delusi, prenotate un tavolo per tempo!

L’ingresso dello STAGS PAVILION

 

THE LIGHTHOUSE – Pirnmill
Se amate il pesce, non perdetevi questo posticino a gestione familiare ospitato da un cottage affacciato sul KILBRANNAN SOUND, lungo la costa ovest di Arran. I piatti, tutti a base di materie prime freschissime, variano ogni giorno e sono elencati su una lavagna, ma attingono sempre a piene mani dalle prelibatezze prodotte e pescate sul posto: le specialità di pesce la fanno da padrone, ma niente paura, per chi li preferisse, sono previsti anche piatti “di terra”. Anche qui niente licenza per servire alcolici… nel caso, provvedete voi a portarvi una bottiglia! A pranzo è disponibile un menù di piatti più veloci e leggeri, ma altrettanto prelibati; il locale rimane inoltre aperto durante il giorno per servire the, caffè e varie golosità fatte in casa. È chiuso il lunedì; se desiderate venirci per cena, è assolutamente consigliabile prenotare!

La lavagna dei “SEAFOOD STARTERS” del ristorante THE LIGHTHOUSE

 

KILDONAN HOTEL RESTAURANT – Kildonan
È il ristorante della grande struttura alberghiera che domina lo sperduto villaggio di Kildonan, nel punto più meridionale di ARRAN. Il posto giusto per una bella cenetta romantica, in un ambiente “stylish” – elegante ma simpaticamente informale – dotato di grandi vetrate che regalano panorami mozzafiato verso il PLADDA LIGHTHOUSE e l’isolotto di AILSA CRAIG! Servizio gentile e piatti assolutamente all’altezza per un prezzo sorprendentemente nella norma.

Uno dei piatti di pesce del ristorante

 

COME ARRIVARE AD ARRAN: L’isola di ARRAN è collegata alla “mainland” scozzese, ogni giorno e più volte al giorno, dagli efficienti traghetti della CALEDONIAN MACBRAYNE in partenza da ARDROSSAN (vedi orari estivi/invernali e tariffe sul sito della compagnia di navigazione). Per chi si spostasse con i mezzi pubblici, il porto di ARDROSSAN è comodamente raggiungibile in treno da GLASGOW, con orari in coincidenza (tempo di percorrenza 45 minuti – esistono anche biglietti combinati “RAIL and SAIL” acquistabili in alcuni uffici della CALMAC e presso le biglietterie SCOTRAIL, oppure da quest’ultima online). La traversata per BRODICK dura 55 minuti. IN ALTERNATIVA: nei soli mesi estivi è attivo un servizio di trasporto auto/passeggeri che in 20/30 minuti porta da CLAONAIG (penisola di KINTYRE) a LOCHRANZA (e viceversa). A differenza della tratta principale (ARDROSSAN – BRODICK) quest’ultima non richiede alcuna prenotazione anticipata.

Il ferry della CALMAC nel porto di BRODICK, pronto a salpare verso la “mainland”

 

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21 Comments

  • Reply
    Beatrice
    30 Aprile 2018 at 6:26

    Ok Ilaria, ci devo assolutamente andare! Posso farti due domande? La più importante è…quanto ci si mette esattamente ad arrivare su Arran con il ferry? E’ un grande traghetto (tipo quello da Oban a Mull) o piuttosto piccolo (tipo quelll tra Armadale e Mallaig)? Visto che, come sai, mi sposto coi mezzi pubblici..sai per caso se sono presenti anche sull’isola? Hai intravisto qualche autobus durante il viaggio? 🙂 Grazie mille cara Ilaria!

    • Reply
      ilaria
      30 Aprile 2018 at 7:36

      Arran è un’isola che offre davvero tanto Beatrice e credo che l’apprezzeresti moltissimo! Riguardo ai trasporti, da Glasgow partono treni che portano direttamente al porto di Ardrossan https://www.thetrainline.com/train-times/glasgow-to-ardrossan-harbour e fra l’altro gli orari sono in coincidenza con le partenze dei traghetti! Quanto alle dimensioni, diciamo che non è enorme come quelli diretti alle Ebridi Esterne, ma nemmeno tanto piccolo! Se a preoccuparti è il mare mosso, diciamo che questa tratta è piuttosto riparata dalle correnti (grazie all’isola stessa e alla penisola di KINTYRE) quindi salvo condizioni meteo eccezionalmente avverse, puoi aspettarti una traversata abbastanza tranquilla! Come ho detto nell’articolo, la durata è di circa un’ora (55 minuti per essere precisi). Vai Beatrice… l’isola di Arran ti aspetta!!!

      • Reply
        Beatrice
        30 Aprile 2018 at 15:26

        Potrei anche riuscirci allora 🙂 Anche il Kintyre mi ispira un sacco, potei unire le due destinazioni 🙂 Grazie Ilaria! 🙂

        • Reply
          ilaria
          1 Maggio 2018 at 10:50

          Ottima idea Beatrice, il Kintyre manca ancora anche a me ed è decisamente nella mia wishlist! Speriamo di poterci andare presto… ciaoooo Bea

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    Elena Binda
    30 Aprile 2018 at 10:13

    L’isola di Arran è nelle mie orecchie da anni. Ne ho sentito parlare spesso, come hai scritto tu, come la “piccola Scozia”. Di sicuro sarà una delle mie mete future ed il tuo articolo verrà con me 🙂

    • Reply
      ilaria
      1 Maggio 2018 at 10:54

      Un’avventurosa come te che presto volerà a Barra non può certo esimersi dal visitare Arran! Ed io sarò naturalmente felicissima di accompagnarti con il mio articolo! Grazie cara Elena, ormai non potrei più fare a meno dei tuoi commenti!!!!!!! Un abbraccio

  • Reply
    Germana
    1 Maggio 2018 at 16:29

    che dire Ilaria….come sempre con il tuo entusiasmo nel descrivere questi posti e nel vedere le foto magnifiche mi fai proprio venire voglia di andarci…una meraviglia tutto quanto…davvero…che nostalgiaaa 🙂

    • Reply
      ilaria
      2 Maggio 2018 at 7:33

      Grazieeee Germana, io la nostalgia la esorcizzo scrivendo… o almeno ci provo, visto che ormai la voglia di tornare in Scozia è alle stelle!!!!! Comincio a soffrire di vere e proprie crisi d’astinenza, incubi notturni, sindrome depressiva ecc… ecc… Ahahahah, ridiamoci sopra, ma è durissima per me la vita senza Scozia, così me la tengo vicina scrivendo e sognando di lei!!! Grazie di cuore ❤️ per l’affetto con cui mi segui! Un abbraccio

      • Reply
        Germana
        2 Maggio 2018 at 12:41

        ti capisco!! e pensa a me che ci sono stata una volta sola..sigh…ed è un vero piacere per me leggerti e vivere tante belle emozioni …consolandoci!! un abbraccio a te <3

  • Reply
    Veronica
    2 Maggio 2018 at 16:43

    Ciao Ilaria, bellissime foto come sempre. Siamo stati ad Arran a Marzo, purtroppo per pochissimo tempo ma ci ha davvero colpito! L’ultima volta che siamo tornati a casa invece l’abbiamo ammirata dal finestrino dell’aereo, è stato uno spettacolo unico

    • Reply
      ilaria
      2 Maggio 2018 at 18:29

      Ciao Veronica, è davvero un piacere trovarti qui! Avevo già sbirciato le bellissime foto che avete fatto durante il vostro “on the road” scozzese e sono una più bella dell’altra! Arran è un’isola molto diversa da tutte le altre che ho visitato e, pur essendo così vicina alla “terraferma” e alla Scozia più “popolosa” e animata (Glasgow è davvero dietro l’angolo!) possiede una personalità tutta sua, una dolce atmosfera isolana e un’incredibile varietà di scenari che incantano il visitatore! Io ci tornerei volentieri per qualche camminata di quelle serie nei maestosi “glens” del nord!!! Ti ringrazio molto per il passaggio, davvero graditissimo! A presto

  • Reply
    antonella gorini
    3 Maggio 2018 at 4:16

    Ciao Ilaria !
    Andare ad Arran è un’ottima idea per poter vedere un altro pezzo di Scozia avendo a disposizione solo pochi giorni e senza troppa fatica, data la vicinanza a Glasgow. Molto allettante !
    Tu hai il potere, con i tuoi scritti e con il tuo amore, di trasportarci in questa terra splendida che è la Scozia, di farci sognare e desiderare di andarci più e più volte e come ti ho già scritto, mi hai fatto venire il “Mal di Scozia”….
    Aspetto con piacere di leggere il tuo prossimo post!
    Un abbraccio

    • Reply
      ilaria
      3 Maggio 2018 at 6:57

      Ciao Antonella, grazie come sempre per avermi lasciato il tuo prezioso commento! Felicissima di averti contagiato con il mio “Mal di Scozia”!!! In effetti Arran è un’idea perfetta per un piccolo break scozzese a breve distanza da Glasgow… nessun bisogno di macinare centinaia di chilometri per circondarsi di meravigliosi scenari isolani! Te la consiglio come meta “easy” per una vostra futura fuga romantica… e il Butt Lodge di Lochranza si presta perfettamente allo scopo! Un abbraccio

  • Reply
    Celeste
    22 Giugno 2018 at 21:51

    Ilaria, io sono qui che mi trovo a cambiare piani giorno dopo giorno senza nemmeno sapere se effettivamente riuscirò ad andare in Scozia… però abbiamo prenotato un volo di ritorno perché il prezzo era troppo allettante, in qualche modo troveremo anche l’andata xD ti avevo chiesto di Mull qualche giorno fa, ma il fidanzato vorrebbe aspettare la riapertura della distilleria, quindi sto seriamente pensando ad Arran… credi che un giorno per farsi un’idea generale basti? E la distilleria l’avete visitata? Sei UNICA, grazie per le continue fonti di ispirazione!

    • Reply
      ilaria
      23 Giugno 2018 at 13:01

      Ciaooooo Celeste, ahahah io avrei preferito un biglietto di sola andata!!! Scherzi a parte, se per Mull volete aspettare la riapertura della distilleria, Arran può essere una buona alternativa! In giornata un’idea ve la potete fare eccome, ma se appena vi è possibile fateci almeno una notte e non perdetevi la passeggiata che porta a Machrie Moor, un luogo davvero affascinante! I paesaggi maestosi e selvaggi del nord sono assolutamente da vedere; la distilleria si trova all’ingresso di Lochranza ed è relativamente recente, ma davvero bella e interessante. Se volete visitarla, vi consiglio caldamente di prenotare il tour in anticipo perché sono sempre pieni!!!
      Grazie mille per le tue parole sempre gentili e in bocca al lupo per l’organizzazione del viaggio… ti auguro con tutto il cuore di riuscire ad andare!!!

  • Reply
    Luca Gualdi
    24 Gennaio 2019 at 22:23

    Ciao Ilaria, mi permetto di disturbarti per chiederti un’opinione e mi scuso innanzitutto se, erroneamente, ho postato qui questa domanda.
    Veniamo al dunque: sto prenotando un viaggio organizzato di 10/11 giorni per inizio agosto e l’agenzia a cui mi rivolgo da sempre mi ha proposto i preventivi dei due tour operator più affidabili.
    Ebbene sono molto incerto fra le due itinerari proposti.
    Aldilà di alcune tappe comuni ad entrambi (Glasgow, Inverary Castle, valle di Glencoe, Skye nelle Ebridi, Mainland nelle Orcadi, Dunrobin Casle, Loch Ness,Edimburgo), in uno è prevista tappa a Mull e Iona e la costa nord-ovest con sosta per la gola di Corrieshallock e i villaggi di Ullapool e Durness; nell’ altro, decisamente più economico, si fa invece tappa all’Isola di Arran con castello di Bodrick e, anzichè la costa nord-ovest, tocca la quella orientale con soste a Aberdeen, Dunottar Castle e St.Andrews.
    Ti ringrazio per l’attenzione che vorrai rivolgermi e per i consigli che da esperta saprai fornirmi.

    • Reply
      ilaria
      24 Gennaio 2019 at 22:47

      Ciao Luca, come primo consiglio io ti direi di chiedere alla tua agenzia di fiducia di escludere Glasgow dall’itinerario e di aggiungere invece una notte ad esempio a Skye o alle Orcadi, isole che offrono tantissimo e che, da sole, richiederebbero più e più giorni! Glasgow è certamente una città interessante, ricca di musei e attrazioni culturali, ma con pochi giorni a disposizione e un itinerario così fitto, io mi concentrerei maggiormente sugli splendidi paesaggi naturali che rendono unica la Scozia! Non ti nascondo che, secondo me, tutte quelle mete in soli 10 giorni, sono un tour de force eccessivo e non ti permetteranno di approfondire la conoscenza di ogni singola zona. D’altra parte sarà sicuramente un gran bell’assaggio generale, seppure, per forza di cose, molto frettoloso e stancante! Per rispondere alla tua domanda: per quanto Arran sia un’isola molto bella, dotata di fascino e di una sua personalità, non posso negare che Mull e IONA abbiano secondo me una marcia in più. Stesso discorso per Ullapool e Durness… località sperdute e selvagge che mettono i brividi alla schiena; la costa est più dolce e fertile, ma comunque molto bella; il Dunnottar innegabilmente suggestivo! Diciamo che in ogni caso, dove caschi… caschi bene!!! Ma a dirla proprio tutta, fossi in te, cercherei in generale di ridurre le mete toccate per poter dedicare più tempo a quelle prescelte… ogni angolo di Scozia ha così tanto da offrire! È un vero peccato doversi lasciare tante meraviglie alle spalle e dover correre continuamente…

  • Reply
    Luca Gualdi
    25 Gennaio 2019 at 8:26

    Ciao Ilaria, ti ringrazio tantissimo per la tua attenzione.
    Purtroppo (ma anche per fortuna in alcuni casi vista la mia limitata padronanza con l’inglese)sono abituato a effettuare viaggi di gruppo (scusa se non lo avevo specificato) per cui il programma non è modificabile. Si tratta sempre di un assaggio, poi chissà che non ci sia modo in futuro di approfondire individualmente…
    Mi affascina moltissimo, e non vorrei avere il rimpianto di non assaporala (almeno minimamente), la costa nord-ovest che una delle due ipotesi mi propone in una giornata fra Gairloch e Thurso ( mi pare siano oltre 300 km). Lo scoglio è la differenza di prezzo fra le due opzioni ma… caso mai ce ne fosse stato bisogno, direi che mi hai convinto ad inserirla. Mi fare ne valga realmente la pena più di ogni altra opzione… Confermi?
    Ovviamente ti terrò informata su some andrà questo viaggio certo che c’è talmente tanto da vedere (e vedere bene) che tanto verrà comunque escluso e tutto quasi solo assaporato… ma accontentiamoci, almeno per il momento

    • Reply
      ilaria
      26 Gennaio 2019 at 15:03

      Ciao Luca, capisco le tue esigenze e, in questo caso, non posso che approvare la tua scelta! La costa nord-ovest è davvero straordinaria, spero non ti chiedano un prezzo esorbitante, ne vale comunque senz’altro la pena! In quell’occasione (ma anche in generale) ti auguro di beccare un meteo collaborativo, quantomeno una giornata asciutta e luminosa, che ti permetta di apprezzare la sublime bellezza dei paesaggi e dei colori. Sarò felice di sapere come sarà andata… a presto!

      • Reply
        Luca Gualdi
        26 Gennaio 2019 at 23:33

        Eh si… il meteo dovrà fare la sua parte, almeno in parte (e scusa la ripetizione…)
        Quando si va nei paesi anglosassoni si mette in preventivo pioggia, cielo grigio e foschia… speriamo sia il meno possibile e di trovare spiragli di sole in almeno in una giornata sulle 4 fra Mull, Skye, Costa Nord.Ovest e Orcadi.
        Grazie anche ai tuoi consigli sono arrivato alla scelta di optare per l’itinerario più completo nonchè il meglio diluito nel tempo; il prezzo non dovrebbe essere un ostacolo insormontabile e quindi credo ( e spero) ne valga la pena.

        • Reply
          ilaria
          27 Gennaio 2019 at 11:07

          Ottima scelta, sono sicura che non te ne pentirai! Aspetterò di conoscere le tue impressioni, una volta tornato dal viaggio! Intanto puoi già cominciare a sognare…

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